sabato 22 ottobre 2022

17ANNI: MARCO

A te che per un anno ancora devi sopportare le limitazioni di non essere maggiorenne: proprio non è giusto essere nato ad Ottobre mentre i tuoi amici tra poco avranno 18 anni!

A te che segui le tue passioni con determinazione da sempre anche se la tua più grande passione è motivo di ansia e preoccupazione. Sì lei la moto! Abbiamo imparato insieme i nomi di tutti i piloti del Moto GP, della Moto 2 e anche della 3; abbiamo accolto Guido Meda come uno di famiglia ma ora la ostinata, ossessiva, esasperante richiesta di una moto accompagnata dal resoconto mensile dei tuoi risparmi ci spaventa.  I tentativi di spiegarti che non è solo una questione di soldi, che è pericolosa, è troppo presto, che non voglio venire a trovarti al cimitero, non servono a nulla! Quando compi 18 anni …per fortuna sono solo 17 oggi!

A te che quest'anno hai abbandonato parkour per la palestra ed è bello vederti condividere questa passione con il tuo amico Andrea. Ti dico spesso di non esagerare con i muscoli ma apprezzo tanto l'impegno e la costanza e in fondo mi fa pure piacere che per mostrarci i tuoi progressi usi me come bilanciere negli squot: sono così rari i tuoi abbracci spontanei che un bilanciere è meglio di nulla!

A te che stai costruendo giorno dopo giorno le basi del tuo futuro: stai studiando con impegno e anche se ripeti che lo studio non è tutto e non sei un topo da biblioteca, davanti ad una verifica perfetta in fisica mandi un whatsapp con scritto “HO SPACCATO”. Difficile capire se sei soddisfatto del voto, della tua preparazione o è solo il tuo orgoglio e il voler primeggiare perché non sopporti perdere… ma ci sta, va bene così.

A te che custodisci gelosamente la tua intimità e permetti a pochi di entrare nel tuo mondo; a te che scegli gli amici con cura perché conoscere una persona non è essere sua amica; a te che sei onesto e sincero ma a volte tanto polemico da disincentivare ogni confronto dialettico.

A te che hai i miei stessi capelli e lotti ogni mattina con cera e lacca per riuscire a domarli.  A te che proprio non ti riconosci con gli occhiali e che speri presto di toglierli definitivamente: non lo dico ma ero esattamente come te. A te che speri di crescere ancora qualche centimetro ma non sono i centimetri che rendono grande un uomo! 

A te che ho amato dalla prima ecografia e che amo infinitamente anche quando mi fai arrabbiare e sfidi la mia pazienza.  A te che compi gli anni per secondo ma sei nato per primo. A te che mi insegni ogni giorno ad essere mamma e per questo ti ringrazio ma ti chiedo anche scusa: lo so che sono spesso rigida ma ogni tua  prima volta lo è anche per me come mamma e non è facile vederti spiccare il volo. 

Auguri Amore mio!

La tua mamma

giovedì 20 ottobre 2022

15 ANNI: LUCA

Il giorno del tuo terzo compleanno scrissi questo post

Oggi di anni ne compi quindici e quel LUCA sei ancora tu!

A te che ti svegli all’alba e dici: “Alexa stop” un attimo dopo il primo squillo. A te che ti vesti di corsa, fai colazione sul divano e con largo anticipo esci di casa per chiacchierare con gli amici prima delle lezioni.

A te che durante le ore mattutine invii sul “FamilyGroup” di whatsapp link Amazon di articoli che è assolutamente necessario acquistare subito e che al suono dell'ultima campanella usi lo stesso gruppo per perorare richieste di imminenti uscite: “Hai già preparato il pranzo Mamma? Va bene se vado al MC… al Sushi… a casa di… a Monza…?” perché c’è sempre qualche amico da incontrare, qualche ragazza con cui uscire, qualche luogo nuovo da visitare. Ok lo studio ma tu hai una vita e quella vita deve essere piena di incontri, amicizia e spazi aperti.

A te che inviti a casa chiunque perché ogni nuovo conoscente è un amico ma gli amici-amici sono sempre quelli da anni. A te che sei capace di sentimenti veri e profondi, che sei empatico soprattutto con i più fragili e sorridi a tutti e tutti abbracci con la tua fisicità prorompente.

