mercoledì 12 agosto 2020

Camminando verso il mare

Il tratto di pineta che separa il villaggio turistico dalla spiaggia è compagna di una piacevole passeggiata. Lungo il sentiero i rifiuti di qualche turista incivile sono molto pochi: nascosti a volte tra i cespugli, accanto a qualche tronco altre volte... ma ci sono e lì restano. Da due giorni una squadra di addetti alla pulizia o manutenzione se ne sta appoggiata alla steccionata lungo il rivo a chiacchierare. Attrezzi del mestiere a terra, incuranti di chi passa e del lavoro che dovrebbero fare, chiacchierano serafici.

ECCO È MOLTO MOLTO SGRADEVOLE LA SENSAZIONE CHE PROVO PASSANDO LORO ACCANTO. 

Il ragionevole dubbio che fossero il pausa mi è passato per la mente la prima volta, anche la seconda...poi si è dissolto nel profumo del bosco lasciando solo una sensazione amara.

lunedì 8 giugno 2020

...a Marco e Luca...

Si è concluso anche quest’anno scolastico. 

Un anno anomalo che in questi ultimi mesi è stato scandito da ritmi diversi: non più il suono della sveglia, i saluti sull’uscio e le corse al tram o in skate per raggiungere la scuola, nessun racconto su cosa è successo nell’intervallo, nessun aneddoto sulla vita quotidiana tra i banchi, nessun viaggio di istruzione primaverile…

Mesi di lezioni spesso in video e a volte solo in audio, di compiti assegnati e consegnati tramite piattaforma informatica, di interrogazioni e verifiche on line, di relazioni ridotte…

Ma è finito, si è conclusa l’ultima videolezione. 

💕Sono molto orgogliosa di voi! Non lo dico spesso, rimprovero tanto ed elogio poco, avete ragione. Siete stati bravi!💕

Non è stato facile affrontare mesi in cui della scuola avete vissuto soprattutto la parte più noiosa per un ragazzo!

Ma ci saranno altri anni, altre risate tra i banchi, altri intervalli divertenti e gite scolastiche. Ci saranno altri momenti che vivrete in diretta con amici, compagni e insegnanti. 

Lo studio è fatica se lo si affronta seriamente ma è una fatica alleviata dalla presenza di amici veri, da insegnanti che ci aiutano a scoprire la nostra strada nella vita. La scuola è fatica non solo per lo studio ma anche perché a volte bisogna convivere con compagni che preferiremmo non ci fossero, con insegnanti che forse hanno sbagliato professione nella vita. Ma il tutto fa parte del nostro bagaglio e ci aiuta a crescere! 

E allora vi auguro di rilassarvi durante queste vacanze estive e di ritornare a scuola a settembre riscoprendo e apprezzando la dimensione fisica e umana che avete lasciato qualche mese fa…

Mamma

domenica 23 febbraio 2020

Come la peste

 Il  tam tam di notizie di questi due giorni mi ha fatto riaprire un libro che non rileggevo da tempo “I PROMESSI SPOSI” e oggi ho tutto il tempo per riprendere questo capolavoro. Nel capitolo XXXI:

“La peste che il tribunale della sanità aveva temuto che potesse entrare con le bande alemanne nel milanese, c’era entrata davvero, com’è noto; ed è noto parimenti che non si fermò qui……

Il Tadino e il Ripamonti vollero notare il nome di chi ce la portò per primo, e altre circostanze della persona e del caso: e in fatti, nell’osservare i princìpi di una vasta mortalità… nasce una non so quale curiosità di conoscere que’ primi e pochi e nomi che poterono esser notati e conservati….

Sia come si sia, entrò questo fante sventurato e portator di sventura, con un gran fagotto di vesti comprate o rubate a soldati alemanni; andò a fermarsi in una casa di suoi parenti, nel borgo di porta orientale, vicino ai cappuccini; appena arrivato, s’ammalò; fu portato allo spedale; dove un bubbone che gli si scoprì sotto un’ascella, mise chi lo curava in sospetto di ciò ch’era infatti; il quarto giorno morì.

Il tribunale della sanità fece segregare e sequestrare in casa la di lui famiglia; i suoi vestiti e il letto in cui era stato allo spedale, furon bruciati. Due serventi che l’avevano avuto in cura, e un buon frate che l’aveva assistito, caddero anch’essi ammalati in pochi giorni, tutt’e tre di peste. Il dubbio che in quel luogo s’era avuto, fin da principio, della natura del male, e le cautele usate in conseguenza, fecero sì che il contagio non vi si propagasse di più….”

Non siamo nel ‘600 ma le paure dell’uomo sono irrazionali e sono le stesse di un tempo. Un grazie a tutte le persone che stanno lavorando per gestire questa emergenza!!!