martedì 29 dicembre 2009
Guai a chi lo tocca, tranne me!
lunedì 28 dicembre 2009
Per fortuna non ha la slitta!
giovedì 24 dicembre 2009
Attesa
mercoledì 23 dicembre 2009
Effetti collaterali
lunedì 21 dicembre 2009
Gioie strane
Non mi ero sbagliata: qualche motivo per non essere così felice, c'era. Però il paesaggio che si vede dalla finestra mentre me ne sto qui al caldo è stupendo.
venerdì 18 dicembre 2009
Davanti ad un' opera d'arte
A sedici anni, cotanta reazione ci avrebbe etichettato come "allupate", ieri eravamo solo delle donne mature estasiate davanti ad un' opera d'arte.
giovedì 17 dicembre 2009
Io e l'ICT
Ho lasciato l’amministrazione e abbracciato l’ICT alias "information and communication technology".
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Ho abbandonato la facoltà di informatica due mesi dopo l’inizio dei corsi per incompatibilità di linguaggio: passare dalle lingue morte ai linguaggi di programmazione era cosa che non s’aveva da fare.
Ho accettato il primo lavoro che il mercato mi offriva ma dopo due anni come consulente SAP R/3 "pacchetto informatico gestionale" ho abdicato in favore di una qualifica dal nome certo “assistente al capo contabile” e dal contenuto incerto e tra le incertezze c’era un non tanto velato ruolo di “referente informatico”.
Ho sposato un mago dell’informatica che ha cercato di insegnarmi l’ABC di pc, televisori, telefoni, macchine fotografiche ma padroneggio perfettamente solo la sintassi del frullatore.
Poi sono arrivata qui: programmazione zero, analisi di processo e funzionali poche, relazioni per il business tante, relazioni interne altrettante.
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Se qualcuno mi avesse detto che l’unico modo per abbracciare la scrittura era rinnegare me stessa e tuffarmi nell’informatica non ci avrei creduto.
Se qualcuno si domanda come mai i post scarseggiano chiarisco meglio: scrivo per sei ore in ufficio e visto che il momento che meglio si addice alla mia creatività letteraria è la notte, ecco in quel frangente rivedo le bozze.
lunedì 14 dicembre 2009
Effetti collaterali al teatro
Teatro Carcano: le Coefore di Eschilo. Lo spettacolo si concentra sulla tomba di Agamennone, un lamento funebre occupa l'intera rappresentazione. Non adatto dopo una giornata di lavoro, non per i tanti dormienti in sala. Antonio è tra questi.
Spettacoli "limite" si potrebbe obiettare ma potrei continuare, il copione è lo stesso: la testa di Antonio cade all'indietro, gli occhi si chiudono e la bocca si apre: dorme.
E poi lei, la Lady di Ferro. I Mercanti di Liquore veicolano i messaggi che si imprimono nella nostra mente: "Mrs Thatcher, dice che, non esiste la società". Il liberismo spinto, la deregulation, l'individualismo sfrenato, la disoccupazione, il lavoro come unico scopo, la perdita di valori... Miserabile: "Tu mi chiedi che cosa sei diventata, tu che passi le giornate chiusa nel tuo ufficio, tu che sei sempre l'ultima ad andartene e poi saluti la signora della pulizie .....Tu mi chiedi che cosa sei diventata, tu che i regali li compri sempre all'Autogrill, che mandi i tuoi SMS e cerchi di giustificare, che non hai tempo neanche di andare a un funerale ."
Poi con le parole di Gaber si prospetta una via d'uscita banale, quasi ovvia: "Vorrei essere libero, libero come un uomo. Libertà è partecipazione".
Non una caduta di tono, il pubblico partecipa, rivede se stesso nei protagonisti delle storie proposte, risponde alle domande, ride, piange. Non un momento di disattenzione: impossibile staccare gli occhi da Paolini e la mente dalle sue parole, impossibile non farsi trasportare dalla musica dei Mercanti di Liquore. Impossibile quasi per tutti.