A te che guardi video su tik tok, che ascolti musica indecente nei suoni e nelle espressioni, che giochi on line mentre sei in chiamata su discord, che prima di addormentarti stai al telefono con gli amici per le ultime confidenze della giornata.

A te che hai provato tanti sport ma che in tutti non hai mai apprezzato rigidità, regole e disciplina: lo sport per te è gioco ed è perfetto il campetto di basket sotto casa.

A te con cui ho studiato in simbiosi per anni, a cui ho cercato invano di trasmettere metodo e passione per lo studio. A te che solo quando ho detto: “Basta, adesso studi da solo!” hai iniziato a stupirmi e ancora non mi capacito di come sia possibile ma che sono certa potresti e dovresti fare molto di più.

A te a cui ripeto di continuo l’importanza dell’impegno e della fatica perché i risultati facili non costruiscono il futuro e non danno vera soddisfazione, ma per te è ancora troppo presto e non mi capisci o forse sono io che non capisco e divento noiosa e assillante… ma hai una mente brillante e va coltivata, accontentarsi non basta.

A te che all’improvviso e con spontaneità ti avvicini e dici: “Mammina ti voglio bene” come quando eri piccolo perché sei spontaneità, esuberanza, sentimento, empatia, calore. A te che mi raggiungi ogni sera sul divano prima di andare a dormire, mi chiedi se sto bene e mi abbracci augurandomi la buona notte. A te che sei capace di dolcezza infinita e hai un cuore grande. A te che oggi compi 15 anni e ne dimostri già di più.

Auguri Amore mio: vivi sempre con la spensieratezza di questi anni  e la tua spensieratezza non sia mai superficialità!

La Tua mamma.

 


mercoledì 31 agosto 2022

Costa Fascinosa - a bordo in Norvegia

 




Non sono un’amante delle crociere non mi ha mai attratto l’idea di viaggiare a bordo di una nave. L’ho sempre associata ad una vacanza troppo costosa, poco dinamica, poco libera, per anziani. Mi piace camminare, esplorare. La vacanza non può essere solo ozio e riposo, deve avere un po' di dinamicità per rigenerare le mie pile. Poi a inizio giugno la telefonata di alcuni amici apre uno scenario nuovo per le vacanze estive. Perché no: visitare la Norvegia e i suoi fiordi a bordo di una nave. Quale luogo migliore per questa esperienza?

Ma con due figli che a breve compiranno 15 e 17 anni lo scoglio maggiore è: verranno volentieri? E' bastato dire "all inclusive (cibo, bevande, palestra, piscine...) " che un boato di entusiasmo inatteso ci ha raggiunto e convinto.

E così l’11 Agosto salpiamo da Kiel in Germania e per 13 giorni alterniamo le giornate di navigazione alle escursioni sulla terraferma. Sulla nave, Costa Fascinosa, ci sono 800 persone dell’equipaggio e circa 2.100 passeggeri tra cui ovviamente ci siamo anche noi e i nostri amici.

La nave ci culla per tutto il tempo: scivola lenta su un mare sempre calmo, non supera i 20 nodi (poco più di 40 Km orari). L’equipaggio cortese, discreto e pronto a soddisfare ogni nostro desiderio.

Dobbiamo solo godere pienamente della compagnia degli amici e di tutto quanto la nave ci offre: spettacoli, piano bar, discoteca, partite a carte, piscina, lunghe chiacchierate… I ragazzi fanno presto amicizia tra loro e con gli altri ospiti della nave: non ci accorgiamo quasi di averli con noi, li vediamo appena.

Antonio è senza bagaglio, purtroppo la sua valigia ci attende a Linate a fine vacanza ma la Costa capisce la nostra difficoltà e ci rimborsa il bagaglio che acquistiamo nei negozi della nave e a terra. Cosa vogliamo di più?

Trascorriamo così la nostra vacanza, lontano da tutto anche grazie alla mancanza di connessione in mare aperto, sereni.

Il 23 Agosto la nave ritorna al porto di Kiel e ci attende il transfert all’aeroporto di Amburgo e da lì il primo volo per Monaco e poi il secondo per Linate dove ritroviamo intatta la valigia di Antonio.

Ci resta solo il dubbio COVID: ritornare alla vita di tutti i giorni dopo così tanti giorni trascorsi in nave tra centinaia di persone sarà prudente? Stiamo uscendo da due anni di pandemia. Per di più due anni di smart working in cui i nostri contatti sono stati limitati alla cerchia degli amici e sempre con prudenza.

