tag:blogger.com,1999:blog-79472614267912336732024-02-08T12:45:00.649+01:00Due Minuti o TreRenatahttp://www.blogger.com/profile/08360184780415814606noreply@blogger.comBlogger395125tag:blogger.com,1999:blog-7947261426791233673.post-25433038485792942032024-02-07T17:52:00.010+01:002024-02-08T12:44:29.484+01:00La nostra maestra compie 80 anni: Auguri Suor Silvia!<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Una
telefonata di Francesca, il tentativo di ricontattare gli ex compagni, un
gruppo WhatsApp e in pochi giorni siamo stati invasi dall’entusiasmo di
organizzare la festa per gli 80 anni di Suor Silvia, nostra amata insegnante
delle scuole elementari.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Una
chat attivissima per condividere i preparativi e la divisione dei compiti. La
distanza di tempo e spazio che ci ha separato per anni si è annullata e pian
piano sono riaffiorati ricordi, canzoni, foto.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Non
importava cosa avessimo fatto negli anni trascorsi dalla quinta elementare,
dove vivessimo e come… il legame era quella Suora che ci ha introdotto allo
studio, che ci ha insegnato ad affrontare la vita con gioia.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Così
domenica abbiamo raggiunto Mandello portando con noi: un album con le nostre
foto più recenti, torta, spumante e candeline…e tanta emozione.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Sì
<b>emozione</b>: l’emozione di incontrarci fisicamente, di trovarci diversi ma ancora
noi; l’emozione di sentire la voce e vedere Suor Silvia.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Lei
con l’entusiasmo di sempre ci ha accolto, ha intonato motivetti insegnati a
scuola, ha proposto la recita di poesie e noi con lei a cantare spensierati e
incuranti delle stonature che un tempo portavano alcuni di noi, me compresa, a
muovere solo le labbra.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Poi
siamo usciti dal convento dietro la sua guida e abbiamo raggiunto il Santuario
della Beata Vergine del Fiume. Come una classe in gita scolastica siamo
entrati, abbiamo ammirato affreschi e stucchi, ci siamo seduti nei banchi e la
nostra maestra in piedi difronte a noi ha iniziato a raccontare la storia del
Santuario con la passione e la gestualità con cui ci aveva insegnato
l’alfabeto, le tabelline, la grammatica, la storia. </span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Noi
lì attenti ed emozionati come se il tempo che ci separa dall’infanzia fosse
svanito.</span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">E’
questo che fanno gli insegnati quando il loro lavoro è una missione: aiutano a
cresce e restano nel cuore.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Quest’anno
compiamo 50 anni, non siamo più bambini ma la sua energia e sua gioia di vivere
ci ha contagiato e il prossimo incontro sarà per festeggiare questo nostro
traguardo della vita adulta.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
</p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Grazie
Suor Silvia per l’amore che ci ha donato e insegnato a donare!<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-F46ltsUYFw6od10VhWagFELhZ4aVxccDEtkV5QWedo9rlWzk1HdKu-jAY2Hd-80ZpFg2c3PUGEh8NmZwUtKHyBRZO6nz_RCnGwDfTzq99TyDK5m9-C0pZ7wkj_TQI2Urr1C6rn5CNCpf-153oOsv5mRgDu0-d1qyB6Luz6pUMY2tknQUPPz2X8cauN8/s1600/ebb1659b-a091-47e8-b161-601f9a699ff4.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1066" data-original-width="1600" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-F46ltsUYFw6od10VhWagFELhZ4aVxccDEtkV5QWedo9rlWzk1HdKu-jAY2Hd-80ZpFg2c3PUGEh8NmZwUtKHyBRZO6nz_RCnGwDfTzq99TyDK5m9-C0pZ7wkj_TQI2Urr1C6rn5CNCpf-153oOsv5mRgDu0-d1qyB6Luz6pUMY2tknQUPPz2X8cauN8/w320-h212/ebb1659b-a091-47e8-b161-601f9a699ff4.jpg" width="320" /></a></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br /></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br /></p>Renatahttp://www.blogger.com/profile/08360184780415814606noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7947261426791233673.post-28884604956983585852023-05-05T13:30:00.013+02:002023-05-08T09:09:00.832+02:0050 ANNI INSIEME<p class="MsoNormal" style="text-align: center;"><span style="font-size: medium; text-align: justify;"><br /></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: center;"></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;">Tutto ebbe inizio un pomeriggio di sabato del 1966 sulla
strada che da Erba conduce a Molteno. Maria Grazia aveva 22 anni e stava camminando
con due amiche verso il campo del pallone di Luzzana. Gianfranco di anni ne
aveva 25 e girava in auto anch’egli con due amici in cerca di… <o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;">Pare che Gianfranco ebbe una vera e propria folgorazione e
disse: <i>“Scegliete quella che volete ma questa l’è mia”</i> e Maria Grazia
abbandonata la prudenza di ogni casta giovincella e forte del gruppo delle
amiche pensò che un giro in auto si potesse anche fare. Sappiamo che un’amica
di Maria Grazia stette male e non arrivarono nemmeno in gelateria, sappiamo che
Gianfranco rimproverò Maria Grazia per non avere subito soccorso l’amica,
sappiamo anche che Maria Grazia dimenticò l’ombrello in auto.<o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;">La prima uscita non fu un successo, ma qualcosa era sbocciato
tra i due. Gianfranco con la scusa di riconsegnare l’ombrello si ripresentava
puntuale ogni sabato, per poi fingere di averlo scordato. Maria Grazia, colpita
dalla preoccupazione dimostrata per l’amica durante il primo incontro, faticava
a conciliare una presunta serietà del ragazzo con il suo modo di vestire
decisamente spavaldo e discutibile: quel giovane non indossava mai nulla di elegante,
sempre magliette gialle con disegnate tre donne improponibili! Inoltre, aveva
un naso importante o a detta di Maria Grazia: <i>“L’è mia brut ma el ga un
nas…”.</i> Magliette e naso a parte la storia andò avanti per sette anni con un
tentativo di matrimonio mancato perché il sabato designato per l’evento, Gianfranco
doveva lavorare. E poi arrivò maggio: <b>il 5 maggio 1973</b>. <o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;">La cerimonia era fissata per le 15:30 nella parrocchia di San
Giorgio in Molteno. Finalmente eccoli lì
sull’altare giovani e bellissimi a pronunciare il loro “<b><i>Si</i></b>”.
Giusto per fare un po’ di gossip quella mattina Gianfranco non era stato in
casa a prepararsi. Dove pensate che fosse un brianzolo a poche ore dal
matrimonio? Era al capanon, in bottega, perché c’era un lavoro urgente da
consegnare! E tra la fretta e l’agitazione si era tagliato e presentato
all’altare con un bel cerotto al dito. <o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><i><span style="line-height: 107%;">“Ci sosterremo e sopporteremo a vicenda finché morte non ci
separi nella buona e nella cattiva sorte.”</span></i><span style="line-height: 107%;"> In quel momento si recita una litania tante volte
sentita ma il bello viene dopo quando da quella chiesa si esce e la litania
diventa realtà. Ma andiamo con ordine.<o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;">Un anno dopo arrivò la prima bimba, con le mani lunghe, la
testa a pera per il lungo travaglio e un naso… beh <i>“marca R”.</i> Dice la
leggenda che se fosse nata maschio sarebbe stata Tarcisio, ma la storia è altra,
il destino la volle femmina e così le venne dato nome Renata. Primo figlio:
gioie e dolori, tanti, forse troppi ma passa e quattro anni dopo arrivò una
sorellina. Nomi maschili non vennero presi in considerazione, la forma della
pancia parlava chiaro e tra Rodolfa e Paola vinse Maria Luisa. Fortunatamente
la bambina si presentò senza testa a pera e con un naso meno appariscente. <o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;">Tutto sembrava andare per il meglio: la casa era pronta, il
capannone avviato; ma un maledetto viaggio di lavoro a Maratea portò scompiglio
e così Gianfranco, ormai papà, e il fratello Felice si ritrovarono in un letto
di ospedale della Calabria abbandonati a loro stessi e lì sarebbero rimasti se zio
Giovanni, zia Angela e zio Luciano non fossero partiti da Erba in ambulanza per
andare a riprendere i loro fratelli. Trascorsero due anni di difficoltà di ogni
tipo. Quando papà iniziò a stare meglio e si resse in piedi sulle stampelle,
pensò di ringraziare la madonna che gli era apparsa in sogno durante la degenza
in ospedale e decise per un altro figlio. Fosse la madonna o una forte dose di tranquillanti,
lasciamo alla vostra sensibilità e al vostro credo, ma il figlio arrivò e prese
il nome del fratello che lo aveva sottratto da morte certa: Giovanni.<o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;">Andando avanti di questo passo, vi distraete per cui acceleriamo
un po’.<o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;">La famiglia era al completo: il tentativo di adottare due
bambini sopravvissuti alla catastrofe nucleare di Cernobil non andò a buon fine
e così rimasero in cinque.<o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;">Gli anni passarono con ritmi e velocità diversi a seconda dei
momenti: i pranzi di Natale con zia Tita e zio Pier e le gite a Santa Caterina;
le sere di Capodanno con Zio Andrea e Zia Enrica; le vacanze estive in quel di
Esino Lario alternandoci a zia Bambina e zio Felice e poi i classici dieci
giorni di agosto a San Remo o Bussana. Per inciso fuori dalla casa vacanze c’è
ancora il posto auto di papà, proprio lì difronte al portone di ingresso!
Perché il motto della vacanza era: <i>“Al mar sem arrivà, mo la machina la se
tuca no fino a la partenza”. <o:p></o:p></i></span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;">E poi ancora tanti scorci di vita quotidiana che di tanto in
tanto tornano alla mente: “I pacchi che arrivavano dal convento di zia Renata; zia
Rina anche lei suora perché in famiglia la santità non manca; la pasta al forno e la torta paesana di zia
Doso e zio Cesare, per non parlare della torta Dosolina la cui ricetta abbiamo
tutti ma nessuno sa se davvero l’abbia inventata zia Doso; i regali di Natale
di Zio Erminio e zia Ausilia per i bambini; zia Angela e zio Luciano con i
quali trascorrere le sere estive in quel del capannone e le gite a Tovo; zia
Regi e zio Giovanni e il loro galletto grigliato al Pian dei Resinelli; la
mitica zia Giulia che ha fatto da seconda mamma a tanti nipoti; e ancora…zio
Giulio che ci ha salutato troppo presto."<o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;">Cinquant’anni di vita di coppia prima allargata e poi
ristretta perché è il giro della vita: i figli crescono, scelgono la loro
strada, a volte non li capiamo ma li accettiamo perché fa parte dell’amore e
sempre grazie all’amore arrivano generi, nuore, suoceri e nipoti. <o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;">Renata è andata a vivere a Milano con Antonio e oggi con loro
ci sono Marco e Luca. Maria Luisa si è fermata a Monguzzo con Paolo e con loro
c’è Miriam. Giovanni ha incontrato Jessica, hanno scelto casa a Longone e con
loro Tommaso e Federico.<o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;">Cinquant’anni di sostegno e sopportazione reciproca, di
affetto, rispetto e tanta pazienza perché la vita insieme è volontà costante,
fatica e impegno; è una scelta e una conquista quotidiana.<o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;">E così oggi siamo tutti qui per festeggiare questi
cinquant’anni. Molti di voi c’erano quel giorno e molti purtroppo ci hanno
salutato per sempre; la vita ha un tempo limitato e non ci possiamo fare nulla.