Indovinate chi è riuscito ad appisolarsi anche se per poco?
PS: l'etichetta Miti è dedicata a Paolini, grande e unico.
venerdì 11 dicembre 2009
Caro Babbo Natale
Da giorni cerchiamo di immaginare la casetta del vecchietto dall'età indefinita e ne replichiamo il modello con le costruzioni. La casa assomiglia ad una fattoria con tanti animali ma in mancanza di foto sulla reale abitazione del Babbo Mondiale qualsiasi rappresentazione è quella giusta.
Da giorni scrivo bozze di letterine per il vecchietto. Luca è costante nella richiesta, Marco invece è passato dal "Caro Babbo Natale ti allego il catalogo dei giocattoli, mi piacciono tutti anche quelli delle femmine" ad una versione più accettabile. Come sempre appenderemo la nostra letterina sull'albero la Notte di Natale e come sempre al mattino troveremo la lettera di risposta insieme a tanti regali.
giovedì 10 dicembre 2009
Deliri di una febbricitante mamma
- ieri avevo due infermieri attenti e premurosi a mia disposizione
- ieri Antonio ha cucinato e si è preso cura dei bambini al rientro dal lavoro
- oggi sono sotto le lenzuola tranquilla mentre gli infermieri sono all'asilo, e non capitava da quattro anni di godermi la malattia in solitario silenzio
- non avevo pendenze in sospeso al lavoro e la vpn funziona benissimo per le urgenze
Guardiamo i lati negativi:
- da tre giorni sto prendendo Muscoril e Voltaren e oggi finalmente il fisioterapista avrebbe messo mani alla mia spalla, poco male è solo una spalla che lancia fitte fin sotto l'occhio e che ostacola la tranquillità tra le lenzuola
- domani sera io e Antonio dovremmo andare a teatro a vedere Paolini. Da quattro anni, se non contiamo una pizza divorata tre anni fa, non usciamo insieme da soli
- Sabato sera ci sarebbe la pizzata natalizia con gli amici del parco, già una volta persa a causa di malanni vari
Se la matematica non è un'opinione, quattro a tre è un buon risultato.
mercoledì 9 dicembre 2009
Come due gocce d'acqua
venerdì 4 dicembre 2009
Cercasi palle di Natale
Quest'anno, complice il nuovo lavoro che mi ha portato di nuovo vicino a lei, ho deciso che il decoupage non avrebbe avuto più segreti.
Pennello a setola morbida, spugnetta, tovaglioli natalizi di carta, colori, colla liquida, colla calda, nastro, cordoncino, craquelè per l'effetto antico.
Ho trovato tutto, manca solo un ingrediente tanto scontato da non meritare un posto nella lista della spesa: le palle.
Negli ultimi tre pomeriggi ho costretto i bambini a seguirmi per negozi specializzati, colorifici, ipermercati nell'inutile tentativo di trovare quell'elemento primario, indispensabile, insostituibile, ma nulla.
Invio di palla decorata come ricompensa.
GRAZIE
giovedì 3 dicembre 2009
Di piscina, pc e altre storie
E invece silenzio. I tre uomini di casa se ne stavano seduti di fronte ai loro rispettivi tavolini e armeggiavano ciascuno con il proprio computer. Marco era vicino a Luca e cercava di insegnargli l’uso del touchpad per permettergli di utilizzare da solo i giochi della serie didattica G-CompriX. Luca entusiasta ripeteva “bello mio puter!” e chiedeva aiuto a Marco ogni volta che non riusciva a cancellare dal video le tessere che coprivano la figura e quindi a completare il gioco. Accanto a loro Antonio, nel ruolo che gli riesce meglio: insegnare ai bambini i segreti del PC.
Senza disturbare quello scorcio di ufficio nel salotto di casa mia, ho consumato una solitaria cena e poi ho cercato di accedere il mio PC. Cercato… “Mamma giochiamo con le costruzioni? Mamma ci leggi una fiaba? Mamma cosa hai fatto in piscina?”