La mattina del 24 Agosto prenotiamo il tampone e risultiamo tutti positivi. Stessa sorte a quasi tutti i nostri amici. Fortunatamente per noi sintomi lievi. Mercoledì 31 Agosto il tampone di controllo ci dichiara negativi e nonostante la tosse non ci abbandoni, siamo liberi.

Riprende il lavoro, riprende la vita ordinaria con una certa nostalgia e con il desiderio di organizzare altre vacanze. 

Intanto la vacanza appena conclusa diventa “la migliore che abbiamo mai fatto” a quanto dicono i nostri figli che, credendo di essere diventati figli di Paperon de Paperoni, ci chiedono di prenotarne un’altra anche il prossimo anno.

domenica 21 agosto 2022

Norvegia, 21 Agosto: Bergen

Domenica 21 Agosto, ore 08:30, arriviamo a Bergen ultima tappa di Costa Fascinosa prima del rientro a Kiel. Il rischio di pioggia è alto: Bergen viene descritta come una delle città più piovose al mondo e la più piovosa d’Europa. Ma siamo attrezzati: la sosta alle Isole Lofoten ci ha permesso di acquistare bellissimi poncho scandinavi in sostituzione di quelli che ancora vagano per l’Europa nella valigia di Antonio.

Godiamo tutti di ottima salute, le cure hanno funzionato e poi Bergen è un museo a cielo aperto, non possiamo perderla. Abbiamo a nostra disposizione l’intera giornata.

Città cinta da 7 colli e 7 fiordi, importante porto marittimo nel medioevo, faceva parte della lega Anseatica, importante lega mercantile attiva dal XIII al XV secolo e che contava le città più importanti d’Europa. In quel periodo Bergen era capitale della Norvegia. Anche dopo il declino della Lega Anseatica Bergen resta un centro commerciale marittimo molto importante. Oggi seconda città della Norvegia per numero di abitanti, seconda solo alla capitale Oslo.

Il tempo è buono, c’è persino il sole. Prima tappa Bryggen: il quartiere più antico della città.

L’impianto del quartiere resta quello del XII secolo. All’inizio del XIV secolo Bryggen comprendeva una trentina di edifici in legno: strutture di 2 o 3 piani che fungevano da uffici commerciali, case e magazzini. 

Oggi è formato da 58 edifici ricostruiti dopo l’incendio del 1702, uno dei tanti visto che il quartiere nella sua storia fu distrutto da almeno sette incendi tra cui per ultimo un incendio nel 1955, preceduto da una forte esplosione nel porto nel 1944 che deformò la struttura degli edifici, tanto che si parlava di demolire completamente il quartiere, ritenuto pericolante.  La salvezza arrivò proprio dopo gli scavi archeologici successivi all’incendio del 1955 che dissotterrarono manufatti…. E il quartiere divenne Patrimonio UNESCO. 


Oggi i vicoli di Bryggen sono un rifugio per artisti e artigiani, è un quartiere ricco di negozietti e boutique che conserva una atmosfera intima tipica della comunità marinara. Le sue casette in legno sono caratteristiche, testimoniano il passato illustre della città.
Un quartiere molto vivo e vissuto sia dagli abitanti che da noi turisti che in quei negozietti trascorriamo ore alla ricerca del souvenir particolare o di ricordi preziosi, c’è di tutto!  

Purtroppo però questo magnifico quartiere non ha pace, oggi è a rischio sprofondamento: il molo antico era arretrato di 140 metri rispetto ad oggi e il livello dell’acqua aumenta di 8 mm ogni anno.

Camminando per le vie di Bryggen arriviamo alla Fortezza di Bergen (Bergenhus) del 1520 e relativa Torre di difesa di Rosenkrantztarnet costruita nel 1560. Il tutto incorpora parte del Mastio del 1273.
 

L’interno della fortezza è maestoso e la Sala di Hakon un esempio di grandiosità e ricchezza. Questa sala edificata tra il 1247 e il 1261 ebbe storia travagliata e noi la possiamo vedere come risultato del restauro del 1944. Un ottimo lavoro a giudicare dall’aspetto.