Ma quel tempo è un regalo prezioso e tutte le persone che ci accompagnano negli
anni ci regalano una parte di loro. Sarebbe bello essere qui tutti insieme,
rivedere genitori, fratelli e sorelle ma forse con noi ci sono perché li portiamo
nel cuore, sempre.<o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;">Tanti auguri mamma e papà. Vi vogliamo bene.<o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
</p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><i><span style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;">Renata, Maria Luisa e Giovanni</span></span></i><span style="font-size: 16pt; line-height: 107%;"><o:p></o:p></span></p><p></p>Renatahttp://www.blogger.com/profile/08360184780415814606noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7947261426791233673.post-28121928220153876082023-02-21T17:12:00.006+01:002023-05-16T09:24:28.726+02:00COVID 19 ... per non dimenticare<p><span style="font-size: medium;"><i style="text-align: justify;">Il governo di Pechino il 23 Gennaio 2020 impone la chiusura per quarantena dell’intera provincia dell’Hubei dove si trova la città di Wuhan. Blocco completo degli spostamenti all’interno del paese e di conseguenza dei collegamenti stradali, ferroviari e aerei. Blocco totale dell’economia e chiusura di tutte le scuole. <b>Wuhan diventa simbolo di una città fantasma</b>: strade vuote, negozi chiusi, parchi disabitati, spesa alimentare consentita solo online e consegne per comprensori al fine di ridurre al minimo i contatti. Obbligo assoluto di restare in casa e monitoraggio degli spostamenti di tutte le persone tramite il GPS dei loro dispositivi cellulari. </i><i style="text-align: justify;"><b>Wuhan città natale di un virus </b>apparso tra Ottobre e Novembre 2019. </i><i style="text-align: justify;">Un virus che si manifesta con tosse, febbre alta, stanchezza, difficoltà respiratorie e che degenera inesorabilmente causando la morte del paziente nell’arco di poche ore. Non in tutti, non sempre.</i></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><span>D</span>a qualche giorno gli occhi di tutto il mondo osservavano cosa stava succedendo in Cina. Ma la Cina era lontana e la distanza riduceva l’empatia.</span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-size: medium; text-align: justify;">Mentre si cercava di capire da cosa fosse generato il virus e mentre gli esperti indirizzavano le coscienze ad abbracciare una tesi o l’altra* il virus venne diagnosticato anche in Italia e successivamente nell’intera Europa e come è facile ipotizzare varcò i confini.</span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-size: medium; text-align: justify;"><span>Venerdì 21 Febbraio 2020, venerdì grasso in quel di Milano, un trentottenne di Co</span><span style="font-style: normal;">dogno risultò positivo al Coronavirus. </span><span style="font-style: normal;">Nelle ventiquattro ore successive l’intero Paese sprofondò in una sorta di delirio collettivo: supermercati presi d’assalto, reti televisive sintonizzate su un unico tema, panico. </span></span></p><p class="MsoNormal"><i style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium; font-style: normal;">Lunedì 24 Febbraio 2020: scuole chiuse, molti uffici anche. L’inizio di un incubo.</span></i></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) parlò subito di <b>pandemia</b> da cui nessuno era escluso.</span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Il governo italiano adottò un approccio graduale nel tentativo di contenere la diffusione del virus. Vennero istituite le Zone Rosse: vere e proprie zone di confino nelle quali non si poteva entrare o uscire a causa della presenza di focolai del virus. Drastici limiti agli spostamenti in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, interessate dalla prima ondata del virus, con chiusura delle scuole e di molte attività produttive e introduzione di smart working.</span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Vivevamo tutti rinchiusi, terrorizzati dalle immagini che la TV ci mostrava: file di carri militari che trasportavano corpi morti, distese di bare negli ospedali, medici e infermieri costretti a lavorare per ore e ore in una sorta di scafandro antivirus nel tentativo di non morire mentre cercavano di salvare la vita ad altri, corpi intubati nell’estremo tentativo di strapparli ad una morte quasi certa. La spesa alimentare un incubo: carrelli riempiti on line e confermati nelle più disparate ore notturne, consegne ritardate e la ossessiva pulizia con alcool di ogni confezione di cibo depositato dal commesso del supermercato sul pianerottolo di casa. Ragazzi costretti a vivere la scuola davanti allo schermo di un computer: nessuna interazione con gli amici e con gli insegnati.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Fuori dalla finestra assoluto spettrale silenzio. E la paura che nonostante l’isolamento quel virus potesse raggiungerci comunque.</span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium; text-align: left;">L’estate 2020 sembrava l’inizio della ripresa ma ad ottobre il Virus tornò. Nei mesi successivi l’Italia intera diventò la tavolozza di un pittore che spazia dal rosso all’arancione, dall’arancione al giallo dal giallo al bianco. Gli indici dei contagi avevano il potere di cambiare il colore con cadenza mensile o settimanale. E il colore decideva le libertà concesse e quelle non. Dalla spesa on line si passò alla spesa con ingresso programmato e numero contingentato. La spesa: l’unica solitaria uscita consentita. </span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><span style="text-align: left;">In quei lunghi mesi siamo diventati tutti esperti di mascherine: chirurgiche, FP3, FP2 con filtro , senza filtro. Questo oggetto, indossato gli anni prima solo da qualche turista orientale per limitare gli effetti negativi dello smog, diventò l'accessorio assoluto di ogni outfit. Poi finalmente la prima svolta. </span><span style="text-align: left;">Nella primavera 2021 il primo vaccino: sono state somministrate le prime dosi con tutte le polemiche che lo hanno accompagnato e finalmente con il Green Pass ci siamo sentiti un po’ più sicuri ma ancora per gran parte del 2022 abbiamo convissuto con la pandemia. Con il passare dei mesi i contagiati hanno presentato sintomi sempre più lievi/simili nella maggior parte dei casi a quelli di una influenza stagionale.</span></span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-size: medium;"><o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">E mentre il virus smetteva di fare paura, la guerra in Ucraina ha preso il sopravvento e il virus è subito sparito da trasmissioni televisive e dialoghi delle persone.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Sono trascorsi tre anni da quel Febbraio 2020, siamo tornati alla vita di prima, ma due anni sono rimasti sospesi. Per chi ha avuto la fortuna di poter lavorare per tutto il periodo in smart working isolato tra le mura della propria casa, la sensazione più comune del ritorno alla "normalità" è stata quella di incontrare amici, colleghi e conoscenti e parlare con loro di un ieri lontano due anni come se fosse stato lontano solo poche ore. Due anni scanditi da abitudini, ritmi e quotidianità diverse e per molti aspetti non vissuti.</span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></p><p class="MsoNormal"></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><i><span style="background: white; font-size: xx-small; mso-highlight: white;">*Ipotesi complottista: il virus e l'epidemia sono una nuova arma biologica.<o:p></o:p></span></i></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><i><span style="font-size: xx-small;"><span style="background: white; mso-highlight: white;">Ipotesi errore: virus</span> prodotto in laboratorio per valutare la capacità di causare l'infezione da Covid nelle vie aeree umane e <span style="background: white; mso-highlight: white;">diffusosi </span>accidentalmente<o:p></o:p></span></i></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><i><span style="font-size: xx-small;"><span>Ipotesi selezione naturale: un virus che dai pipistrelli sarebbe passato ai pangolini e da questi ultimi all’uomo, fortificandosi attraverso successive mutazioni genetiche</span>.</span><o:p></o:p></i></p><div><i><br /></i></div><p></p>Renatahttp://www.blogger.com/profile/08360184780415814606noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7947261426791233673.post-57279689731585421832023-01-18T23:30:00.006+01:002023-01-19T12:18:11.067+01:00FERITO A MORTE -regia di Roberto Andò-<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHn27HvcdPatBZcUPuVnIdQh1HFamFqdRP87npJ4oWsfSFQpIIvW9TV1WVH2jruYMF_1wODvL2-yQW6L2W_O7jBlspGXIHZLbsS_ynXEyp1-sIfc-yGo20dnmPNpHvealLt25B1WufsfSkV6S0vf4s0N_-6yLjgXnYUsrvqLeRmqA9d3MT1UAxQhYk/s675/Ferito%20a%20Morte.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="675" data-original-width="476" height="232" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHn27HvcdPatBZcUPuVnIdQh1HFamFqdRP87npJ4oWsfSFQpIIvW9TV1WVH2jruYMF_1wODvL2-yQW6L2W_O7jBlspGXIHZLbsS_ynXEyp1-sIfc-yGo20dnmPNpHvealLt25B1WufsfSkV6S0vf4s0N_-6yLjgXnYUsrvqLeRmqA9d3MT1UAxQhYk/w164-h232/Ferito%20a%20Morte.png" width="164" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="background-color: white; font-family: arial; text-align: left;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Ho acquistato i biglietti la sera di Halloween, attratta dalla promozione che avrebbe reso interessante qualsiasi rappresentazione. Tra un panel di proposte ho scelto senza dare troppo peso alla trama, alla regia, al cast. Alle spalle un romanzo di Raffaele La Capria che vinse il premio Strega nel 1961: male non sarà.</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Poi è arrivata la sera della rappresentazione al PICCOLO.</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Giornata di lavoro, lezione di <a href="https://www.facebook.com/danilapastore81">total body circuit</a> interrotta in anticipo per una veloce doccia, di corsa in metropolita ed eccomi davanti al teatro. Antonio è già qui ad aspettare. Un caffè con dolcetto prima di prendere posto per tamponare la mancata cena e tenere attivi i neuroni. </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Posto comodo nella platea centrale sinistra: la poltrona alla mia destra vuota, quella davanti occupata da una ragazza dalla folta chioma che mi costringe a spostare il collo a destra e sinistra a seconda della scena, alla mia sinistra Antonio. La temperatura nella stanza piuttosto bassa o forse sono io poco vestita. Fortunatamente ho con me il mio pellicciotto color panna.</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Si apre il sipario, inizia la rappresentazione e... ma quello è Antonio Forte! Sì insomma <b>Giovanni Ludeno</b> che interpreta il personaggio di Antonio Forte nella serie tv “Lolita Lobosco”. Mi sembra di conoscerlo perché le serie tv hanno il potere di farti amare i personaggi e renderli familiari.</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><i>Alcune serie le seguo da tempo, ma la maggior parte le ho scoperte durante i mesi della pandemia. In quel periodo ho recuperato le produzioni degli ultimi 10 anni, è stato un modo per evadere, una compagnia ricercata sullo schermo, una sorta di obiettivo o meta alla fine di giornate tutte uguali. Mi piace la recitazione degli attori italiani, mi piacciono le storie che raccontano e gli accenti delle varie geografie.</i></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Giovanni Ludeno qui è Ninì, personaggio chiave dello spettacolo, intrattenitore istrionico, formidabile.</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Lo spettacolo continua, gli attori sono tutti molto bravi, curati gli abili, interessante la resa scenografica. </span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Compare <b>Gea Martire</b>, madre di Ninì, già conosciuta in film e serie televisive che amo da “Il Commissario Ricciardi” a “I bastardi di Pizzofalcone”. Anche lei interprete meravigliosa e poi Paolo Mazzarelli in Sasà, Clio Cipolletta in Assuntina e Mariella, Sabatino Trombetta in Massimo giovane, Giancarlo Cosentino nel signor De Luca…</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">E Lei, la Nonna di Ninì, <b>Aurora Quattrocchi.</b> Lei, fantastica in “Nostalgia” accanto a Pierfrancesco Favino ed esilarante madre di Nino Frassica nella serie “I fratelli Caputo”… Lei incontrata in tanti film è qui. Meravigliosa e immensa sulla scena. Vederla recitare dal vivo è una emozione unica.</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Purtroppo la storia non mi entra dentro, non mi coinvolge abbastanza, sicuramente è colpa della stanchezza della giornata, se non fosse per la bravura degli attori un po’ di torpore in alcuni momenti colpirebbe “anche” me. Ma la recitazione merita davvero un posto in platea.</span></div></div><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXkJ_Kr1Ll_PkqihVdij0Ct0Tai36_BlZ5H4FmdYgf7OTeKU7cj8HxH5AI4fuxYvmksbgbDbkrKJ7n6355YbCdLb6RylG8JHeusuB8QuKtoDU4SuUoiS907bi68Btan3TaWNcaQEUgxTSVlhhxSJqi36OrJ_oTDWkTimNPphi4Nw4VaM_62MB8aiqK/s1600/Serata%20al%20Piccolo.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="1600" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjXkJ_Kr1Ll_PkqihVdij0Ct0Tai36_BlZ5H4FmdYgf7OTeKU7cj8HxH5AI4fuxYvmksbgbDbkrKJ7n6355YbCdLb6RylG8JHeusuB8QuKtoDU4SuUoiS907bi68Btan3TaWNcaQEUgxTSVlhhxSJqi36OrJ_oTDWkTimNPphi4Nw4VaM_62MB8aiqK/s320/Serata%20al%20Piccolo.jpg" width="320" /></a></div><br /><span style="background: white; color: black; font-family: inherit;"><br /></span><p></p>Renatahttp://www.blogger.com/profile/08360184780415814606noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7947261426791233673.post-35465557146961760482022-10-22T08:55:00.001+02:002022-10-22T12:04:27.853+02:0017ANNI: MARCO<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 13.5pt;">A te che per un anno ancora devi sopportare le limitazioni di non essere
maggiorenne: proprio non è giusto essere nato ad Ottobre mentre i tuoi
amici tra poco avranno 18 anni!</span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 13.5pt;">A te che segui le tue passioni con determinazione da sempre anche se la tua più grande passione è motivo di ansia e preoccupazione. Sì lei <a href="https://www.dueminutiotre.com/2009/05/crescere-i-figli-son-soddisfazioni.html">la moto</a>! Abbiamo imparato insieme i nomi di tutti i piloti del </span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 13.5pt;">Moto GP, della Moto 2 e anche della 3; abbiamo accolto Guido Meda come uno di famiglia ma ora la ostinata, ossessiva,
esasperante richiesta di una moto accompagnata dal resoconto mensile dei tuoi risparmi ci spaventa. I tentativi di spiegarti che non è solo una questione di soldi, che è
pericolosa, è troppo presto, che non voglio venire a trovarti al cimitero, non
servono a nulla! Quando compi 18 anni …per fortuna sono solo 17 oggi!</span></p>
<p class="MsoNormal" style="mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 13.5pt;">A te che quest'anno hai abbandonato parkour per la palestra ed è bello vederti condividere questa passione con il tuo amico
Andrea. Ti dico spesso di non esagerare con i muscoli ma apprezzo tanto</span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18px;"> l'impegno e la costanza e in fondo mi fa pure piacere che </span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 13.5pt;">per mostrarci i tuoi progressi usi me come bilanciere negli
