domenica 28 novembre 2010

Frammenti

Sullo schermo proiettano le "WINX-magica avventura". Un bambino è in piedi davanti alla sua poltrona, indossa due paia di occhiali perchè i suoi non sono adatti a vedere immagini tridimensionali;  ripete wow, ah ah ah ah... e si protende in avanti nel tentativo di afferrare cuoricini e uccellini che escono dallo schermo. Un altro bambino dorme accovacciato su una analoga poltrona: ha palesato la sua paura per le immagini in avvicinamento; ha accettato che non venisse accolta la sua leggittima richiesta di abbassare il volume perchè nessuno della famiglia ha il telecomando e ha preferito togliersi gli occhiali ed estraniarsi da tutto.
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Il carrello del supermercarto è pieno di cibo. Mamma e bambini salgono al secondo piano per scaricare la spesa e tornare a casa. Però l'auto al secondo piano non c'è più, qualcuno l'ha rubata. L'ansia della mamma cresce; le certezze dei bambini anche: "Mamma non possono essere stati i ladri non ci sono tracce e non ci sono indizi! In Shaggy e Scooby ci sono sempre indizi!"
L'auto è là nella posizione che mamma ricordava, ma ad un piano che nemmeno sapeva esistesse.
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Mamma è in una camera d'albergo lontana dalla sua città e dalla sua quotidianità. Un bambino non vuole parlare con lei, troppo impegnato nei suoi giochi o troppo arrabbiato per essere rimasto a casa solo. L' altro bambino dopo un saluto gioioso dice di non avere altro da aggiungere. Mamma si guarda intorno ma non osserva la stanza è troppo stanca, si abbandona sul letto senza pensare a nulla, nemmeno ai sensi di colpa di qualche anno prima.
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giovedì 4 novembre 2010

Ad ognuno il suo

Il master l'ha impegnato per due anni consecutivi mentre la sottoscritta abbandonava lo svezzamento del primo figlio  per abbracciare l'allattamento del secondo.
Gli incontri e le fiere finalizzati a diffondere l'open source sono stati la conseguente necessaria disintossicazione per l'anno successivo mentre la sottoscritta rientrata al lavoro, si dilettava tra blog e pause caffè e gli immancabili lavori domestici in attesa di tempi migliori.
Il bagaglio culturale notevolmente accresciuto dopo cotanti sforzi l'ha portato ad impegnare il tempo libero in analisi economico-tecniche di progetti dal considerevole ritorno dell'investimento se solo fossero decollati davvero mentre la sottoscritta agognava un terzo figlio nella speranza di supplire così anche ad una empasse lavorativa alienante e deprimente.
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...Ecco ora che hai ritrovato il tuo equilibrio fatto di casa-lavoro, bambini-lavoro, lavoro-lavoro; ora che hai ripreso a "farti" di giornate lavorative full time e di notti al pc perchè "tutta suo padre" non si limita nel tuo caso al solo aspetto fisico; ora che hai tempo da dedicare ai tuoi interessi...
Tu inizi a fare il casalingo vero????
 Beh io mi butto in politica. Mi butto perché il movimento a cinque stelle è la vera voce dell'indipendenza dalla burocrazia partitica; perchè ha bisogno di giovani, preparti, motivati e visto che ogni nuova attività necessita di un periodo di training on the job, mi candido anche come rappresentante di istituto dei genitori, un reale impegno politico contro una amministrazione comunale che illumina paesi lontani ma si dimentica di far brillare le scuole d'infanzia della nostra grande metropoli. E come Chelsea per i Clinton, Shasa e Malia per gli Obama anche io avrò i miei figli accanto.
"Oh Papà io ai miei bambini non ho detto di votare il mio papà, me lo sono dimenticato"-Luca-
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In bocca al lupo amore mio, a te e soprattutto a loro che non conosco chi arriva, ma io sì!