La mattinata è letteralmente volata e abbiamo fame, la nostra guida cartacea ci suggerisce il “Mercato del Pesce della Torget” in cui si può pranzare a base di pesce. A dire il vero l’odore che esala dal mercato non è invitante e alcuni di noi preferiscono un hamburger da McDonald’s. Gli altri vagano per il mercato in cerca di carne di Balena. Nessuno di noi pensa alle povere balene e al fatto che la loro caccia sia bandita quasi ovunque tranne qui e in pochissimi altri Paesi al mondo. 

Per la cronaca: in Norvegia è possibile cacciare le balene e la carne è utilizzata a scopo alimentare. Ci sono tante bancarelle in cui i salami di balena vengono venduti a 15 euro, esattamente come quelli di alce o renna. Due giorni più tardi scopriremo che in Germania l’importazione di carne di Balena è severamente punita con sanzioni pecuniarie e conseguenze penali. I trasgressori, fermati alla dogana di Kiel oltre a lasciare gli acquisti agli ufficiali del porto, dovranno pagare una multa di mille euro per ogni salame sequestrato. 
Troviamo la nostra balena: un hamburger cucinato da un "caciaro de Roma” che vive a Bergen da diciotto anni. Non so se noi siamo una calamita per emigrati ma ci trova simpatici e si fa pure riprendere in qualche foto: ha dormito poco concedendosi una notte brava in discoteca non più adatta ai suoi cinquant'anni ma si muove sulla piastra con maestria. La carne di balena non deve essere troppo cotta o il sapore è compromesso. Ci fidiamo di lui. Che dire: hamburger di manzo tutta la vita!

Così rifocillati siamo pronti per riprendere il percorso, il tempo è ancora buono e ci aspetta la Funicolare di Fløibanen che ci porta in cima al monte Floyen. 320 metri di altezza sul livello del mare e una vista spettacolare su Bergen.

Ci resta la Bergen moderna da visitare ma gli acquazzoni si alternano alle schiarite e di conseguenza è tutto un metti poncho - togli poncho. Siamo comunque contenti, ci piace quel travestimento colorato. Non passiamo certo inosservati! 


Domkirke dedicata a Sant’Olav alias cattedrale di Bergen: con ingresso in pietra scolpito dagli stessi scalpellini della Westmister Abbey di Londra.

St. Mary’s Church:


 la più antica e a nostro parere la più bella della città. 











E poi di corsa al lago di Lille Lungegardsvann nel centro della città e su per i gradini che portano all’ingresso della St. John’s Church.

E’ tempo di tornare, Costa Fascinosa ci aspetta al porto: ci attendono altri due giorni di navigazione.

Il 24 mattina siamo a Milano tutti positivi al Covid e per occupare il tempo ho raccontato questa nostra bellissima vacanza.



sabato 20 agosto 2022

Norvegia, 20 Agosto: Olden

Sabato ore 10:30 arriviamo a Olden, un piccolo paesino semideserto con una popolazione di circa 500 persone, alla foce del fiume Oldeelva, luogo di transito per il Nord del Paese.


Unico edificio presente è la

Old Olden Church al centro del Paese. 
La vistiamo a fine giornata, al rientro dalla nostra escursione: è caratteristica in legno bianco, non è più utilizzata come chiesa parrocchiale, ma nella chiesa sono presenti dipinti e statue religiose. Stranamente aperta al pubblico entriamo e con nostra sorpresa scopriamo una chiesetta che assomiglia più a un pub che ad un luogo di culto. La chiesa più originale che abbiamo incontrato in tutta la Norvegia.









Ma Olden è natura incontaminata, paesaggi mozzafiato e siamo lì per questo.

Il nostro autobus ci deve accompagnare all’inizio del percorso che porta al Ghiacciaio Briksdal e lungo il percorso si ferma per permetterci di scattare qualche foto a Oldevatnet Lake e Floen Lake. Il verde delle colline-montagne si riflette nel lago regalandoci sfumature  verde-azzurro rare.

Eccoci all’inizio del sentiero che porta al Briksdalsbreen e qui inizia la sorpresa. Le nostre conoscenze amatoriali dei ghiacciai italiani ci ricordano che i ghiacciai sono ad alta quota: i sentieri che portano alle cime sono impervi, la vegetazione negli ultimi tratti scompare, i paesaggi diventano lunari.