squot: sono così rari i tuoi abbracci spontanei che un bilanciere è meglio di nulla!</span></p><p class="MsoNormal" style="mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18px;">A te che stai costruendo giorno dopo giorno le basi del tuo futuro: stai studiando con impegno e anche se ripeti che lo studio non è tutto e non sei un topo da biblioteca, davanti ad una verifica perfetta in fisica mandi un whatsapp con scritto “HO SPACCATO”. Difficile capire se sei soddisfatto del voto, della tua preparazione o è solo il tuo orgoglio e il voler primeggiare perché non sopporti perdere… ma ci sta, va bene così.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 13.5pt;">A te che custodisci gelosamente la tua intimità e permetti a pochi di
entrare nel tuo mondo; a te che scegli gli amici con cura perché
conoscere una persona non è essere sua amica; </span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 18px;">a te che sei onesto e sincero ma a volte tanto</span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 13.5pt;"> polemico da disincentivare ogni confronto dialettico.</span></p><p class="MsoNormal" style="mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 13.5pt;">A te che hai i miei stessi capelli e lotti ogni mattina con cera e lacca per riuscire a domarli.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>A te che proprio non ti riconosci con gli occhiali e che speri presto di toglierli definitivamente: non lo dico ma ero esattamente come te. A te che speri di crescere ancora qualche centimetro ma non sono i centimetri che rendono grande un uomo!</span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 13.5pt;"> </span></p><p class="MsoNormal" style="mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 13.5pt;">A te che ho amato dalla prima ecografia e che amo infinitamente anche quando mi fai arrabbiare e sfidi la mia pazienza. </span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 13.5pt;">A te che compi gli anni per secondo ma sei nato per primo. A te che mi insegni ogni giorno ad essere mamma e per questo ti ringrazio ma ti chiedo anche scusa: lo so che sono spesso rigida ma ogni tua prima volta lo è anche per me come mamma e non è facile vederti spiccare il volo. </span></p><p class="MsoNormal" style="mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 13.5pt;">A</span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 13.5pt;">uguri </span><span style="color: red; font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 13.5pt;"><b>Amore mio!</b></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="color: black; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 13.5pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">La tua mamma<o:p></o:p></span></p>Renatahttp://www.blogger.com/profile/08360184780415814606noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7947261426791233673.post-56730978569302357622022-10-20T00:23:00.088+02:002022-10-22T12:04:11.056+02:0015 ANNI: LUCA<p><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 13.5pt;">Il giorno del tuo terzo compleanno scrissi <a href="https://www.dueminutiotre.com/2010/10/tanti-auguri-luca-amore-mio.html">questo post</a></span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 13.5pt;">. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 13.5pt;">Oggi di anni ne compi </span><b style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 13.5pt;">quindici</b><b style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 13.5pt;"> </b><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 13.5pt;">e quel LUCA sei ancora tu!</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="color: black; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 13.5pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">A te che ti svegli all’alba e dici: <i>“Alexa stop”</i> un attimo dopo il
primo squillo. A te che ti vesti di corsa, fai colazione sul divano e con largo
anticipo esci di casa per chiacchierare con gli amici prima delle lezioni.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="color: black; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 13.5pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">A te che durante le ore mattutine invii sul <i>“FamilyGroup” di whatsapp</i>
link Amazon di articoli che è assolutamente necessario acquistare subito e che al suono dell'ultima campanella usi lo stesso gruppo per perorare richieste
di imminenti uscite: “<i>Hai già preparato il pranzo Mamma? Va bene se vado al MC…
al Sushi… a casa di… a Monza…?”</i> perché c’è sempre qualche amico da incontrare,
qualche ragazza con cui uscire, qualche luogo nuovo da
visitare. Ok lo studio ma tu hai una vita e quella vita deve essere piena
di incontri, amicizia e spazi aperti. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"></p><p class="MsoNormal" style="mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: justify;"><span style="color: black; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 13.5pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">A te che inviti a casa chiunque perché ogni nuovo conoscente è un amico ma
gli amici-amici sono sempre quelli da anni. A te che sei capace di sentimenti
veri e profondi, che sei empatico soprattutto con i più fragili e sorridi a
tutti e tutti abbracci con la tua fisicità prorompente.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: justify;"><span style="color: black; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 13.5pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">A te che guardi video su tik tok, che ascolti musica indecente nei suoni e
nelle espressioni, che giochi on line mentre sei in chiamata su discord, che
prima di addormentarti stai al telefono con gli amici per le ultime confidenze
della giornata.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: justify;"><span style="color: black; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 13.5pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">A te che hai provato tanti sport ma che in tutti non hai mai apprezzato
rigidità, regole e disciplina: lo sport per te è gioco ed è perfetto il
campetto di basket sotto casa.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: justify;"><span style="color: black; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 13.5pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">A te con cui ho studiato in simbiosi per anni, a cui ho cercato invano di
trasmettere metodo e passione per lo studio. A te che solo quando ho detto:
“Basta, adesso studi da solo!” hai iniziato a stupirmi e
ancora non mi capacito di come sia possibile ma che sono certa potresti e
dovresti fare molto di più.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: justify;"><span style="color: black; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 13.5pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">A te a cui ripeto di continuo l’importanza dell’impegno e della fatica
perché i risultati facili non costruiscono il futuro e non danno vera soddisfazione,
ma per te è ancora troppo presto e non mi capisci o forse sono io che non
capisco e divento noiosa e assillante… ma hai una mente brillante e va
coltivata, accontentarsi non basta.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: justify;"><span style="color: black; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 13.5pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">A te che all’improvviso e con spontaneità ti avvicini e dici: <i>“Mammina ti
voglio bene”</i> come quando eri piccolo perché sei spontaneità, esuberanza,
sentimento, empatia, calore. </span><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 13.5pt;">A te che mi raggiungi ogni sera sul divano prima di andare a dormire, mi
chiedi se sto bene e mi abbracci augurandomi la buona notte. A te che sei
capace di dolcezza infinita e hai un cuore grande. A te che oggi compi <span style="color: red;">15 anni</span> e ne dimostri già di più.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: justify;"><b><span style="color: red; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 13.5pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Auguri
Amore mio:</span></b><span style="color: black; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 13.5pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> vivi sempre con la spensieratezza di questi anni e la tua
spensieratezza non sia mai superficialità!<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: justify;"><span style="color: black; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 13.5pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">La Tua mamma.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="color: black; font-family: "Times New Roman",serif; font-size: 13.5pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p> </o:p></span></p><br /><p></p>Renatahttp://www.blogger.com/profile/08360184780415814606noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7947261426791233673.post-91512087802123324882022-08-31T21:30:00.002+02:002022-09-20T09:23:11.421+02:00Costa Fascinosa - a bordo in Norvegia<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgMcQPXTiLSiLAGbP82V-KcWl1AktNEVouKMtgAJ_ZMOEpP8CoH1BZqPh76JbEFhcxUxhWpyb9Fg8NcO7uat2mr8bFmDaDqQIVmgsajvOM8tH8fRsdCAKLiK2ZWPAPNb1LuudswH-ObKoophEVny2ENbfGZ9nAeZmKEUDTBX0PEM2O-4u-xh7Gfok2R" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="565" data-original-width="1004" height="287" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgMcQPXTiLSiLAGbP82V-KcWl1AktNEVouKMtgAJ_ZMOEpP8CoH1BZqPh76JbEFhcxUxhWpyb9Fg8NcO7uat2mr8bFmDaDqQIVmgsajvOM8tH8fRsdCAKLiK2ZWPAPNb1LuudswH-ObKoophEVny2ENbfGZ9nAeZmKEUDTBX0PEM2O-4u-xh7Gfok2R=w510-h287" width="510" /></a></div><br /><br /></div><br /><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><span style="text-align: justify;"><span>Non sono un’amante delle crociere non mi ha mai attratto l’idea
di viaggiare a bordo di una nave. L’ho sempre associata ad
una vacanza troppo costosa, poco dinamica, poco libera, per anziani. Mi piace camminare, esplorare. La vacanza non può essere solo ozio e riposo, deve avere un po' di dinamicità per rigenerare le mie pile. </span></span><span style="text-align: justify;">Poi a
inizio giugno la telefonata di alcuni amici apre uno scenario nuovo per le vacanze estive. Perché no: visitare la Norvegia e i suoi fiordi a bordo di una
nave. Quale luogo migliore per questa esperienza?</span></span><div><p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><span style="line-height: 107%;"><span>Ma con due figli che a breve compiranno 15 e 17 anni lo
scoglio maggiore è: verranno volentieri? E' bastato dire "all inclusive (cibo, bevande, palestra, piscine...) " che un </span></span>boato di entusiasmo inatteso ci ha raggiunto e convinto.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">E così l’11 Agosto salpiamo da Kiel in Germania e per 13
giorni alterniamo le giornate di navigazione alle escursioni sulla terraferma.
Sulla nave, Costa Fascinosa, ci sono 800 persone dell’equipaggio e circa 2.100
passeggeri tra cui ovviamente ci siamo anche noi e i nostri amici.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">La nave ci culla per tutto il tempo: scivola lenta su un mare
sempre calmo, non supera i 20 nodi (poco più di 40 Km orari). L’equipaggio cortese,
discreto e pronto a soddisfare ogni nostro desiderio.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">Dobbiamo solo godere pienamente della compagnia degli amici e di tutto quanto la nave ci offre: spettacoli, piano bar, discoteca,
partite a carte, piscina, lunghe chiacchierate… I ragazzi fanno presto amicizia
tra loro e con gli altri ospiti della nave: non ci accorgiamo quasi di averli
con noi, li vediamo appena. <o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">Antonio è senza bagaglio, purtroppo la sua valigia ci attende
a Linate a fine vacanza ma la Costa capisce la nostra difficoltà e ci rimborsa il
bagaglio che acquistiamo nei negozi della nave e a terra. Cosa
vogliamo di più?<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">Trascorriamo così la nostra vacanza, lontano da tutto anche grazie alla mancanza di connessione in mare aperto,
sereni.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">Il 23 Agosto la nave ritorna al porto di Kiel e ci attende il
transfert all’aeroporto di Amburgo e da lì il primo volo per Monaco e poi il secondo per Linate dove ritroviamo intatta la valigia di Antonio.</span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">Ci resta solo il dubbio COVID: ritornare alla vita di tutti i giorni
dopo così tanti giorni trascorsi in nave tra centinaia di persone sarà prudente? Stiamo
uscendo da due anni di pandemia. Per di più due anni di smart working in cui i nostri contatti sono
stati limitati alla cerchia degli amici e sempre con prudenza.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium; line-height: 107%;"><span>La mattina del 24 Agosto prenotiamo il tampone e risultiamo tutti positivi. Stessa sorte a quasi tutti i nostri amici. Fortunatamente per noi sintomi lievi. Mercoledì 31 Agosto il tampone di controllo ci dichiara negativi e nonostante la tosse non ci abbandoni, siamo liberi.</span><span><o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">Riprende il lavoro, riprende la vita ordinaria con una certa nostalgia e con il desiderio di organizzare altre vacanze. </span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">Intanto la vacanza appena conclusa diventa “la migliore che abbiamo mai fatto” a quanto dicono i nostri figli che, credendo di essere diventati figli di <i>Paperon de Paperoni,</i> ci chiedono di prenotarne un’altra anche il prossimo anno.</span></span></p></div>Renatahttp://www.blogger.com/profile/08360184780415814606noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7947261426791233673.post-32111220508226802162022-08-21T23:00:00.224+02:002022-09-20T08:56:04.337+02:00Norvegia, 21 Agosto: Bergen<div class="separator"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><p class="MsoNormal" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">Domenica
21 Agosto, ore 08:30, arriviamo a Bergen ultima tappa di Costa Fascinosa prima
del rientro a Kiel. Il rischio di pioggia è alto: Bergen viene descritta come
una delle città più piovose al mondo e la più piovosa d’Europa. Ma siamo
attrezzati: la sosta alle Isole Lofoten ci ha permesso di acquistare bellissimi
poncho scandinavi in sostituzione di quelli che ancora vagano per l’Europa
nella valigia di Antonio.</span></p><p class="MsoNormal" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><img alt="" data-original-height="565" data-original-width="1004" height="359" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhuCnVKOmFTHUDEgE4pctzJc7s2B6I-36N4tpOjGni5WP3Z7KQGHFx-FRrEz3lj2JtHQ5AAA1ZT-Nqas-7qKEyN4vIXCcnocLtI3hpGPZLuQnPbZ2U41roCgXpkKGwvGv4uLYkD0--LrTwM4IwbvRTkuSRdmX3R1FQnT2LTdl1musG7_FKOXdF4kB9d=w636-h359" style="font-family: inherit; text-align: center;" width="636" /></p></div><div style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"></span></span></div></div><p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">Godiamo tutti di ottima salute, le cure hanno funzionato e
poi Bergen è un museo a cielo aperto, non possiamo perderla. Abbiamo a nostra