Non lo capirò mai. Perché con il papà solo il PC e con la mamma tutto il resto.
martedì 1 dicembre 2009
C'è, purtroppo.
lunedì 30 novembre 2009
Benedizione Natalizia
Oggi solo le luminarie lungo le vie aspettano l'otto dicembre per accendersi. Ai primi di Novembre i negozi si riempiono di giocattoli e decorazioni natalizie, appaiono alberi illuminati per strada e anche il parroco della nostra parrocchia gira di casa in casa già da due settimane per la consueta benedizione alle famiglie. In genere non è accompagnato da chierichetti, si ferma pochi minuti all'ingresso, recita una preghiera insieme a noi e raccomanda i suoi auguri ai vicini assenti.
Poco dopo parte della paglia era a terra, le pecore avevano percorso più volte il tragitto fino alla grotta, il bambinello era irrequieto per i rumori molesti di bue e asinello, solo i Re Magi non seguivano la stella cometa e stavano fermi al loro posto.
venerdì 27 novembre 2009
Incontri sul treno
Lei è seduta nella mia stessa posizione, nei quatto posti a sedere davanti a me. Frequenta il primo anno di università, ha lunghi capelli rossi e piercing sparsi sul viso, monili e bracciali le adornano collo e braccia.
“La conosci quella tipa, di viso è carina ma ha un culo che potrebbe sfamare l’africa intera”
“Carina se non consideri tutto quello smalto che le nasconde i brufoli”
“Domenica ho mangiato da mia nonna, minchia mi è scappata una bestemmia e mia nonna ha urlato al sacrilegio”
“Io ho mangiato a casa del mio amico ieri: un panettone spettacolo con strati di crema di mascarpone e nutella e poi braulio e whisky, braulio e whisky, braulio e whisky… sono andato al treno che barcollavo”
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Lei si siede di fronte a me, è alta e un po’ robusta, un bel viso e lunghi capelli biondi. Ascolta un po’ di musica, guarda fuori dal finestrino. Lui la raggiunge qualche fermata dopo, è alto e magro, indossa maglione, camicia e jeans. Frequentano il primo anno di università.
Si danno un bacio di tanto in tanto, per tutto il viaggio parlano a bassa voce accarezzandosi le mani.
Fosse anche solo perchè volevo dormire sul treno questa mattina, ma la coppia di fidanzatini mi è piaciuta molto di più.
mercoledì 25 novembre 2009
Nuoto in trasferta
- Ritardi del marito per improrogabili impegni professionali
- Influenza stagionale, dolori articolari, malanni di ogni genere
- Malattia dei bambini
Nel primo caso accetti perché non puoi lasciare i figli a casa da soli.
Nel secondo caso accetti perchè stai male e lasciare che l’acqua veicoli i tuoi germi verso i colleghi di corso non è cosa buona.
Nel terzo caso non hai bisogno di accettare, semplicemente ti dimentichi del corso di nuoto. Te ne dimentichi fino a pochi minuti prima dell’ora X, l’ora in cui dovresti gettarti nella vasca e trasformarti in pesce, allora chiami il marito e lo esorti ad andare al corso al tuo posto. Speri anche ti venga concesso analogo privilegio la settimana successiva.
Ieri era una giornata da punto tre. I bambini sono in trasferta dalla nonna che ci è venuta in aiuto durante questa fase di malanni stagionali e io ho ripreso a fare la pendolare. La piscina era incompatibile con la nostra trasferta.
martedì 24 novembre 2009
Alcuni uomini
Se lavori seriamente, sei concentrata, ti impegni e ottieni risultati che superano le aspettative del capo, allora sei un po’ sfigata e non hai una vita privata lontano dalla scrivania dell’ufficio.
Se non chiami tuo marito almeno tre volte ogni mattina e quando ti chiama lui, gli dici: “ci possiamo sentire più tardi che ora non posso”, allora hai uno zerbino per consorte del quale non ti preoccupi e curi.