Qui no, ci troviamo all’inizio di un sentiero sterrato in cui possono transitare fuoristrada, nulla di più e nulla di meno del percorso che porta al Terz’Alpe (per chi conosce i Corni di Canzo). Una passeggiata immersi nel verde della natura, tra piante di mirtillo, selci, muschio, fiumi, cascate dalla portata straordinaria. 

Una passeggiata di 40 minuti che porta direttamente in paradiso! Lì a 61° di latitudine Nord e poco più di 1000 metri di altezza sul livello del mare, tutti restiamo incantati in un corale: “Ohhh”. Davanti a noi bianchissimo con i suoi 10,4 km di superficie per 2,2 km di lunghezza c’è il Briksdalsbreen da cui scende un ruscello d’acqua che alimenta un lago azzurro cielo impreziosito da una spiaggetta di pietruzze bianche.  Dalle pareti delle montagne che circondano il lago altri ruscelli, altre cascate… 

Rientriamo seguendo un altro sentiero e incontriamo le classiche casette norvegesi dal tetto erboso (nella foto un piccolo rifugio per pic-nic) e ci concediamo a turno di tornare un po’ bambini. 



venerdì 19 agosto 2022

Norvegia, 19 Agosto: Trondheim

 Alle ore 13:00 di venerdì 19 agosto attracchiamo al porto di Trondheim.

Capitale della Norvegia fino al 1217, è oggi la terza città del paese per dimensioni.

Nel 1681 un incendio devastò quasi tutta la città che fu riprogettata con ampie strade e raggiunse il massimo splendore nel XVIII secolo.  La sua posizione strategica la trasformò durante la seconda guerra mondiale in una base tedesca per il controllo della Norvegia, ma fortunatamente non subì troppi danni. Oggi è la capitale tecnologica del Paese, con una prestigiosa università di Scienza e Tecnologia: nel relativo istituto di ricerca lavorano più di 2000 persone.

Cittadina tra le più fotogeniche della Norvegia: ricca di edifici antichi e molto affascinante anche la Trondheim moderna.

Ok la cittadina, ma noi abbiamo una prima urgente destinazione: una farmacia. Sono passate meno di 24 ore dalla intossicazione alimentare e non tutti si sono ripresi.

Il bollettino medico all’ora di colazione recitava:  

  • Pasquale e Antonio hanno trascorso la notte nel bagno della cabina, sfrattati di tanto in tanto dalle rispettive consorti perché le flatulenze è meglio gestirle nelle cabine proprie che in uno dei tanti bagni presenti sulla nave.
  • Domenico e Carolina soccorsi dall’imodium materno durante la notte ancora giacevano sul letto in preda a dolori di stomaco.
  • Luca aveva già fatto incetta di croissant alla crema: fino a quel momento nessuno aveva ancora associato le due scariche mattutine a qualcosa di sospetto.
  • I pochi altri rimasti lontano dallo stufato di manzo il giorno precedente, avevano dormito sereni e ignari della sorte dei lori compagni stavano riempiendo i piatti in vista di una abbondante colazione.

La sensazione che non fossimo gli unici ad essere incappati nello stufato si è trasformata presto in certezza: di solito all’ora di colazione sui piatti si vedevano spuntare prugne fresche e secche; quella mattina tutti chiedevano banane nell’imbarazzo dei poveri camerieri impreparati ad una impennata della domanda.

All’ora di pranzo grazie allo spaccio di imodium di Roberta quasi tutti ci sentiamo leoni, pronti ad affrontare Trondheim. Tutti, tranne il povero Pasquale che nessuno ancora ha visto uscire dalla cabina, soccorso amorevolmente dalla moglie Laura e intorno al quale aleggia il mistero del complotto. Può un ispettore sanitario integerrimo persecutore delle frodi alimentari finire la crociera chiuso in cabina a causa di una intossicazione?

Poco distante dal porto troviamo una fornita “Apotek- farmacia” in cui lavora una gentilissima signora comasca, di Porlezza, che oltre a rifornirci di tutto il necessario per ristabilire presto condizioni fisiche ottimali a tutto il gruppo si lascia prendere dalla nostalgia per il nostro Paese e ci racconta che vive lì da anni, ha lasciato Como per amore e vive in quella cittadina adagiata sul fiordo che è come un grande lago ma salato e che assomiglia un po’ alla sua città d’inverno. Se pensiamo che con i suoi 207.000 abitanti è la terza città del Paese per numero di abitanti ci rendiamo presto conto che non deve offrire poi tante occasioni di incontri e amicizie ma ci congediamo in fretta, siamo lì per visitare la città.