disposizione l’intera giornata. <o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><i><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">Città cinta da 7 colli e 7 fiordi, importante porto marittimo
nel medioevo, faceva parte della lega Anseatica, importante lega mercantile
attiva dal XIII al XV secolo e che contava le città più importanti d’Europa. In
quel periodo Bergen era capitale della Norvegia. Anche dopo il declino della
Lega Anseatica Bergen resta un centro commerciale marittimo molto importante. Oggi seconda città della
Norvegia per numero di abitanti, seconda solo alla capitale Oslo. <o:p></o:p></span></span></i></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">Il tempo è buono, c’è persino il sole. Prima tappa <b>Bryggen: </b>il quartiere più antico della città.</span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;">L’impianto
del quartiere resta quello del XII secolo. All’inizio del XIV secolo Bryggen
comprendeva una trentina di edifici in legno: strutture di 2 o 3 piani che
fungevano da uffici commerciali, case e magazzini.</span></span><span style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;"> </span></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><div style="text-align: justify;"><span><span style="text-align: left;"><span><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjVCKtCl0jq5wQDHHt_TYbm1a5Y5h-Gv4eM34k7GGqZGwF7WEjb1ctbtHKs7tZuj0s9oOurBxPCOlKhO77dkhw-S1ByaJNUOIafV_81jHfB9qa2x7LvV30MJ9LExF-Iyz0a_Wuo6y3C_JI2fi5RoMne_O3Px5LcAL1HB57TsQWzrgtiwfKxQZxb0kR8" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: justify;"><img alt="" data-original-height="362" data-original-width="483" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjVCKtCl0jq5wQDHHt_TYbm1a5Y5h-Gv4eM34k7GGqZGwF7WEjb1ctbtHKs7tZuj0s9oOurBxPCOlKhO77dkhw-S1ByaJNUOIafV_81jHfB9qa2x7LvV30MJ9LExF-Iyz0a_Wuo6y3C_JI2fi5RoMne_O3Px5LcAL1HB57TsQWzrgtiwfKxQZxb0kR8" width="320" /></a></span>Oggi è
formato da 58 edifici ricostruiti dopo l’incendio del 1702, uno dei tanti visto che il quartiere nella sua storia fu distrutto da almeno sette incendi tra cui per
ultimo un incendio nel 1955, preceduto da una forte esplosione nel porto nel
1944 che deformò la struttura degli edifici, tanto che si parlava di
demolire completamente il quartiere, ritenuto pericolante.</span> </span><span style="text-align: left;"> </span>La salvezza arrivò proprio dopo gli scavi archeologici
successivi all’incendio del 1955 che dissotterrarono manufatti…. E il quartiere
divenne Patrimonio UNESCO. <div style="text-align: right;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjTo96LDGK4lM0Bubo4RFHZCDtfM_jq5qQNklTUWTfzFRVdCPGtnbuuzKB8sQOBxLiP5FYfqY86CElIiCp3HeFGncWG67Kgi4fW58SmO8dwr8c-qF38h6739kaly8o0Mr-Dcu-ZGWDq8fKqk5RRBZevaaZ99ULZC_MTAErr0RgrdYbi1mKK9ySP65wN" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="455" data-original-width="951" height="311" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjTo96LDGK4lM0Bubo4RFHZCDtfM_jq5qQNklTUWTfzFRVdCPGtnbuuzKB8sQOBxLiP5FYfqY86CElIiCp3HeFGncWG67Kgi4fW58SmO8dwr8c-qF38h6739kaly8o0Mr-Dcu-ZGWDq8fKqk5RRBZevaaZ99ULZC_MTAErr0RgrdYbi1mKK9ySP65wN=w650-h311" width="650" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: justify;"><span style="clear: right; float: right; font-family: inherit; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: left;"><br /></span><br /></div></div><div style="text-align: justify;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; text-align: left;">Oggi i vicoli di Bryggen sono un rifugio per artisti e artigiani, è un quartiere ricco
di negozietti e boutique che conserva una atmosfera intima tipica della
comunità marinara. Le sue casette in legno sono caratteristiche, testimoniano
il passato illustre della città.</span></div><span style="font-family: inherit; line-height: 107%; text-align: left;"></span><div style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: justify;"><img alt="" data-original-height="253" data-original-width="450" height="103" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiMnSrMY-9Bmu5rZd2ktSlKQcgWkbUvZ4OOE0enihq1LEyBk1rJkRavP3ntYW4dZFQ8X9slgc4Zy1Tmk3ulsm6FQyN1Ude4Ub3yhZrfXOuGRN69MpN1VO-cAMjv7nqZE0eE9rgDGlPtn_CboR-__wfcVFnyGMjgNpKwlgRYLu86GlsAW45Fi8Gd-U4L=w183-h103" width="183" /></div></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; line-height: 107%; text-align: left;">Un quartiere molto vivo e vissuto sia dagli abitanti che da noi turisti che in quei negozietti trascorriamo ore alla ricerca del souvenir particolare o di ricordi preziosi, c’è di tutto! </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;">Purtroppo però questo magnifico quartiere non ha pace, oggi è
a rischio sprofondamento: il molo antico era arretrato di 140 metri rispetto ad
oggi e il livello dell’acqua aumenta di 8 mm ogni anno.</span><span style="font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span></span></p></div></div></div></span><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><p></p></span></span><p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><span style="line-height: 107%; text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;"><span style="font-family: inherit;">Camminando
per le vie di Bryggen arriviamo alla </span><b><span style="font-family: inherit;">F</span>ortezza di Bergen (Bergenhus) </b></span></span><span style="text-align: justify;">del 1520</span><b style="text-align: justify;"> </b><span style="text-align: justify;">e relativa </span><b style="text-align: justify;">Torre di difesa di Rosenkrantztarnet</b><span style="text-align: justify;"> costruita nel 1560. Il tutto incorpora parte del Mastio del 1273.</span></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="257" data-original-width="457" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEg9yI0VAzvOz9Akzfo5ppGSi5ItqBGXQmz_xPncl5W5pI2WR3ujHPi79l1MqXQNztlrNqynAR6hnW6Xqw-fCUnx3dr87Kry4_xDJxkMqiTzYGoz34xLwttWkUh8fNcPsSONtEaIMTMf2BMGMI7f_B0JED9vHtr176Z07APxdwcv6Ys8i6tp90awdltO" width="320" /><span face="Calibri, sans-serif" style="font-size: 12pt; text-align: justify;"> </span></b></div><p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">L’interno della fortezza è maestoso e la Sala di Hakon
un esempio di grandiosità e ricchezza. Questa sala edificata tra il 1247 e il
1261 ebbe storia travagliata e noi la possiamo vedere come risultato del
restauro del 1944. Un ottimo lavoro a giudicare dall’aspetto.</span></span></p><div style="text-align: right;"><br /></div><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEi71THTGheuyhBuDKfOXc7PkHsC7nUERmAvwppnT2Gh6aGzG_1u0xzeKSkMF9cY51LO1PA9pQP8t7Br6pviauL-n0gEdTe2yqkdAKjMOan8pOmQ13nqjX6c7dZWpKhS8k3rMFEOWEJScdam-LeLxR6gKykl6a4GAHBM1URVcK8GJ1V-qusdegxzPlAj" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: inherit;"><img alt="" data-original-height="691" data-original-width="973" height="415" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEi71THTGheuyhBuDKfOXc7PkHsC7nUERmAvwppnT2Gh6aGzG_1u0xzeKSkMF9cY51LO1PA9pQP8t7Br6pviauL-n0gEdTe2yqkdAKjMOan8pOmQ13nqjX6c7dZWpKhS8k3rMFEOWEJScdam-LeLxR6gKykl6a4GAHBM1URVcK8GJ1V-qusdegxzPlAj=w586-h415" width="586" /></span></a></div><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div></span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">La
mattinata è letteralmente volata e abbiamo fame, la nostra guida cartacea ci
suggerisce il “<b>Mercato del Pesce della Torget</b>” in cui si può pranzare a
base di pesce. A dire il vero l’odore che esala dal mercato non è invitante e
alcuni di noi preferiscono un hamburger da McDonald’s. Gli altri vagano per il
mercato in cerca di carne di <b>Balena.</b> Nessuno di noi
pensa alle povere balene e al fatto che la loro caccia sia bandita quasi
ovunque tranne qui e in pochissimi altri Paesi al mondo. </span></span><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"></span></p><div style="text-align: left;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgkbwHT426DYg1rfpndSXYLxfkWoF-gLt-YLdQS4J_cpI13qSz18XzwXiIReZkKAswS9Aaf4tM3gq-DIqxeFxO6YQisITQ2fPtLpJikvBJ9T1R_mU7Gt1IpwXbN5dUtncxDmMgcjsSETcGiLynelm01ss9vsOPLgJrvATQBnJQeoZdFCNCqTlTkIhz6" style="clear: left; margin-bottom: 1em;"><img alt="" data-original-height="215" data-original-width="382" height="160" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgkbwHT426DYg1rfpndSXYLxfkWoF-gLt-YLdQS4J_cpI13qSz18XzwXiIReZkKAswS9Aaf4tM3gq-DIqxeFxO6YQisITQ2fPtLpJikvBJ9T1R_mU7Gt1IpwXbN5dUtncxDmMgcjsSETcGiLynelm01ss9vsOPLgJrvATQBnJQeoZdFCNCqTlTkIhz6=w283-h160" width="283" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">Per la cronaca: in Norvegia è possibile cacciare le balene e la carne è
utilizzata a scopo alimentare. Ci sono tante bancarelle in cui i
salami di balena vengono venduti a 15 euro, esattamente come quelli di alce o renna. Due giorni più tardi scopriremo che in Germania l’importazione
di carne di Balena è severamente punita con sanzioni pecuniarie e conseguenze penali.
I trasgressori, fermati alla dogana di Kiel oltre a lasciare gli acquisti agli
ufficiali del porto, dovranno pagare una multa di mille euro per ogni salame sequestrato. </span></div><span style="font-size: medium;"><div style="text-align: right;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhTtRfsS98hONfYKFn6XDtqF_VPH8FJwfNLXjVD5TPaWN3Cymy8BWSEEzogqKe-fBcB8MNbrykLV6ko_fnZgFXKv1Q8Q0UuEkRI9HhJZZ26-WMfoR2aPc0Pmvq4E1R7QboKrJj2aAJbJT01MwhfwhvvMDQZQegQbd2YhmnYvIqNr4fuskm0vOLt7Fdn" style="clear: right; margin-bottom: 1em;"><img alt="" data-original-height="329" data-original-width="585" height="222" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhTtRfsS98hONfYKFn6XDtqF_VPH8FJwfNLXjVD5TPaWN3Cymy8BWSEEzogqKe-fBcB8MNbrykLV6ko_fnZgFXKv1Q8Q0UuEkRI9HhJZZ26-WMfoR2aPc0Pmvq4E1R7QboKrJj2aAJbJT01MwhfwhvvMDQZQegQbd2YhmnYvIqNr4fuskm0vOLt7Fdn=w395-h222" width="395" /></a></div></span><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Troviamo la nostra balena: un hamburger cucinato da un "caciaro de Roma” che vive
a Bergen da diciotto anni. Non so se noi siamo una calamita per emigrati ma ci trova simpatici e si fa pure riprendere in qualche foto: ha dormito poco concedendosi una notte brava in discoteca non più adatta ai suoi cinquant'anni ma si muove sulla piastra con maestria. La carne di balena non deve essere
troppo cotta o il sapore è compromesso. Ci fidiamo di lui. Che dire: hamburger di manzo tutta la vita!</span></div></span></span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium; line-height: 107%;"></span></p><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">Così
rifocillati siamo pronti per riprendere il percorso, il tempo è ancora buono e
ci aspetta la<b> Funicolare di Fløibanen </b>che ci porta in cima al monte
Floyen. 320 metri di altezza sul livello del mare e una vista spettacolare su
Bergen.</span></span><br /><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjWIaTAmSkizyibV6_yr1VSgPqnmKZlG67kHA4AQ314iJErcfOsr5alMe_sa6gix1tMmG8hLHH--Yra9bfVmk9T7dEuv_V_xIS7WH7-9u-vH8Cp7OX5HGpNGFqQRU4Zp5lk8JulBBlTU-SlPin8RFJEqkhAoLUtyNGdT5U0kxYF2k5BWQXUwxDwDEhF" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="611" data-original-width="1004" height="374" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjWIaTAmSkizyibV6_yr1VSgPqnmKZlG67kHA4AQ314iJErcfOsr5alMe_sa6gix1tMmG8hLHH--Yra9bfVmk9T7dEuv_V_xIS7WH7-9u-vH8Cp7OX5HGpNGFqQRU4Zp5lk8JulBBlTU-SlPin8RFJEqkhAoLUtyNGdT5U0kxYF2k5BWQXUwxDwDEhF=w614-h374" width="614" /></a></div><div><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><br /></span></div></span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;"><span face="Calibri, sans-serif">C</span><span style="font-family: inherit;">i
resta la Bergen moderna da visitare ma gli
acquazzoni si alternano alle schiarite e di conseguenza è tutto un metti poncho - togli poncho. Siamo comunque contenti, ci piace quel travestimento colorato. Non passiamo certo inosservati! </span></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium; line-height: 107%;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhWnaNmr0LjvAM_v1d-AMSh8trl7heiVO3km6qm1TXC6XI6Ssy5WX_3UzCNQHY_0hT16zA5NjsCY0O9Te0oImLMUDMCBKlcnjUH1zqe5detK1Cd6zeSwpU1_pHafMXIYv7Zqzdmh8FMuNPkMINw0OE8VeE_INoMe_c7UjPkCit_9inW9kR7ltgrMEv6" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><img alt="" data-original-height="283" data-original-width="211" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhWnaNmr0LjvAM_v1d-AMSh8trl7heiVO3km6qm1TXC6XI6Ssy5WX_3UzCNQHY_0hT16zA5NjsCY0O9Te0oImLMUDMCBKlcnjUH1zqe5detK1Cd6zeSwpU1_pHafMXIYv7Zqzdmh8FMuNPkMINw0OE8VeE_INoMe_c7UjPkCit_9inW9kR7ltgrMEv6" width="179" /></span></a></div><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><br /><span><b>Domkirke dedicata a Sant’Olav </b>alias<b> cattedrale
di Bergen</b>: con ingresso in pietra scolpito dagli stessi scalpellini della
Westmister Abbey di Londra.</span></span><div><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><span><br /></span></span></div><div><span style="font-size: medium;"><b><span face="Calibri, sans-serif" style="line-height: 107%;">St.
Mary’s Church:</span></b><span face="Calibri, sans-serif" style="line-height: 107%;"><table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhJ9Cf1S5ywbYx0Sae5MkUhnzrrf6OnEuR_HqeBGR-CWIUYSVJPZsq5V5hxGJqGKQ5bE5Nugek62XnIvruw41jIc8nn8cVTKxzNe1VCljQuTpJSj4F1LUdR6q1r61EPyijV6RGE9s0c7cjq9YtHI7l2s3a8j1FBTv2vyjUYl1-S5dtPPJVmhgINqIP8" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="" data-original-height="348" data-original-width="261" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhJ9Cf1S5ywbYx0Sae5MkUhnzrrf6OnEuR_HqeBGR-CWIUYSVJPZsq5V5hxGJqGKQ5bE5Nugek62XnIvruw41jIc8nn8cVTKxzNe1VCljQuTpJSj4F1LUdR6q1r61EPyijV6RGE9s0c7cjq9YtHI7l2s3a8j1FBTv2vyjUYl1-S5dtPPJVmhgINqIP8" width="180" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><br /><br /></td></tr></tbody></table> la
più antica e a nostro parere la più bella della città. </span></span></div><div><span style="font-size: medium;"><span face="Calibri, sans-serif" style="line-height: 107%;"><br /></span></span></div><div><span style="font-size: medium;"><span face="Calibri, sans-serif" style="line-height: 107%;"><br /></span></span></div><div><span style="font-size: medium;"><span face="Calibri, sans-serif" style="line-height: 107%;"><br /></span></span></div><div><span style="font-size: medium;"><span face="Calibri, sans-serif" style="line-height: 107%;"><br /></span></span></div><div><span style="font-size: medium;"><span face="Calibri, sans-serif" style="line-height: 107%;"><br /></span></span></div><div><span style="font-size: medium;"><span face="Calibri, sans-serif" style="line-height: 107%;"><br /></span></span></div><div><span style="font-size: medium;"><span face="Calibri, sans-serif" style="line-height: 107%;"><br /></span></span></div><div><span style="font-size: medium;"><span face="Calibri, sans-serif" style="line-height: 107%;"><br /></span></span></div><div><span style="font-size: medium;"><span face="Calibri, sans-serif" style="line-height: 107%;"><br /></span></span></div><div><span style="font-size: medium;"><span face="Calibri, sans-serif" style="line-height: 107%;"><br /></span></span></div><div><span style="font-size: medium;"><span face="Calibri, sans-serif" style="line-height: 107%;"><br /></span></span></div><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">E poi di corsa al lago di <b>Lille Lungegardsvann</b> nel
centro della città e su per i gradini che portano all’ingresso della <b>St.