Se hai i figli ammalati e cerchi aiuto per evitare di perdere giorni di lavoro, allora non sei una brava madre e molto probabilmente i tuoi bambini cresceranno con qualche disturbo della personalità per carenza d’affetto e cure.
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Gli stessi uomini, però, ritengono normale presentarsi in ufficio ben vestiti, lavorare fino a tarda sera, rispondere al telefono con atteggiamento di sufficienza quando chiama la moglie e forse dei figli si ricordano solo quando vedono un giocattolo in un negozio.
domenica 22 novembre 2009
Osteria del piacentino
sabato 21 novembre 2009
A tarda sera
mercoledì 18 novembre 2009
Quando il tempo non c'è
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Avrei voluto parlare dei progressi linguistici di Luca che mostra una predisposizione per l'inglese unica in famiglia. Nomina tutti gli oggetti preceduti dal nome di chi li possiede in perfetto genitivo sassone. La macchinina di Marco diventa: ah Marco' mainina; la nonna di Filippo diventa: ah Pippo' nonna. Il perchè dell'ah introduttivo e le imperfezioni fonetiche hanno cause non ancora individuate. Avrei voluto ma quando il tempo non c'è....
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Avrei voluto rispettare quanto richiesto dal test di ovulazione mensile, ma anche il desiderio in queste sere era poco più di un concetto metafisico Avrei voluto ma quando il tempo non c'è....
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PERO' ieri era martedì e come ogni martedì sono andata a nuoto: settima lezione per me, quattordicesima per gli altri. Anche se il tempo non c'è, non posso tacere. Ieri sera Laura, l'istruttrice stile marines, ha detto a me, proprio a me: "Ok Renata, parti tu, mostra agli altri come si nuota a Rana".
venerdì 13 novembre 2009
Progetto mamma
giovedì 12 novembre 2009
Chi è Ciarlina?
Ha continuato ripescando nel cassetto una tuta rossa destinata al prossimo inverno del fratellino; l’ha indossata orgoglioso dicendo di voler andare alla scuola d’infanzia vestito da Ciarlina.
Poi ha trovato una foto che mi ritrae il giorno delle nozze. Dopo una serie di domande su abito e look, ha concluso che con la tinta rossa sembravo proprio Ciarlina.
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Inizio ad essere curiosa: se Ciarlina legge questo post, si faccia avanti!
mercoledì 11 novembre 2009
Giroarrosto
Ieri Laura, l'istruttrice addestrata dai marines che mi considera un caso disperato ma recuperabile, ha proposto il “girarrosto”.
Sembravo una bobina impazzita che roteava nell’acqua, incurante delle corde che delimitano la corsia.
Vedete solo di non divertirvi troppo perché le capocciate a fondo vasca fanno male!
lunedì 9 novembre 2009
Aspettando Btale...
E così dopo una breve parentesi del ciuccio, scoperto a due mesi e abbandonato a otto; dopo il titti, la pezzolina colorata che tiene sempre con sè dal dicembre scorso; ora c'è una cuffia da piscina azzurra, vecchia e fuori mercato.
Da qualche giorno Luca la porta e dimentica ovunque costringendoci a cercare il suo cimelio del quale è impensabile trovare un modello identico in qualsiasi negozio.
Ieri davanti al babbo natale ballerino del supermercato c'era un bambino "gande" alto circa ottantacinque centrimetri imbacuccato nel suo piumino blu che stringeva un titti in mano e una cuffia azzurra nell'altra. Fissava incantato il suo "balla Btale (Babbo Natale che balla)".
Impossibile immaginare a cosa stesse pensando.
Caro Btale,
tra poco inizieremo a scriverti ogni giorno, cambiando l'elenco dei doni ogni volta, perchè prima di arrivare alla versione definitiva occorrerà una accurata revisione delle bozze, ma un regalo puoi iniziare a cercarlo subito: una cuffia da piscina identica a quella azzurra, se la perde sono guai!
venerdì 6 novembre 2009
Respira, respira, respira
Parte il piano scarica tensione.