Cuore della città è la Torvet, piazza in cui c’è la statua del re Olav Tryggvason, re vichingo nel 997. Poco distante troviamo anche Palazzo Stifsgarden: il più grande palazzo in legno di tutta la Scandinavia con 140 stanze di stile tardo barocco. Oggi è la residenza della famiglia reale in città.


Accanto il giardino del palazzo che è pubblico con ingresso in Dronningens gate.

Poco distante, in Kongens gate, mentre cerchiamo le rovine della OlavSkirken ci imbattiamo in una graziosa chiesa in pietra dedicata a Nostra Signora. Non è riportata sulla nostra guida ma ci piace.


C’è tanto da vedere e non abbiamo molto tempo, prossima tappa la Njdaros Domkirke, la cattedrale gotica più settentrionale d’Europa con la struttura medioevale più grande di tutta la Scandinavia. Finalmente una vera cattedrale! Ci soffermiamo a guardare la facciata principale alla ricerca della statua di Re Olav Haraldsson, un re vichingo molto famoso che nel 1030 subì il martirio nella battaglia di Stiklestad e fu poi canonizzato.
Tra le tante statue raffiguranti personaggi biblici, vescovi e sovrani norvegesi lo troviamo: il quarto da sinistra della seconda serie di figure, lo si riconosce dall’ascia che 
stinge tra le mani! La lezione di storia norvegese seguita durante la crociera sta dando frutto! 

Per 12 euro riusciamo a visitare anche l’interno: i colori accesi delle vetrate del rosone occidentale, l’altare  che sorge proprio sopra la tomba originaria di Sant’Olav, lo stesso della statua sulla facciata principale, a lui si deve l’introduzione del cristianesimo a discapito della religione pagana nordica. Nella cripta una raccolta
di lapidi scolpite in epoca medioevale.

Fino a metà Agosto era anche possibile salire i 172 gradini che portano alla torre della cattedrale da cui si poteva godere di un’ottima vista sulla città, ma siamo al 19 e non sono ammesse eccezioni!

Accanto alla cattedrale  c’è il Palazzo dell’Arcivescovo -Erkebispegarden- edificio del 1160 che ospita il Tesoro della Corona e un museo. Anche questo chiuso.

Non distante dalla cattedrale, 650 metri circa, c’è il Gamble Bybro, il ponte della Città Vecchia che dal 1681 collega la città con la Fortezza di Kristiansen. Il ponte è pedonale e rivestito di assi. E’ un luogo ottimo per fare foto ai magazzini lungo il fiume ed è la via più veloce per raggiungere il centro cittadino (Bakklandet), quartiere dominato da piccole case di legno colorate e vie strette. 

Manca una sola tappa ma un’intossicazione alimentare è cosa seria e a questo punto del percorso perdiamo altri compagni di viaggio costretti a ritornare sulla nave. Non ci resta che espugnare la fortezza con i pochi prodi rimasti in piedi. La Kristiansten Festning, ricostruita dopo l’incendio del 1681 e utilizzata come prigione durante la seconda guerra mondiale, è visitabile tutti i giorni liberamente quando la bandiera è issata. Offre una bella raccolta di cannoni di diverse epoche storiche e una bella vista sulla città.


Una particolarità, a Trondheim i tombini o chiusini sono particolari: su tutti è raffigurato lo stemma della città.




giovedì 18 agosto 2022

Norvegia, 18 Agosto: Isole Lofoten

 Arriviamo alle Isole Lofoten alle 8:00 di giovedì 18 Agosto.

La nostra guida dice che in tutta l’estate norvegese giornate dal cielo così limpido e il mare così piatto si contano sulle dita di una mano.

Ci attendono tre ore di navigazione che ci porteranno all’interno della incontaminata natura delle isole dai pendii alti e scoscesi che fanno da argini al Trollfjord e tutto intorno cime innevate e cascate.

Indescrivibile lo spettacolo a cui stiamo assistendo, nessuno scatto fotografico riesce a rendere l’idea della magia che ci circonda.