John’s Church. <o:p></o:p></b></span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><b></b></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><b><img alt="" data-original-height="305" data-original-width="229" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiS_t4RglnSQw1dkjLwJTDqwojVR-crK9yrgSxqqtj5SQjM1nk_v0TaNBLVgSsStHwY6AILy5PALgOxSgZzBBqPn9939R1rFVATKcPVxMPkCLYTGfFn7dOiUYZT6Cjc_cjyGMcmlHvxNhrA10GBc_vLT_YoTUaJ2Bt7CB94tzRkkDoOih-S7hjR1ip4" width="180" /></b></span></div><p></p>
<div style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><span face="Calibri, sans-serif" style="line-height: 107%;"><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;">E’ tempo di tornare, Costa Fascinosa ci aspetta al porto: ci
attendono altri due giorni di navigazione.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;">Il 24 mattina siamo a Milano tutti positivi al Covid e per occupare il tempo ho raccontato questa nostra bellissima vacanza.<span style="font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span></span></p></span></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEi5slf7OGe7PWUPjJbPsGshz7zpIkntMxTv1kXVl4fZPkL_Rt_zVtm16h3oWVdCKuoGvYvy3SVkVlIiUI_i6kxcpD_XtsA2rK6h5ETDLW6HiPVh4nHBlkQfbfc4gSXTTmCa5EOM9fH2xv3T1KP6oGnbHXlQEd5VtSpmvQNNVaKqYHirio6nV_13uLP4" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="348" data-original-width="464" height="172" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEi5slf7OGe7PWUPjJbPsGshz7zpIkntMxTv1kXVl4fZPkL_Rt_zVtm16h3oWVdCKuoGvYvy3SVkVlIiUI_i6kxcpD_XtsA2rK6h5ETDLW6HiPVh4nHBlkQfbfc4gSXTTmCa5EOM9fH2xv3T1KP6oGnbHXlQEd5VtSpmvQNNVaKqYHirio6nV_13uLP4=w229-h172" width="229" /></a></div><br /><br /></span></div>Renatahttp://www.blogger.com/profile/08360184780415814606noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7947261426791233673.post-45816035358094545302022-08-20T22:00:00.025+02:002022-09-20T08:44:32.220+02:00Norvegia, 20 Agosto: Olden<p><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">Sabato
ore 10:30 arriviamo a Olden, un piccolo paesino semideserto con una
popolazione di circa 500 persone, alla foce del fiume Oldeelva, luogo di
transito per il Nord del Paese.</span></p><p><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjWYEq7E1mnSfjYlLqrjUz_nVl-15gEYL5TeUOfPUlG8lT9HOWqCfdeaw1il040Ll4XsAvuFYi8jpFSUivKlmVM-BRhOXc5sVljFXwveEd9rp6zxwQtnRtb7-vZ__H7uXY80WNj5zKDCCOPYbTkPjUwD2SPXNlMMxhlh4qynlMNrXTeK_ZjhSNsee2W" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="554" data-original-width="985" height="275" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjWYEq7E1mnSfjYlLqrjUz_nVl-15gEYL5TeUOfPUlG8lT9HOWqCfdeaw1il040Ll4XsAvuFYi8jpFSUivKlmVM-BRhOXc5sVljFXwveEd9rp6zxwQtnRtb7-vZ__H7uXY80WNj5zKDCCOPYbTkPjUwD2SPXNlMMxhlh4qynlMNrXTeK_ZjhSNsee2W=w489-h275" width="489" /></a></span></div><span style="line-height: 107%;"><p style="font-family: Calibri, sans-serif; font-size: 12pt;"><span face=""Calibri",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%; mso-ansi-language: IT; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin; mso-hansi-theme-font: minor-latin;"><br /></span></p><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Unico
edificio presente è la</span></div><div style="text-align: justify;"><br /><span style="font-family: inherit;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhCFJze9cggwMOH5qsRgGYZ08G6SQb4pNpRd_1N1qVg2ei_ud6LHxD47XsfCyMnc2YS5gul2IAnkxHu4gpH_WRpln3Q7AqQCMyordA3VfPw-OTbuF8wXo-R50ZsZa30r_wBFjSzRHNaNRmozVKc8MWiuPoIQhk41KFaV10_3DfTtTK1wdBH8CDBvLCD" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="294" data-original-width="392" height="228" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhCFJze9cggwMOH5qsRgGYZ08G6SQb4pNpRd_1N1qVg2ei_ud6LHxD47XsfCyMnc2YS5gul2IAnkxHu4gpH_WRpln3Q7AqQCMyordA3VfPw-OTbuF8wXo-R50ZsZa30r_wBFjSzRHNaNRmozVKc8MWiuPoIQhk41KFaV10_3DfTtTK1wdBH8CDBvLCD=w304-h228" width="304" /></a></div></span><b style="font-family: inherit;">Old Olden Church</b><span style="font-family: inherit;"> al centro del Paese. <br />La vistiamo
a fine giornata, al rientro dalla nostra escursione: è caratteristica in legno
bianco, non è più utilizzata come chiesa parrocchiale, ma nella chiesa sono
presenti dipinti e statue religiose. Stranamente aperta al pubblico entriamo e
con nostra sorpresa scopriamo una chiesetta che assomiglia più a un pub che ad
un luogo di culto. La chiesa più originale che abbiamo incontrato in tutta la
Norvegia.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMOHEE6k0ypvaI5dMzSyl7ljeG7qcHYgKLTZmqQsVaiCSmSbOaP9wpTlStomd93NC9B5FKAW4kBIVYQGCtmjl7scScoxy5SEIWmUAkCc-XNS1RHdYkKuuBalm9Eh3BlLC5gxDrlZYY1tV-fOxT3dU_EFJCwxyMJqsqRyRnBdsM7zNvaJAK3QqrTDMQ/s4608/20220820_181144.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="4608" data-original-width="2592" height="286" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMOHEE6k0ypvaI5dMzSyl7ljeG7qcHYgKLTZmqQsVaiCSmSbOaP9wpTlStomd93NC9B5FKAW4kBIVYQGCtmjl7scScoxy5SEIWmUAkCc-XNS1RHdYkKuuBalm9Eh3BlLC5gxDrlZYY1tV-fOxT3dU_EFJCwxyMJqsqRyRnBdsM7zNvaJAK3QqrTDMQ/w161-h286/20220820_181144.jpg" width="161" /></a></div></span><div style="text-align: right;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh5U7bsLrX440vyS4vnb07FDH9dYGTn2ViO6Gjd_1yxBGQ-vGp272PsDyHUUMfSJHPn678WyJtGGNUQZQDw-lzdK6g4LFbEMHH68z8GveDgaAUVdduDDBDqrbKxbbS-1--24ca-AHr8V0JVa92R52lypIkAVryycZIsbQFZK1kYgCSMQmebNRPvJk_1" style="clear: right; margin-bottom: 1em;"><img alt="" data-original-height="223" data-original-width="396" height="153" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh5U7bsLrX440vyS4vnb07FDH9dYGTn2ViO6Gjd_1yxBGQ-vGp272PsDyHUUMfSJHPn678WyJtGGNUQZQDw-lzdK6g4LFbEMHH68z8GveDgaAUVdduDDBDqrbKxbbS-1--24ca-AHr8V0JVa92R52lypIkAVryycZIsbQFZK1kYgCSMQmebNRPvJk_1=w271-h153" width="271" /></a><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div><div style="text-align: left;"><br /></div></div></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Ma Olden è natura incontaminata, paesaggi mozzafiato e siamo
lì per questo.</span></div></span></span>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">Il nostro autobus ci deve accompagnare all’inizio del percorso che porta
al Ghiacciaio Briksdal e lungo il percorso si ferma per permetterci di scattare
qualche foto a <b>Oldevatnet Lake e Floen Lake. </b>Il verde delle colline-montagne
si riflette nel lago regalandoci sfumature verde-azzurro rare.</span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEi49t-xC6ToRV6LCcbZCT1HSWcIN99iSGH6ENhwBnmMRokHcTFrHvKxA5LTOn8yq7wqxtZG0aPBOB4kOfF5Ctp-hMWlWxiSudQ-1_F09okTBkcn3ffRwiRkK2Sj0yG8OfZkh9e78lOv27_xztf-qzihDff8WDjAqv2jOA9nmOHCS4wxxbAA012QoW4A" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="341" data-original-width="1009" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEi49t-xC6ToRV6LCcbZCT1HSWcIN99iSGH6ENhwBnmMRokHcTFrHvKxA5LTOn8yq7wqxtZG0aPBOB4kOfF5Ctp-hMWlWxiSudQ-1_F09okTBkcn3ffRwiRkK2Sj0yG8OfZkh9e78lOv27_xztf-qzihDff8WDjAqv2jOA9nmOHCS4wxxbAA012QoW4A=w665-h225" width="665" /></a></span></div><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><div style="text-align: left;"><span style="font-family: inherit; text-align: justify;">Eccoci all’inizio del sentiero che porta al </span><b style="font-family: inherit; text-align: justify;">Briksdalsbreen
</b><span style="font-family: inherit; text-align: justify;">e qui inizia la sorpresa. Le nostre conoscenze amatoriali dei ghiacciai
italiani ci ricordano che i ghiacciai sono ad alta quota: i sentieri che portano
alle cime sono impervi, la vegetazione negli ultimi tratti scompare, i paesaggi
diventano lunari.</span></div></span></div><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><span>Qui
no, ci troviamo all’inizio di un sentiero sterrato in cui possono transitare fuoristrada,
nulla di più e nulla di meno del percorso che porta al Terz’Alpe (per chi
conosce i Corni di Canzo). Una passeggiata immersi nel verde della natura, tra
piante di mirtillo, selci, muschio, fiumi, cascate dalla portata straordinaria.</span><span style="text-align: center;"> </span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="clear: right; float: right; font-family: inherit; font-size: medium; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="" data-original-height="380" data-original-width="507" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgJjjl3BtFiLXCypjEPOUKJDZ56ehFm0LQMB2ETwCYvPRWgsZ3x0xcVbS1ovADXlWHor2iGiNA4T65jBGCFw7Yxg4FgJanNzqwSjWOOrWRjpUzODUcY3VJqlsTCIxCZUEnkFE0KSvHRmQ60BF1fWos1tAftgzNzga2HsLatOKwoO9gTjZ3ZmUusIA_1" width="320" /></span><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">Una passeggiata di 40 minuti che porta direttamente in
paradiso! Lì a 61° di latitudine Nord e poco più di 1000 metri di altezza sul
livello del mare, tutti restiamo incantati in un corale: “Ohhh”. </span></span><span style="font-size: medium;"><span style="font-family: inherit; line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;">Davanti
a noi </span>bianchissimo con i suoi 10,4 km di superficie per 2,2 km di lunghezza c’è
il </span><span style="font-family: inherit; line-height: 107%;"><b>Briksdalsbreen</b> da cui
scende un ruscello d’acqua che alimenta un lago azzurro </span></span><span style="font-family: inherit; font-size: medium; line-height: 107%;">cielo impreziosito da
una spiaggetta di pietruzze bianche.
Dalle pareti delle montagne che circondano il lago altri ruscelli, altre
cascate… </span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">Rientriamo seguendo un altro sentiero e incontriamo le
classiche casette norvegesi dal tetto erboso (nella foto un piccolo rifugio per
pic-nic) e ci concediamo a turno di tornare un po’ bambini. </span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjqKnXZHnfX14x3ct-jpTuncCLdmlLSX_CLZ_LupGTsXmbPVCsWLGKv7Xa_glNjdyUW6OZL4QdkFQdieAH8fBgzx6yaxC7IMvHhq4UXcP-0eDjQAv9G1zTVvMVFAmPEERYSgPFh6NXKEhJlFEpoUIHBpqZve1VE93ayErY9LIlKktYDJuGlqCE0x7d9" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="433" data-original-width="1003" height="271" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjqKnXZHnfX14x3ct-jpTuncCLdmlLSX_CLZ_LupGTsXmbPVCsWLGKv7Xa_glNjdyUW6OZL4QdkFQdieAH8fBgzx6yaxC7IMvHhq4UXcP-0eDjQAv9G1zTVvMVFAmPEERYSgPFh6NXKEhJlFEpoUIHBpqZve1VE93ayErY9LIlKktYDJuGlqCE0x7d9=w630-h271" width="630" /></a></span></div><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><br /><br /></span><p></p><p></p>Renatahttp://www.blogger.com/profile/08360184780415814606noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7947261426791233673.post-44248426535143397882022-08-19T23:00:00.007+02:002022-08-29T21:14:07.329+02:00Norvegia, 19 Agosto: Trondheim<p><span style="font-size: medium;"><span style="font-family: georgia;"> </span><span style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit;">Alle ore 13:00 di venerdì 19 agosto attracchiamo al porto di
Trondheim.</span></span></span></p><p><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><span style="text-align: justify;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><img alt="" data-original-height="753" data-original-width="1004" height="416" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgJ2b0MjoRKrFbXQ6RO6t0JD_DYR4XjY4C0Lv2JRNoXApD_R-dIOfypuCaEivWPJGmz1y52SIvBAmaGoHcXQt7ItKh7ih95vzAHDTJ1dc55-EapRAOJf4El9cW0rkkSHQmVrp7bjODslgu4V3-HCxT1_0UjJ5zi6077cV0hfPHnNfP78xuDEHbJPHLZ=w555-h416" width="555" /></span></div><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">Capitale della Norvegia fino al 1217, è oggi la terza città
del paese per dimensioni. <o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">Nel 1681 un incendio devastò quasi tutta la città che fu
riprogettata con ampie strade e raggiunse il massimo splendore nel XVIII
secolo.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>La sua posizione strategica la
trasformò durante la seconda guerra mondiale in una base tedesca per il
controllo della Norvegia, ma fortunatamente non subì troppi danni. Oggi è la capitale
tecnologica del Paese, con una prestigiosa università di Scienza e Tecnologia: nel relativo istituto di ricerca lavorano più di 2000 persone.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">Cittadina tra le più fotogeniche della Norvegia: ricca di
edifici antichi e molto affascinante anche la Trondheim moderna.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">Ok la cittadina, ma noi abbiamo una prima urgente destinazione:
una farmacia. Sono passate meno di 24 ore dalla intossicazione alimentare e non