Faccende domestiche, pulizia di auto e box con l'aiuto dei bambini, un po' di nuoto: che fortuna aver saltato martedì!
La quinta lezione per me, undicesima per gli altri , era proprio il rimedio giusto: trenta minuti in immersione a fare bolle sotto l'acqua per affogare la paura!
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Questo ieri.
Oggi non so cosa dire, ho bisogno di tempo per metabolizzare il cambiamento e raccontare ma sono contenta e questo grazie anche a Moreno, Andrea, Angela... infondo qualcuno della vecchia guardia lo trovi sempre, ovunque!
giovedì 5 novembre 2009
Quando meno te l'aspetti...
Poi...
Per un anno stessa strada, edificio, piano, ufficio.
Per un anno il mio solito "buon giorno ragazzi" intervallato da un "ciao Mara, ciao Piero" ai colleghi di sempre.
Ieri la conferma che con il primo dicembre sarei passata a nuovo incarico, nuova funzione, stessa società.
Oggi, cinque minuti prima di spegnere il pc, mi hanno detto che il primo dicembre è già domani.
AIUTO!
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PS: Ragazzi torno a salutarvi, devo ancora organizzare il trasloco!
mercoledì 4 novembre 2009
Ho trovato il ragazzo sitter!
martedì 3 novembre 2009
Voglio la caramella che a me piace tanto....
lunedì 2 novembre 2009
British Style
Andrein, proprietaria del Mode Center in quel della Brianza, mia parrucchiera da anni, era tornata all'una di notte da Londra.
"Tagliamo cortissimo la parte bassa per lasciare cadere la massa restante dall'alto creando un effetto volume ma spettinato naturale grazie al gioco di asimmetrie, un po' come i capelli dei bambini appena alzati o delle dolls (bambole) che andavano di moda negli anni 20, nel periodo Dada."
Andrein, generalmente sienziosa, si è poi dilungata a raccontarmi la sua settimana oltre Manica, si è compiaciuta per la riscoperta del corto da parte delle giovanissime girls. Quando ha aggiunto che i tagli corti non devono restare solo sui cataloghi di moda ho inizato a temere. "Li avete mai visti i tagli corti sulle riviste di moda?"
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Io non ho in mente le bambole degli anni '20 ma mi pare strano che le bambine di allora potessero apprezzare una bambola dalla testa che sembra disegnata da Picasso.
PS: a grande richiesta il taglio!
venerdì 30 ottobre 2009
Patriottica insegnante
Sull'Inno d'Italia ho qualche perplessità in più, non riesco a immaginare Luca che passa da "me ello Macco (mio fratello Marco)" a "Fratelli d'Italia..."; temo inoltre che dovrai organizzare un corso serale per i genitori, le hai viste le nostre facce!?
giovedì 29 ottobre 2009
Formazione parte seconda
è in corso una campagna di sensibilizzazione al corretto uso della dotazione informatica, al fine di prevenire eventuali guasti hardware.
Ti chiediamo cortesemente di collaborare con noi cercando di osservare alcuni semplici suggerimenti.
Quando utilizzi il telefono cellulare :
Non lasciare incustodito il telefonino, specialmente dentro l'auto parcheggiata al sole.
D'estate la temperatura dentro un'auto può superate facilmente i 60°C e provocare deformazione delle parti in plastica o danni alla batteria del telefonino.
Se hai il vibracall inserito una eventuale chiamata potrebbe far spostare il cellulare sino a farlo cadere per terra.
Ok non posso rispondere alla mail...
Ma, vorrei aggiungere, solo io ho sostituito due volte il cellulare, perchè caduto accidentalmente nelle mani di mio figlio?
mercoledì 28 ottobre 2009
Irma la dolce
martedì 27 ottobre 2009
Con Holly e Benji
lunedì 26 ottobre 2009
Buon lunedì a tutti!
giovedì 22 ottobre 2009
Quattro anni
Mi riempi di attenzioni e complimenti, mi ripeti che sono bellissima. A volte ti fermi davanti ad un fiore, lo apprezzi con i tuoi soliti superlativi, lo raccogli e me lo regali perchè sai che a me i fiori piacciono e anche a te.
mercoledì 21 ottobre 2009
Stile "Orso"
martedì 20 ottobre 2009
Due anni
lunedì 19 ottobre 2009
Testa altrove
giovedì 15 ottobre 2009
Nessun problema
"Nessun problema, andiamo a casa a piedi, abitiamo vicino."