Ci sentiamo parte di questa natura e incuranti del freddo stiamo sul ponte della nave e scattiamo foto a destra e manca. Sopra di noi appaiono anche alcune aquile e riusciamo a immortalare la loro presenza in uno scatto mal riuscito. 


Ad un tratto da sotto coperta esce lui: un esemplare di uomo dal sangue vichingo perfettamente a suo agio in quell’eden biblico: veste solo il primo strato della cipolla a cui siamo avvezzi da giorni e non ha bisogno di coprire la folta chioma con cappelli o fasce di pail. 
Sta lì sul ponte della nave incurante del vento pungente di questa giornata estiva. Non è solo: gli fa compagnia una graziosa creatura femminile anche lei poco vestita. Lavorano sulla nave e concedono qualche scatto a noi turisti invidiosi della loro resistenza fisica.

Terminato il giro in battello approdiamo a Svolvear e da lì il nostro percorso prosegue in autobus. Il tragitto lungo la strada panoramica che costeggia il fiordo ci offre altri scorci e altri paesaggi meravigliosi ma le foto sono compromesse dal riflesso del vetro dei finestrini. 

Alle 16:00 arriviamo in una piccola baia molto graziosa, lì intorno gli essiccatoi per lo stoccafisso ormai vuoti. La produzione va da febbraio a giugno, in agosto inoltrato ci dobbiamo accontentare di quello venduto un po’ ovunque e forse è meglio così. Mi sono fatta l’idea, forse sbagliata, che non abbia un odore poi così gradevole mentre sta appeso al sole ad essiccare.


Sono le 16:00 e non abbiamo ancora pranzato, la sosta serve anche a questo anche se è un po’ tardi. La struttura del locale è particolarmente interessante, tutte travi in legno che si incastrano e si sorreggono a vicenda.  La nostra guida dice che risale alla fine dell’800 e ci crediamo. Pranzo a buffet.

Ora io sono piuttosto schizzinosa sul cibo, mi piacciono i piatti semplici e poco elaborati. Non amo salse e intingoli vari e lì non vedo nulla di semplice. Mi accontento di qualche fetta di pane al sesamo, un piatto di riso e qualche fetta di salmone norvegese. Per scaldarmi un po’ anche una buona tazza di te caldo. Di lì a poco saremmo stati nuovamente sulla nave. Anche i ragazzi e qualche amico sembra non apprezzare particolarmente il cibo. Ma siamo digiuni da colazione, qualcuno si lascia conquistare da uno stufato di manzo, ultima portata presente sul bancone delle pietanze. La scelta non è felice, tutti quelli che mangiano stufato trascorrono la nottata in bagno tra dissenteria e dolori di stomaco. La giornata seguente per alcuni di noi è compromessa e prima tappa obbligata sarà una farmacia.

mercoledì 17 agosto 2022

Norvegia, 17 Agosto: Tromso

Ore 8:00 di un uggioso mercoledì di Agosto. Costa Fascinosa attracca a Tromso, 400 km a Nord del Circolo Polare Artico, la Porta dell’Artico.

Un tempo città importante per la pesca, la caccia alle foche e altri animali artici. Punto di partenza delle prime spedizioni polari. Oggi uno dei luoghi migliori per vedere l'aurora boreale da novembre a metà gennaio e il sole di mezzanotte da maggio a metà luglio.

Noi siamo a metà agosto e il cielo è coperto: le previsioni dicono che pioverà presto, niente sole e niente aurora…forse questa volta proveremo l’ebrezza di visitare Tromso sotto l’acqua battente!


A dire il vero non è la giornata adatta per una doccia all’aperto, sono sotto effetto dell’OKI. Ieri abbiamo temprato il nostro spirito vichingo concedendoci un bagno nella vasca idromassaggio del ponte 9, ma il mio corpo è decisamente meno vichingo del mio spirito! 
Ma... quando mi ricapita di stare in costume da bagno al Circolo Polare Artico!



Arriviamo a Tromso, cerchiamo di capire la nostra posizione perchè la città si estende lungo la costa orientale dell’isola di Tromsoya mentre la nostra prima meta è la Cattedrale Artica che si trova sulla terraferma, collegata all’isola da un ponte ad arco, il Tromsobrua.

Acquistiamo il biglietto giornaliero per poterci muovere liberamente sugli autobus locali e partiamo a bordo del bus n.24.