tutti si sono ripresi. <o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">Il bollettino medico all’ora di colazione recitava: </span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"></p><ul><li style="text-align: justify;"><span style="text-indent: -18pt;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><i>Pasquale
e Antonio hanno trascorso la notte nel bagno della cabina, sfrattati di tanto
in tanto dalle rispettive consorti perché le flatulenze è meglio gestirle nelle
cabine proprie che in uno dei tanti bagni presenti sulla nave.</i></span></span></li><li style="text-align: justify;"><i style="font-family: inherit; text-indent: -18pt;"><span style="font-size: medium;">Domenico
e Carolina soccorsi dall’imodium materno durante la notte ancora giacevano sul
letto in preda a dolori di stomaco.</span></i></li><li style="text-align: justify;"><i style="font-family: inherit; text-indent: -18pt;"><span style="font-size: medium;">Luca
aveva già fatto incetta di croissant alla crema: fino a quel momento nessuno
aveva ancora associato le due scariche mattutine a qualcosa di sospetto.</span></i></li><li style="text-align: justify;"><i style="font-family: inherit; text-indent: -18pt;"><span style="font-size: medium;">I
pochi altri rimasti lontano dallo stufato di manzo il giorno precedente, avevano dormito sereni e
ignari della sorte dei lori compagni stavano riempiendo i piatti in vista di una
abbondante colazione.</span></i></li></ul><p></p><p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">La sensazione che non fossimo gli unici ad essere incappati
nello stufato si è trasformata presto in certezza: di solito all’ora di
colazione sui piatti si vedevano spuntare prugne fresche e secche; quella
mattina tutti chiedevano banane nell’imbarazzo dei poveri camerieri impreparati
ad una impennata della domanda. <o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">All’ora di pranzo grazie allo spaccio di imodium di Roberta
quasi tutti ci sentiamo leoni, pronti ad affrontare Trondheim. Tutti, tranne il
povero Pasquale che nessuno ancora ha visto uscire dalla cabina, soccorso
amorevolmente dalla moglie Laura e intorno al quale aleggia il mistero del
complotto. Può un ispettore sanitario integerrimo persecutore delle frodi
alimentari finire la crociera chiuso in cabina a causa di una intossicazione?<o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">
</span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">Poco distante dal porto troviamo una fornita “Apotek- farmacia”
in cui lavora una gentilissima signora comasca, di Porlezza, che oltre a
rifornirci di tutto il necessario per ristabilire presto condizioni fisiche
ottimali a tutto il gruppo si lascia prendere dalla nostalgia per il
nostro Paese e ci racconta che vive lì da anni, ha lasciato Como per amore e
vive in quella cittadina adagiata sul fiordo che è come un grande lago ma
salato e che assomiglia un po’ alla sua città d’inverno. Se pensiamo che con i suoi 207.000 abitanti è la
terza città del Paese per numero di abitanti ci rendiamo presto conto che non
deve offrire poi tante occasioni di incontri e amicizie ma ci congediamo in fretta,
siamo lì per visitare la città.<o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><span style="line-height: 107%;">Cuore </span><span style="line-height: 107%;">della città è la <b>Torvet, </b>piazza in cui c’è la
statua del re Olav Tryggvason, re vichingo nel 997. Poco distante troviamo
anche <b>Palazzo Stifsgarden</b>: il più grande palazzo in legno di tutta la Scandinavia
con 140 stanze di stile tardo barocco. Oggi è la residenza della famiglia reale
in città.</span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"></p><div style="text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh3t6Ap8FmhAYVcVkqgNv8NqqILjPDJw_m3E59GZw4_hbuS2zR02VMp8XxLKoG3A3NWgYdgwd145oM3VMD5SOAVic7_B86OhnzzOnmNu4ZUIqJX8b86UWR6XhkD9J3xEHiNShWmMnubLzK82bhhoCDVqRCJzYNmFvZDRtZPzgG5E2GW-noqDPgPrQRv" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><img alt="" data-original-height="215" data-original-width="383" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh3t6Ap8FmhAYVcVkqgNv8NqqILjPDJw_m3E59GZw4_hbuS2zR02VMp8XxLKoG3A3NWgYdgwd145oM3VMD5SOAVic7_B86OhnzzOnmNu4ZUIqJX8b86UWR6XhkD9J3xEHiNShWmMnubLzK82bhhoCDVqRCJzYNmFvZDRtZPzgG5E2GW-noqDPgPrQRv" width="320" /></span></a></div><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><img alt="" data-original-height="302" data-original-width="535" height="181" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh5QrGRF5zeyVMd8SPA-_pluaEWBa-BGhBJpujT_dx-WFMpwwGuebjZnUAvqlwYUvE3nVKObjeeau8gTT1ZwaqG_jcmTDiJ9oIfjUhFoc-S1S2XrJsz49P5g9PIobGq5av3RxWfB_y2gsGtqgp6XcpHkupvwpNYnE9dz2cW5U0P5_lDlPfaF9IyCagM" width="320" /><br /></span></div><p></p><p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjawYz4V4z2fY-otoNIERNGWe0rDPRJukJPrS7OPp009nwFOTHydUPsu83pAXjmnxUwhPlq8HiPZQvdWa3PFqxbj-wFBICDJA5nDhx76y5O0wpH3PoSZQYk42ufzL2k9ttTT7cXe9rG2zKOeVUMFpcMkQPBCzFonIKgeXZIneR_vgRuWGmoRAR7bI25" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="" data-original-height="214" data-original-width="381" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjawYz4V4z2fY-otoNIERNGWe0rDPRJukJPrS7OPp009nwFOTHydUPsu83pAXjmnxUwhPlq8HiPZQvdWa3PFqxbj-wFBICDJA5nDhx76y5O0wpH3PoSZQYk42ufzL2k9ttTT7cXe9rG2zKOeVUMFpcMkQPBCzFonIKgeXZIneR_vgRuWGmoRAR7bI25" width="320" /></a></span></div><p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">Accanto il giardino del palazzo che è pubblico con ingresso
in Dronningens gate.<o:p></o:p></span></span></p><p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">
</span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><v:shapetype coordsize="21600,21600" filled="f" id="_x0000_t75" o:preferrelative="t" o:spt="75" path="m@4@5l@4@11@9@11@9@5xe" stroked="f"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">
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</o:lock></v:path></v:stroke></span></v:shapetype><v:shape id="Immagine_x0020_43" o:spid="_x0000_s1026" style="height: 158.4pt; left: 0px; margin-left: 0px; margin-top: 0px; mso-height-percent: 0; mso-height-relative: margin; mso-position-horizontal-relative: margin; mso-position-horizontal: left; mso-position-vertical-relative: page; mso-position-vertical: center; mso-width-percent: 0; mso-width-relative: margin; mso-wrap-distance-bottom: 0; mso-wrap-distance-left: 9pt; mso-wrap-distance-right: 9pt; mso-wrap-distance-top: 0; mso-wrap-style: square; position: absolute; text-align: left; visibility: visible; width: 89.05pt; z-index: -251652096;" type="#_x0000_t75">
<v:imagedata o:title="" src="file:///C:/Users/A246428/AppData/Local/Temp/msohtmlclip1/01/clip_image001.jpg"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">
<w:wrap anchorx="margin" anchory="page" type="tight">
</w:wrap></span></v:imagedata></v:shape><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">Poco distante, in
Kongens gate, mentre cerchiamo le rovine della OlavSkirken ci imbattiamo in una
graziosa chiesa in pietra dedicata a Nostra Signora. Non è riportata sulla
nostra guida ma ci piace.<o:p></o:p></span></span></p><p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"></span></span></p><div style="text-align: left;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEj-rqwV5uyBvmVCt-F-J2O2EZ2gDocNzQTgHYzDghyb-GC1olyn53VTX-9wuOQMp0bZZJAyy9XMZ3dQ4TXn07gLN0M7CwSUueBheLVNcx9LosVqjtBlwVWFZbcCQLC-T6Rtr9xEoPM845CTVnGb4eUhWH2qToZDlJOic2ZBPiBaSJ962AU_M1AOlsKs" style="clear: left; margin-bottom: 1em;"><img alt="" data-original-height="330" data-original-width="186" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEj-rqwV5uyBvmVCt-F-J2O2EZ2gDocNzQTgHYzDghyb-GC1olyn53VTX-9wuOQMp0bZZJAyy9XMZ3dQ4TXn07gLN0M7CwSUueBheLVNcx9LosVqjtBlwVWFZbcCQLC-T6Rtr9xEoPM845CTVnGb4eUhWH2qToZDlJOic2ZBPiBaSJ962AU_M1AOlsKs" width="135" /></a></span></div><span style="font-family: inherit;"><span style="font-size: medium;"><br /></span><span style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEg3oglL5AIcGh3W3aEKQ5IFInkjM0T22D-JsEOXV-D1aLCOgmb7p1lniaoOD1yH4PeLrIehoOSbZ6bCi4RfgfbV55A51MKvZj0EFwAnovV5csYeuOJViOFHy_svwIeMUDb7ByrIkARhgRlPabDk2q7h8fD6FjQCg9pPwFORRlz_rnxFwt6V9Zq_B6wb" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="" data-original-height="547" data-original-width="410" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEg3oglL5AIcGh3W3aEKQ5IFInkjM0T22D-JsEOXV-D1aLCOgmb7p1lniaoOD1yH4PeLrIehoOSbZ6bCi4RfgfbV55A51MKvZj0EFwAnovV5csYeuOJViOFHy_svwIeMUDb7ByrIkARhgRlPabDk2q7h8fD6FjQCg9pPwFORRlz_rnxFwt6V9Zq_B6wb" width="180" /></a></div><span style="font-family: inherit;">C’è
tanto da vedere e non abbiamo molto tempo, prossima tappa la <b>Njdaros
Domkirke</b>, la cattedrale gotica più settentrionale d’Europa con la struttura
medioevale più grande di tutta la Scandinavia. Finalmente una vera cattedrale! Ci
soffermiamo a guardare la facciata principale alla ricerca della statua di Re Olav
Haraldsson, un re vichingo molto famoso che nel 1030 subì il martirio nella
battaglia di Stiklestad e fu poi canonizzato. <br />Tra le tante statue raffiguranti
personaggi biblici, vescovi e sovrani norvegesi lo troviamo: il quarto da
sinistra della seconda serie di figure, lo si riconosce dall’ascia che </span></span></span><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><span style="text-align: left;">stinge
tra le mani! La lezione di storia norvegese seguita </span><span style="text-align: left;">durante la crociera sta dando frutto! </span></span></span><p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><span style="font-family: inherit; text-align: left;"></span></span></p><div style="text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgX9U7A5Y0ooWAWAKtz1oAdl05fMJqLWLg5qiLJbsf8jV9ztqFyUSdh3D6o-N8kwZLjA-r0TEC_8TrOIo1fmpnXwwxI0HUNXYcUbNTF6fDqNyJ6QK5HYEn7td4dGFoLgco3EUi9lmF9tmklR-LmTEz-pz6jMOmZluwJGp7CbedcQO-WffaHAfgHNHJ3" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><img alt="" data-original-height="442" data-original-width="331" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgX9U7A5Y0ooWAWAKtz1oAdl05fMJqLWLg5qiLJbsf8jV9ztqFyUSdh3D6o-N8kwZLjA-r0TEC_8TrOIo1fmpnXwwxI0HUNXYcUbNTF6fDqNyJ6QK5HYEn7td4dGFoLgco3EUi9lmF9tmklR-LmTEz-pz6jMOmZluwJGp7CbedcQO-WffaHAfgHNHJ3" width="180" /></span></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhJtq_UBapYf8UfECd-AYKq_e6zqY6jopf6Ivd-vov05MimWNy5vO3dd8eRvd1vzs_AZQmKlvsWdi8hQ30GAHEds9a9MhlvKT1NKpAZeYu9OtNQ9zUAz2UmzC_omfFqRn_33T7vsc2LSBQAI95qohWExQE_b6hUUe4rpVYpwhn6K5pBYfY_RmL5KtP5" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><img alt="" data-original-height="297" data-original-width="223" height="204" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhJtq_UBapYf8UfECd-AYKq_e6zqY6jopf6Ivd-vov05MimWNy5vO3dd8eRvd1vzs_AZQmKlvsWdi8hQ30GAHEds9a9MhlvKT1NKpAZeYu9OtNQ9zUAz2UmzC_omfFqRn_33T7vsc2LSBQAI95qohWExQE_b6hUUe4rpVYpwhn6K5pBYfY_RmL5KtP5=w153-h204" width="153" /></span></a></div></div><p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><span style="line-height: 107%;">Per 12 euro riusciamo a visitare anche l’interno: i colori
accesi delle vetrate del rosone occidentale, l’altare</span> <span style="line-height: 107%;"> che sorge proprio sopra la tomba
originaria di Sant’Olav, lo stesso della statua sulla facciata principale, a
lui si deve l’introduzione del cristianesimo a discapito della religione pagana
nordica. Nella cripta una raccolta <br />di lapidi scolpite in epoca medioevale.</span></span></p><div style="text-align: right;"></div><span style="font-size: medium;"><span style="font-family: inherit; text-align: justify;">Fino a metà Agosto era anche possibile salire i 172 gradini
che portano alla torre della cattedrale da cui si poteva godere di un’ottima
vista sulla città, ma siamo al 19 e non sono ammesse eccezioni!</span></span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;">Accanto alla cattedrale
c’è il Palazzo dell’Arcivescovo -Erkebispegarden- edificio del 1160 che
ospita il Tesoro della Corona e un museo. Anche questo chiuso.</span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><span style="font-family: inherit; line-height: 107%;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: center;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><img alt="" data-original-height="311" data-original-width="553" height="184" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEj77jjFWNPkFCQ9tn5LVpb-xqJxmjfaA6cLtRdHG--mYwAMfcxAiwiOzE-XECuAPIx156Wpd6RfpUr6FTEZWfju6iUIcsJlTLIU1OfG5nVMGsKeBOryzZJ4W2-nQbAWCYiP1N8qHBR_D0xMLl1csXT1_0OWb0uq9im9Duh5nEMtwtFYu2iGPzZGsYx7=w328-h184" width="328" /></span></div></div><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><v:shapetype coordsize="21600,21600" filled="f" id="_x0000_t75" o:preferrelative="t" o:spt="75" path="m@4@5l@4@11@9@11@9@5xe" stroked="f">