NESSUN PROBLEMA???
mercoledì 14 ottobre 2009
Stile spermatozoo ubriaco
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martedì 13 ottobre 2009
Caro Silvio
uomo dall’animo magnanimo e generoso, tu che aiuti le donzelle in difficoltà e ti accolli il peso di sistemare anche i loro mariti, tu che conosci l’animo femminile e sai cosa dire ad una donna per renderla felice, tu maestro di galanteria e seduzione, tu che non hai perso l’animo del fanciullino e ti diletti ancora a inseguire farfalle, tu che per tutte sei il “Papi” dei desideri.
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lunedì 12 ottobre 2009
Quando le parole ingannano
venerdì 9 ottobre 2009
Senza babysitter... per ora
"La babysitter? Chi ti ha parlato di babysitter?"
"Riccardo ha la babysitter e io? E' la Gabry?"
"No Marco, Gabry è una nostra amica, a volte più di una sorella per mamma ma fa un altro lavoro."
"Allora la Donatella?"
"No anche Doni è una amica e una collega di mamma."
"Marco probabilmente la mamma e il papà di Riccardo lavorano tutto il giorno."
"Ma anche tu lavori e allora perchè io non ho la babysitter?"
"Se propio vuoi scegliamo insieme una babysitter. Lei ti verrà a prendere all'asilo, ti porterà al parco, giocherà con te..."
"E tu?"
"Se c'è lei con te, io posso fare altro."
"Non la voglio più la babysitter!"
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Anni fa ci abbiamo provato. Io dovevo riprendere a lavorare, sapevo che le otto ore erano un'utopia e così avevo scelto una persona amica che andasse a prendere Marco al nido e lo tenesse con sè fino a sera. Pochi giorni prima di rientrare in ufficio, la tata mi comunica che non è più disponibile. Panico. Devo lavorare! Marco viene dirottato momentaneamente sul nido a tempo pieno: 8:00- 18:30; a volte 19:00. Non trovo una sostituta, temporeggio, mi convinco che il solo nido è meglio della tata. Porto a casa il lavoro. Gioco con Marco, chiacchiero un po' con il marito ma sono tesa: alcune sere non vedo l'ora che Marco si addormenti per riaccendere il pc. Ogni giovedì sera a Marco sale la febbre, a gennaio si ammala e mentre lo accudisco in ospedale tengo con me il cellulare aziendale e chiedo ad Antonio di scaricarmi la posta e aggiornarmi. Lui fa quello che può, ma lavorando come libero professionista ha orari peggiori dei miei.
Non sono contenta, non era quello che volevo per me, mio figlio, la mia famiglia. Scopro di essere in attesa e la seconda gravidanza mi costringe alla maternità anticipata. Il resto è cosa nota.
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Non ero una madre cattiva, ero una madre che avrebbe fatto qualsiasi cosa per quel figlio tanto desiderato ma che voleva che tutto fosse come prima, che quel lavoro al quale per anni aveva dedicato tutta se stessa fosse ancora possibile, una madre che avrebbe voluto dei nonni a cui lasciare il figlio ma che non avrebbe rinunciato al nido perchè è meglio, una mamma che reputava Marco troppo piccolo per affidarlo ad una perfetta sconosciuta. Una madre che conviveva con un senso di colpa costante.
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Oggi ci siamo io e il papà ad accudire a Marco e Luca, oggi cerchiamo di bastare noi, domani vedremo.
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giovedì 8 ottobre 2009
Formazione
L'adesivo lo trovate in tutti i bagni della azienda, proprio davanti ai lavabo.