Oltre il ponte, davanti a noi appare una chiesa dalla strana forma di un triangolo isoscele. 

Ora se penso ad una cattedrale mi viene in mente il Duomo di Milano, la Basilica di San Pietro o anche la magnifica Cattedrale di Altamura, qualcosa di maestoso e imponente che annulla tutto quello che sta intorno, lasciando senza parole.

Questa Ishavskatedralen o Cattedrale Artica non ha nulla di tutto ciò ma è particolare. Per 5 euro possiamo entrare a visitare l’interno. Lo descrivo con le parole della nostra guida: 11 archi triangolari ricordano i crepacci dei ghiacciai, splendide e luminose vetrate istoriate illuminano la parte orientale dell’edificio. Un po’ disturbata per la vicinanza ad una delle strade più trafficate. Dentro non c’è nulla di intimo, troppo commerciale tanto che per i ragazzi è poco più di un pub dai comodi posti a sedere in pelle.

Mi colpisce solo l’angolo dedicato alle candele votive: una vasca in ferro contenente ghiaia e in uno degli angoli un cero acceso. I fedeli possono inserire piccole candele nella ghiaia dopo averle accese attingendo alla fiamma del cero. 








Dalla cattredale dobbiamo spostarci alla Funivia Fjellheisen che porta al monte Storsteinen (421m) da cui si gode un bel panorama sulla città ma il cielo è sempre più coperto per cui sfruttiamo il nostro biglietto giornaliero e ci concediamo un primo giro della città per una visione d’insieme. E poi quando dobbiamo riprendere il tragitto a piedi, arriva la pioggia!



Ci sarebbero altre due chiese interessanti da visitare: la Domkirke luterana e in cima alla collina la Chiesa Cattolica. Costruite entrambe nel 1861 vantano entrambe il titolo di sede episcopale più a Nord del Mondo, ciascuna per la sua confessione. Ne troviamo solo una: la Domkirke o Cattedrale di Tromso.



È l'unica cattedrale ad essere stata costruita interamente in legno in Norvegia ma è chiusa come la maggior parte delle chiese che incontriamo nel nostro viaggio.


La pioggia non dà tregua, i poncho gentilmente prestati dai vicini di casa sono rimasti nella valigia che continua a vagare raminga tra Linate-Francoforte-Amburgo: siamo bagnati, molto bagnati! Ci rifugiamo nel Polarmuseet o Museo Polare, è sul porto in un edificio in legno del 1833 che fungeva da dogana del Paese fino agli inizi degli anni 70. 

Ospita mostre sulle prime spedizioni al Polo e le imprese di Nanses e Amundsen e sulla caccia/cattura di animali artici. 
Le foche da preda per il bisogno di sopravvivenza dei popoli indigeni Sami nell’Artico diventano in questo museo occasione di spettacolo e così alle 12:00 assistiamo tutti insieme allo show delle foche addomesticate che per un po’ di pesce fresco fanno volteggi, piroette e applaudono al pubblico che ricambia festoso. Tutto sommato brave e bravi gli istruttori!

Come le foche anche noi abbiamo bisogno di cibo, possibilmente caldo, ci spostiamo in un locale del centro e poi nei negozi che sono anche un’esposizione della migliore fauna locale.




Il tutto potrebbe bastare, Tromso è una cittadina carina e accogliente, l’abbiamo visitata nel suo mood più affascinante: la pioggia. L’OKI ha cessato il suo effetto da tempo, potremmo ritornare al caldo della nostra cabina… e invece no. 

Temerari delle temperature artiche decidiamo di scaldarci ancora un po’ nel pub più caratteristico della città: il Magic Ice Bar.  




Per la modica cifra di 50 euro a famiglia accettiamo di indossare pesanti poncho e guanti per gustare un ottimo cocktail al mirtillo in un bicchiere di ghiaccio e riviviamo sulla nostra pelle l’esperienza dei primi esploratori artici al Polo. Potrebbe sembrare un po’ kitsch e lo è, ma fatelo! 

Se siete già febbricitanti e il vostro mix di farmaci sta per terminare il suo effetto potreste improvvisamente iniziare a tremare in modo convulso, la vostra arcata dentale superiore potrebbe ricercare in modo spasmodico quella inferiore in un battito continuo e preoccupante ma non importa, provatelo. Quando vi ricapita!