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</o:lock></v:path></v:stroke></v:shapetype><span style="line-height: 107%;">Non distante dalla
cattedrale, 650 metri circa, c’è il <b>Gamble Bybro</b>, il ponte della Città
Vecchia che dal 1681 collega la città con la Fortezza di Kristiansen. Il ponte è
pedonale e rivestito di assi. E’ un luogo ottimo per fare foto ai magazzini
lungo il fiume ed è la via più veloce per raggiungere il centro cittadino (Bakklandet),
quartiere dominato da piccole case di legno colorate e vie strette. <o:p></o:p></span></span></p><div style="text-align: right;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgp_d3vfaHGs19-0jFcoB3BlnAge4ID88wgQhX9ljFhIcPVyY_l23aLN_CMPj9fFYuBlmss272_Eg590V3ght54naYcgHvEZkPOcpCtQNy9gN1KjPlH9ZArsa2GIoPCxFuwcyQFXcSVlBgSK1u2xj3_5QpjIMcE-S3gdR1yzjqrreoKOiJvsMEfspQv" style="clear: right; margin-bottom: 1em;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><img alt="" data-original-height="326" data-original-width="434" height="221" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgp_d3vfaHGs19-0jFcoB3BlnAge4ID88wgQhX9ljFhIcPVyY_l23aLN_CMPj9fFYuBlmss272_Eg590V3ght54naYcgHvEZkPOcpCtQNy9gN1KjPlH9ZArsa2GIoPCxFuwcyQFXcSVlBgSK1u2xj3_5QpjIMcE-S3gdR1yzjqrreoKOiJvsMEfspQv=w295-h221" width="295" /></span></a></div><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;">Manca
una sola tappa ma un’intossicazione alimentare è cosa seria e a questo punto
del percorso perdiamo altri compagni di viaggio costretti a ritornare sulla
nave. Non ci resta che espugnare la fortezza con i pochi prodi rimasti in
piedi. La <b>Kristiansten Festning,</b> ricostruita dopo l’incendio del 1681 e
utilizzata come prigione durante la seconda guerra mondiale, è visitabile tutti
i giorni liberamente quando la bandiera è issata. Offre una bella raccolta di
cannoni di diverse epoche storiche e una bella vista sulla città.</span></span></span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"></span></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEicK5DeVHLiVW2FRFy-DIbxYN0b08aUm8GLaF1vXlxNS6oNPGTpGYAMDJPpyCqcyhlh9L88myrufHT8JkZCKlp1lDq6z4ti4zsiG0UNUJ9bkuLotpxgXTEb7VEL-3zwBtZVfO05WApFOct_muMWgG4Ky0zft1G9Kykl675VrUkd8xCHXwSLsjNrZK81" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="767" data-original-width="998" height="465" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEicK5DeVHLiVW2FRFy-DIbxYN0b08aUm8GLaF1vXlxNS6oNPGTpGYAMDJPpyCqcyhlh9L88myrufHT8JkZCKlp1lDq6z4ti4zsiG0UNUJ9bkuLotpxgXTEb7VEL-3zwBtZVfO05WApFOct_muMWgG4Ky0zft1G9Kykl675VrUkd8xCHXwSLsjNrZK81=w604-h465" width="604" /></a></span></div><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><br /><span style="line-height: 107%;">Una
particolarità, a Trondheim i t</span><span style="line-height: 107%;">ombini
o chiusini sono particolari: su tutti è raffigurato lo stemma della città.</span></span><p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="line-height: 107%;"><span style="line-height: 107%;"></span></span></span></p><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgN5vaP2CedbApk6LZI2Yo3-hr7aLA1ndnv6b7MqFJaUxJR5KW1GTborn1b2aUWFZ9gCyNfGT-nwZEgO2YMjN9Uj2ROq6QMQr93RFw_UunAP5H4mxSCmkGXOppyCcugH2mlV4jyGHK0_18laE8Axol2SgIJdXjbSAisr-O_jhnwrPA5dZWsYo_ycG9z" style="clear: right; margin-bottom: 1em;"><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><img alt="" data-original-height="224" data-original-width="398" height="181" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgN5vaP2CedbApk6LZI2Yo3-hr7aLA1ndnv6b7MqFJaUxJR5KW1GTborn1b2aUWFZ9gCyNfGT-nwZEgO2YMjN9Uj2ROq6QMQr93RFw_UunAP5H4mxSCmkGXOppyCcugH2mlV4jyGHK0_18laE8Axol2SgIJdXjbSAisr-O_jhnwrPA5dZWsYo_ycG9z=w320-h181" width="320" /></span></a></div><span style="font-family: inherit; font-size: medium;"><br /></span><br /><p></p><p></p><v:shape alt="Immagine che contiene testo, edificio, materiale da costruzione, pietra
Descrizione generata automaticamente" id="Immagine_x0020_36" o:spid="_x0000_s1027" style="height: 143pt; margin-left: 371.95pt; margin-top: 104.45pt; mso-height-percent: 0; mso-height-relative: margin; mso-position-horizontal-relative: margin; mso-position-horizontal: absolute; mso-position-vertical-relative: page; mso-position-vertical: absolute; mso-width-percent: 0; mso-width-relative: margin; mso-wrap-distance-bottom: 0; mso-wrap-distance-left: 9pt; mso-wrap-distance-right: 9pt; mso-wrap-distance-top: 0; mso-wrap-style: square; position: absolute; visibility: visible; width: 107.25pt; z-index: -251646976;" type="#_x0000_t75"><br /></v:shape><p></p>Renatahttp://www.blogger.com/profile/08360184780415814606noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7947261426791233673.post-71265139230464735632022-08-18T22:00:00.010+02:002022-09-20T08:29:52.680+02:00Norvegia, 18 Agosto: Isole Lofoten<p><span style="font-size: medium;"> <span face="Calibri, sans-serif">Arriviamo
alle Isole Lofoten alle 8:00 di giovedì 18 Agosto.</span></span></p><p><span face="Calibri, sans-serif" style="font-size: 12pt;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEj0bYrL4XMeNribqyKzksEHan1HRCElPnP4wTvK8gXxxfs5J-B96LZB3zh28cT0kGFHGXPhCZh3Kk8504vz_Zts__YUI9R9oji4N4cLp0BsK_Nh8jE-GUKI9xq6GFAS7bgAAKY73B4Q1EIijqDJyKlIA7SmBFGOWh1gKWFOBVrNxExyjcx6EUNseu91" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="614" data-original-width="345" height="383" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEj0bYrL4XMeNribqyKzksEHan1HRCElPnP4wTvK8gXxxfs5J-B96LZB3zh28cT0kGFHGXPhCZh3Kk8504vz_Zts__YUI9R9oji4N4cLp0BsK_Nh8jE-GUKI9xq6GFAS7bgAAKY73B4Q1EIijqDJyKlIA7SmBFGOWh1gKWFOBVrNxExyjcx6EUNseu91=w215-h383" width="215" /></a></div><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;">La nostra guida dice che in tutta l’estate norvegese
giornate dal cielo così limpido e il mare così piatto si contano sulle dita di
una mano.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;">Ci attendono tre ore di navigazione che ci porteranno all’interno
della incontaminata natura delle isole dai pendii alti e scoscesi che fanno da
argini al Trollfjord e tutto intorno cime innevate e cascate.</span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Indescrivibile lo spettacolo
a cui stiamo assistendo, nessuno scatto fotografico riesce a rendere l’idea
della magia che ci circonda.</span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"></p><div style="text-align: right;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEj2NMpC6GqcuUkec8s9guepErZNrHLVigis93ObccOtZ2lRcTcfU9AAxosDIrADGTOoD6fM70LAb26Xatw54d6qmYxiwtUpOwKa88CjyG6OJjU-Gzb6ekkBBuHyRkxZuCxSMcm4wPWM6OkMBnLaEyl7Qe5k2rvtUnYLvrq0mj-1JXkeKZYRTr7qSjMy" style="clear: right; margin-bottom: 1em;"><img alt="" data-original-height="280" data-original-width="498" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEj2NMpC6GqcuUkec8s9guepErZNrHLVigis93ObccOtZ2lRcTcfU9AAxosDIrADGTOoD6fM70LAb26Xatw54d6qmYxiwtUpOwKa88CjyG6OJjU-Gzb6ekkBBuHyRkxZuCxSMcm4wPWM6OkMBnLaEyl7Qe5k2rvtUnYLvrq0mj-1JXkeKZYRTr7qSjMy=w320-h180" width="320" /></a></div><br /><p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEi6lFhiQ4gpgH1-ZsTs8toLkGYJ29KzL8p4kld_hVAjEkygOtV0j36T6ADvKwx4EQfRFeQhgCOeV6SRsb76_Dpk9Nvi1OROXzdu4hpvHMm54-ibht4dV_pBiSitn9nX4cjcK8TIoCtu0eQ-g-To7cPD0vbxAne2dLWaGlot6Yxn3_R0_rHlFOLj5bI3" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="592" data-original-width="1004" height="383" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEi6lFhiQ4gpgH1-ZsTs8toLkGYJ29KzL8p4kld_hVAjEkygOtV0j36T6ADvKwx4EQfRFeQhgCOeV6SRsb76_Dpk9Nvi1OROXzdu4hpvHMm54-ibht4dV_pBiSitn9nX4cjcK8TIoCtu0eQ-g-To7cPD0vbxAne2dLWaGlot6Yxn3_R0_rHlFOLj5bI3=w648-h383" width="648" /></a></div><br /><span face="Calibri, sans-serif" style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;">Ci
sentiamo parte di questa natura e incuranti del freddo stiamo sul ponte della
nave e scattiamo foto a destra e manca. Sopra di noi appaiono anche alcune aquile
e riusciamo a immortalare la loro presenza in uno scatto mal riuscito. </span></span><p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span face=""Calibri",sans-serif" style="font-size: 12pt; line-height: 107%; mso-ansi-language: IT; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin; mso-hansi-theme-font: minor-latin;"></span></p><div style="text-align: right;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiyNVyEqrqBkXTFri2fkZ6BOjDpOeOeLzSG44BicNEja3B5r7F1iLEvQD5t55BWd3bsSQaUTvGFX68PhtBlBnRBCuTlQFAb8JcdLF76FvK9Q3ElF6IfmhvuEWnF_xro1h0R3foVrrFraoOVTny1gY59y-m_oa4pUmDufeMR3fmT1C5eBqwsxPYx34EG" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="" data-original-height="238" data-original-width="423" height="157" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiyNVyEqrqBkXTFri2fkZ6BOjDpOeOeLzSG44BicNEja3B5r7F1iLEvQD5t55BWd3bsSQaUTvGFX68PhtBlBnRBCuTlQFAb8JcdLF76FvK9Q3ElF6IfmhvuEWnF_xro1h0R3foVrrFraoOVTny1gY59y-m_oa4pUmDufeMR3fmT1C5eBqwsxPYx34EG=w280-h157" width="280" /></a><div style="text-align: left;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgE8s7rFqIOt3HD-yg4AQSYkSxP7-pZo3SXhQSMDZowOQyWgaojjRs-Qln-VZLUrbJ5PEL3K903WOaAwqZf4nKn6ObTJumydi91l4OsQ-Z8PRRVH-OyawhvBxYDqcyWN81H4A0FbAs9nlUWpCzxyzm8kl4dGzCjW8HlhYNs6zLPUEINGlUvM4mpUVWp" style="clear: left; margin-bottom: 1em;"><img alt="" data-original-height="430" data-original-width="574" height="272" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgE8s7rFqIOt3HD-yg4AQSYkSxP7-pZo3SXhQSMDZowOQyWgaojjRs-Qln-VZLUrbJ5PEL3K903WOaAwqZf4nKn6ObTJumydi91l4OsQ-Z8PRRVH-OyawhvBxYDqcyWN81H4A0FbAs9nlUWpCzxyzm8kl4dGzCjW8HlhYNs6zLPUEINGlUvM4mpUVWp=w363-h272" width="363" /></a></div></div><span style="font-size: medium;"><br /></span><div><span style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Ad un tratto da sotto coperta esce lui: un esemplare di uomo dal sangue vichingo perfettamente a suo agio in quell’eden biblico: veste solo il primo strato della cipolla a cui siamo avvezzi da giorni e non ha bisogno di coprire la folta chioma con cappelli o fasce di pail. </span></span></div><div><div style="text-align: justify;"><div style="text-align: left;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPOPoD2QqW6t4CwcWSgarE81pVbg1VE0CpsF_ERJVqBPcdJqn08qvm9hmNfFkgWWqjBljqndlFHSkGCTAkuYJ1KWsPqpV0Vhl1BgXhADThdZFKDLe_Rr_g9Fc60_i_Jaeqm0O7tAQdaX4rePYMzDlXc4HjuezL2f6cxYjRHkRL97lqlvq6sX3kL5y-/s4000/IMG_20220818_112700.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4000" data-original-width="3000" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPOPoD2QqW6t4CwcWSgarE81pVbg1VE0CpsF_ERJVqBPcdJqn08qvm9hmNfFkgWWqjBljqndlFHSkGCTAkuYJ1KWsPqpV0Vhl1BgXhADThdZFKDLe_Rr_g9Fc60_i_Jaeqm0O7tAQdaX4rePYMzDlXc4HjuezL2f6cxYjRHkRL97lqlvq6sX3kL5y-/s320/IMG_20220818_112700.jpg" width="240" /></a></div><span style="font-size: medium; text-align: justify;">Sta lì sul ponte della nave incurante del vento pungente di questa giornata estiva. Non è solo: gli fa compagnia una graziosa creatura femminile anche lei poco vestita. Lavorano sulla nave e concedono qualche scatto a noi turisti invidiosi della loro resistenza fisica.</span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;">Terminato il giro in battello approdiamo a Svolvear e da lì
il nostro percorso prosegue in autobus. Il tragitto lungo la strada panoramica
che costeggia il fiordo ci offre altri scorci e altri paesaggi meravigliosi ma
le foto sono compromesse dal riflesso del vetro dei finestrini. </span></span></p></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><span style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6nwlf1UjS-GqYN3IOE0juLcY68xGdpcwbiLTVmCYINh0UNqHiAyO_BIRPQvOLnO2KUB9WoFrx9Khm7Z2-PW4TMgG3F-q-zB9YpVbSamPAyRPb_WAAsHx2M75iMR2yZeeoLRttcenP8upe9n4yeshJAN3QF_Tyg1S8ge7_cYRBcGD7xH2W-oOrI-Wv/s4608/20220818_162252.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2592" data-original-width="4608" height="230" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj6nwlf1UjS-GqYN3IOE0juLcY68xGdpcwbiLTVmCYINh0UNqHiAyO_BIRPQvOLnO2KUB9WoFrx9Khm7Z2-PW4TMgG3F-q-zB9YpVbSamPAyRPb_WAAsHx2M75iMR2yZeeoLRttcenP8upe9n4yeshJAN3QF_Tyg1S8ge7_cYRBcGD7xH2W-oOrI-Wv/w408-h230/20220818_162252.jpg" width="408" /></a></div>Alle 16:00 arriviamo in una piccola baia molto graziosa, lì
intorno gli essiccatoi per lo stoccafisso ormai vuoti. La produzione va da
febbraio a giugno, in agosto inoltrato ci dobbiamo accontentare di quello
venduto un po’ ovunque e forse è meglio così. Mi sono fatta l’idea, forse
sbagliata, che non abbia un odore poi così gradevole mentre sta appeso al sole