Per un attimo ho pensato di avere sbagliato strada e di essere finita all'asilo.
PS: Lo so che la prevenzione contro l'influenza è una cosa seria ma a volte si arriva all'eccesso!
mercoledì 7 ottobre 2009
Delfino 2
Due ore di nuoto a settimana, sempre presente: a volte per lavoro mi alzavo il mattino presto, volavo a Roma e al ritorno atterravo in vasca. Alcuni sabati anche nuoto libero per rilassarmi, esercitarmi e recuperare 29 anni di astinenza.
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Martedì sarà tutto più facile: ora che so che "Delfino 2" è solo il corso intermedio mi sento già un leone, anzi un pesce.
Ma che razza di nome è "Delfino 2" per un corso intermedio?
martedì 6 ottobre 2009
Cedimento strutturale
venerdì 2 ottobre 2009
Camomilla, please
giovedì 1 ottobre 2009
Come ti rovino una carriera... amore mio!
Anni fa, abbandonato lo judo e la piscina, Antonio si era iscritto ad un corso di recitazione, poi un altro e un altro ancora.
Gli spettatori si siedono in cerchio e gli attori si preparano.
Io sapevo che al corso erano più donne che uomini, anche se mi mancava il rapporto uno a molte.
mercoledì 30 settembre 2009
Cinque minuti
martedì 29 settembre 2009
Chi si lamenta?
Sveglia all'alba.
Colazione tutti insieme.
Riassetto camere.
Biancheria stesa.
Pulizia denti.
Baci abbracci e "carezza" davanti all'ascensore.
Saluto dal finestrino del tram.
Fusione da seguire.
Procedure sparse.
Pranzo ognuno per conto suo.
Ritiro bambini
Sosta al parco.
Acquisti per la cena.
Giocattoli per la casa.
Biancheria da stirare.
Bagno con le paperelle.
Cena tutti insieme.
Ti racconto cosa ho fatto oggi.
Mi racconti cosa hai fatto oggi.
Bimbi a letto.
Ci raccontiamo cosa abbiamo fatto oggi.
Lettura libro.
Nulla di cui lamentarsi.
lunedì 28 settembre 2009
Tempo di castagne
Quattro anni fa in questo stesso periodo siamo andati in località Pian Rancio. Nonno Gianfranco, non ancora nonno, guidava il gruppo; nonna Grazia, non ancora nonna, portava i sacchetti; Antonio non aveva di meglio da fare e io, in evidente sovrappeso causa imminente parto, io non potevo mancare.
Tre anni fa nonno Gianfranco e nonna Grazia sono andati vicino a casa portando con loro Marco che camminava appena. Marco ha perso l’equilibrio ed è caduto faccia a terra schiacciando un riccio. Ovviamente niente castagne e per tre giorni ho estratto spine da un faccino arrossato.
Due anni fa ero di nuovo in sovrappeso, non potevo fare troppi sforzi e così Antonio, Marco ed io abbiamo deciso di abbandonare la raccolta e di accontentarci di una “castagnata” alla Salute. Luca è nato cinque giorni dopo.
Lo scorso anno Antonio, Marco, Luca ed io, in compagnia di alcuni amici siamo andati a Barni decisi a raccogliere quante più castagne avremmo potuto. La giornata si è conclusa con un nulla di fatto e una grande abbuffata in un ristorante della zona.
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Ieri era una bellissima giornata, potevamo non provare?
Marco ha imparato a togliere le castagne dai ricci schiacciandoli con le scarpe, Luca ha raccolto entusiasta castagne e marroni facendo a gara con il fratello nel riempire i sacchetti di nonna e mamma; il nonno ha cercato di insegnare ad Antonio a “pertegare” i castani dimenticando di non avere più i vent’anni di un tempo, io e nonna...
venerdì 25 settembre 2009
Come fa i buchi lui...
"Pronto, sig. Laterza?"
"Sì con chi parlo?"
"Qui è la scuola d'infanzia avremmo bisogno di lei subito per fare due buchi, il nostro trapano non funziona!"
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