ad essiccare.</span></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><span style="text-align: justify;"><br /></span></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><span style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="1836" data-original-width="3264" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhKtrGnV0zr5f2EMk4FG6cssIBbcqvWY1Bg-jE33NfXA27gIW5hqFOp8mYKpJGaKv882_mnAXPlpFFpokk_AqNuD6ZTYl4XYtwHTGK43dgpXMREy3ZDfWoQJ_FxfPIQEnuXaS_mQnOqy4ZQJgLf9HUrafWOzfMQ_Yohibc_3Ao2PDdzf_SYA3fDTcMA/s320/20220818_161858.jpg" width="320" /></div><div style="text-align: right;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhV1PY7HQwc8Op1r7yPQoi7uyKkvT56M3pXhoi3frCimbsLJ0DpGsZLb6jhw6k-gY_VzZhGPhlT_Rw1iPklaGZMKLBJ9lcgglbSpnlphPPVnYuNbEXdLROihb1cbTRunh-2o3YuGfbGm-anuHojpe82hTsAkBPwDvVN3lKaURFnC28TfpGfNUadvcy1/s4000/IMG_20220818_130159.jpg" style="clear: right; margin-bottom: 1em;"><img border="0" data-original-height="3000" data-original-width="4000" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhV1PY7HQwc8Op1r7yPQoi7uyKkvT56M3pXhoi3frCimbsLJ0DpGsZLb6jhw6k-gY_VzZhGPhlT_Rw1iPklaGZMKLBJ9lcgglbSpnlphPPVnYuNbEXdLROihb1cbTRunh-2o3YuGfbGm-anuHojpe82hTsAkBPwDvVN3lKaURFnC28TfpGfNUadvcy1/s320/IMG_20220818_130159.jpg" width="320" /></a></div><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><i style="text-align: left;"><span face="Calibri, sans-serif" style="line-height: 107%;">S</span></i><span face="Calibri, sans-serif" style="line-height: 107%; text-align: left;">ono le 16:00 e non abbiamo ancora pranzato, la sosta
serve anche a questo anche se è un po’ tardi. La struttura del locale è
particolarmente interessante, tutte travi in legno che si incastrano e si
sorreggono a vicenda. La nostra guida dice che risale alla fine dell’800 e ci crediamo. Pranzo a buffet.</span></div></span></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><span face="Calibri, sans-serif" style="line-height: 107%;"><br /></span><table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: center;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><img border="0" data-original-height="3024" data-original-width="4032" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiH-_OfYGTc_OHVakDC3aBpwvkBFGUF2V2RtjiUmM9RyimhYKCs_e1glgbol-16tjXDcPtsGTMNoHEeU2cNoE0a538Qw2hjJZ0tL4sLytw8umGD1c7bi39WTK50qwKbmj2VdS4d6Jf-pfR-D_br6YjqXsX4aQV39eAZ8yba3sPMSNH8lBPLLfOYfYO1/s320/IMG_6945.JPG" style="margin-left: auto; margin-right: auto;" width="320" /></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"></td></tr></tbody></table></span><span face="Calibri, sans-serif" style="text-align: justify;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Ora io
sono piuttosto schizzinosa sul cibo, mi piacciono i piatti semplici e poco
elaborati. Non amo salse e intingoli vari e lì non vedo nulla di semplice. Mi
accontento di qualche fetta di pane al sesamo, un piatto di riso e qualche
fetta di salmone norvegese. Per scaldarmi un po’ anche una buona tazza di te
caldo. Di lì a poco saremmo stati nuovamente sulla nave. Anche i ragazzi
e qualche amico sembra non apprezzare particolarmente il cibo. Ma siamo digiuni da colazione, qualcuno si lascia
conquistare da uno stufato di manzo, ultima portata presente sul bancone delle
pietanze. La scelta non è felice, tutti quelli che mangiano stufato trascorrono
la nottata in bagno tra dissenteria e dolori di stomaco. La giornata seguente
per alcuni di noi è compromessa e prima tappa obbligata sarà una farmacia.</span></div></span></div><p></p></div><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;"></span><span style="font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span></span></p><span face="Calibri, sans-serif" style="font-size: 12pt;"></span><p></p></div>Renatahttp://www.blogger.com/profile/08360184780415814606noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7947261426791233673.post-77878876265583802182022-08-17T21:00:00.329+02:002022-09-20T08:21:09.540+02:00Norvegia, 17 Agosto: Tromso<p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><span style="line-height: 107%;"><span>Ore 8:00 di un uggioso mercoledì di Agosto. Costa Fascinosa attracca
a <b>Tromso,</b> 400 km a Nord del Circolo </span></span><span>Polare Artico, la Porta dell’Artico.</span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"></span></p><div style="text-align: center;"><img border="0" height="332" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgbyLBv44pOhNKH8Cn4djF5D7RxZbIQaPYJqeePl7n8C6QoFWLDaWkfdpJJJCVaB-IV_9dfPTUFk3Qh2xB_6_lQRUY2hxqK-J3NfTB8ZnvMWOoHnQnqZfOQlJW790lHbDynb2gu9E22Nc3bycW-x3zcVLizLZ3LekN7mOfM0JrziLIgAVLVhEQ6Gmv/w590-h332/20220817_140715.jpg" width="590" /></div><p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium; line-height: 107%;">Un tempo città importante per la pesca, la caccia alle foche
e altri animali artici. Punto di partenza delle prime spedizioni polari. Oggi
uno dei luoghi migliori per vedere l'aurora boreale da novembre a metà gennaio e
il sole di mezzanotte da maggio a metà luglio. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium; line-height: 107%;">Noi siamo a metà agosto e il cielo è coperto: le previsioni dicono
che pioverà presto, niente sole e niente aurora…forse questa volta proveremo l’ebrezza
di visitare Tromso sotto l’acqua battente!<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium; line-height: 107%;"><br /></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><v:shapetype coordsize="21600,21600" filled="f" id="_x0000_t75" o:preferrelative="t" o:spt="75" path="m@4@5l@4@11@9@11@9@5xe" stroked="f"><span style="font-size: medium;">
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</o:lock></v:path></v:stroke></span></v:shapetype><v:shape alt="Immagine che contiene esterni, blu, vascadabagno
Descrizione generata automaticamente" id="Immagine_x0020_2" o:spid="_x0000_s1026" style="height: 149.9pt; left: 0px; margin-left: 282.45pt; margin-top: 577.55pt; mso-height-percent: 0; mso-height-relative: margin; mso-position-horizontal-relative: margin; mso-position-horizontal: absolute; mso-position-vertical-relative: page; mso-position-vertical: absolute; mso-width-percent: 0; mso-width-relative: margin; mso-wrap-distance-bottom: 0; mso-wrap-distance-left: 9pt; mso-wrap-distance-right: 9pt; mso-wrap-distance-top: 0; mso-wrap-style: square; position: absolute; text-align: left; visibility: visible; width: 199.9pt; z-index: -251655168;" type="#_x0000_t75">
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</w:wrap></span></v:imagedata></v:shape><span style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4ALjdWO6NWdYrafRvMC2G6blYtsse_vwK-8nhHrbDmZQrlBjH678zLBgpfv57yHNtSUaRMVOsPFhdg7oga-Yakl8frY_j-G0MVHEnSKwK8c4phAFlkbpiCcD-a8g4Rwm2x9pH-OOftaedC24LcYnakS_6v4rj0DkemwJk-7hRv6wqwEJ37dk21Vb5/s2048/IMG-20220815-WA0013.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1536" data-original-width="2048" height="150" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj4ALjdWO6NWdYrafRvMC2G6blYtsse_vwK-8nhHrbDmZQrlBjH678zLBgpfv57yHNtSUaRMVOsPFhdg7oga-Yakl8frY_j-G0MVHEnSKwK8c4phAFlkbpiCcD-a8g4Rwm2x9pH-OOftaedC24LcYnakS_6v4rj0DkemwJk-7hRv6wqwEJ37dk21Vb5/w200-h150/IMG-20220815-WA0013.jpg" width="200" /></a></span></span></div><span style="line-height: 107%;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">A dire il vero non è
la giornata adatta per una doccia all’aperto, sono sotto effetto dell’OKI. Ieri
abbiamo temprato il nostro spirito vichingo concedendoci un bagno nella vasca
idromassaggio del ponte 9, ma il mio corpo è decisamente meno vichingo del mio
spirito! </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Ma... quando mi ricapita di stare in costume da bagno al Circolo Polare Artico!</span></div></span><p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><br /></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br /></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiw_8wbR7ngzq2c-aJJGejoBAinWeBb15nWG3NlTQL6VDU8WpZYAzb4Oa5JOly6eiVRbsw9ujUlXNz1KEAMwjvxAIXtXd3fyYBV7zmcVrcTQpAnaD3vwF65KMaXvxg2oE39eZ-GPE9LngKrZy-iXZoh_zqVBcfUGiFm16pQV3q1D9gZrt61TgLbCEx1/s4032/IMG_6868.JPG" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="3024" data-original-width="4032" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiw_8wbR7ngzq2c-aJJGejoBAinWeBb15nWG3NlTQL6VDU8WpZYAzb4Oa5JOly6eiVRbsw9ujUlXNz1KEAMwjvxAIXtXd3fyYBV7zmcVrcTQpAnaD3vwF65KMaXvxg2oE39eZ-GPE9LngKrZy-iXZoh_zqVBcfUGiFm16pQV3q1D9gZrt61TgLbCEx1/w320-h240/IMG_6868.JPG" width="320" /></a></div><span style="font-size: medium;"><span>Arriviamo a Tromso, cerchiamo
di capire la nostra posizione perchè la città si estende lungo la costa
orientale dell’isola di Tromsoya mentre la nostra prima meta è la Cattedrale Artica
che si trova sulla terraferma, collegata all’isola da un </span><b>ponte ad arco, il</b><span>
</span><b>Tromsobrua.</b></span><p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Acquistiamo il biglietto giornaliero per poterci
muovere liberamente sugli autobus locali e partiamo a bordo del bus n.24.</span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><br /></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;">Oltre il ponte, davanti a noi appare una chiesa dalla strana forma di un triangolo isoscele. </span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Ora se penso ad una cattedrale mi viene in mente il Duomo di Milano, la Basilica di San Pietro o anche la magnifica Cattedrale di Altamura, qualcosa di maestoso e imponente che annulla tutto quello che sta intorno, lasciando senza parole.</span></p><o:p style="font-size: large; text-align: justify;"></o:p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJVLWfyjXw-wR_KsRTX5f3IcNFGYmYdhF0AvcuXOr5KEJF1Dww74RAuH-qUTHBS2OLL9YRA6HITm2m3WdoBd84F6x68DpV84TSnlRsjXmSWjaVxAiaz-d29tXryI3AGmJHZQyY_L1aEqcVSljSe2G4RJmzmadvAIZPcqsFlcJn6YOJWo3p89Jqmxhu/s2980/IMG_20220817_091825-rit.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2470" data-original-width="2980" height="265" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJVLWfyjXw-wR_KsRTX5f3IcNFGYmYdhF0AvcuXOr5KEJF1Dww74RAuH-qUTHBS2OLL9YRA6HITm2m3WdoBd84F6x68DpV84TSnlRsjXmSWjaVxAiaz-d29tXryI3AGmJHZQyY_L1aEqcVSljSe2G4RJmzmadvAIZPcqsFlcJn6YOJWo3p89Jqmxhu/s320/IMG_20220817_091825-rit.jpg" width="320" /></a></span></div><p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><span style="line-height: 19.26px;">Questa <b>Ishavskatedralen o Cattedrale Artica</b> non ha nulla di tutto ciò ma è particolare. Per 5 euro possiamo entrare a visitare l’interno. Lo descrivo con le parole della nostra guida: 11 archi triangolari ricordano i crepacci dei ghiacciai, splendide e luminose vetrate istoriate illuminano la parte orientale dell’edificio. Un po’ disturbata per la vicinanza ad una delle strade<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYCYkU3e5_QmcH48Sj_TAO-hOo0gVb-Rm6UbRtu1mGQxHHEDB2iLIy3u-trI5k0FELkBUoO-WU1XARLFKgoRsQh_q2qPXbfrvyDJY5ZH0OjPWkR-r7VBEHN1jSHj2qUHNL0O7gAms_XLHklzjjjcKDxn5hUFOeLZMZkBP8E4FVr05tvc7lw23hJ1Jb/s2592/IMG_20220817_092757.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="1944" data-original-width="2592" height="174" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYCYkU3e5_QmcH48Sj_TAO-hOo0gVb-Rm6UbRtu1mGQxHHEDB2iLIy3u-trI5k0FELkBUoO-WU1XARLFKgoRsQh_q2qPXbfrvyDJY5ZH0OjPWkR-r7VBEHN1jSHj2qUHNL0O7gAms_XLHklzjjjcKDxn5hUFOeLZMZkBP8E4FVr05tvc7lw23hJ1Jb/w231-h174/IMG_20220817_092757.jpg" width="231" /></a></span> <span style="line-height: 19.26px;">più trafficate. Dentro non c’è </span></span><v:shape alt="Immagine che contiene interni, persona, gruppo, stanza
Descrizione generata automaticamente" id="Immagine_x0020_14" o:spid="_x0000_s1027" style="height: 175.05pt; left: 0px; margin-left: 351.55pt; margin-top: 0px; position: absolute; text-align: left; visibility: visible; width: 131.25pt; z-index: -251631616;" type="#_x0000_t75"><v:imagedata o:title="Immagine che contiene interni, persona, gruppo, stanza
Descrizione generata automaticamente" src="file:///C:/Users/A246428/AppData/Local/Temp/msohtmlclip1/01/clip_image004.jpg"><span style="font-size: medium;"><w:wrap anchorx="margin" anchory="margin" type="tight"></w:wrap></span></v:imagedata></v:shape><span style="line-height: 17.12px;"><span style="font-size: medium;">nulla di intimo, troppo commerciale tanto che per i ragazzi è poco più di un pub dai comodi posti a sedere in pelle.<o:p></o:p></span></span></p><div class="separator" style="clear: both;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibJaoqzH8d-i0pXvHpzJKLow-eIB3_HeXdbRyJeObRHOKc_KV8TEnb5VN0WRrm7ukN_Sy9HVC2sWMAJAUuXVMEznUIMB-2tZLLQjuFOkM13j5mm7gBJ6GvibMMAdsJZtN1r0LYFsWxoI_cTtcsp0vC8KMd7nm5BiAXQaRKmsyxBGdGF_r1bvHgv3um/s4000/IMG_20220817_092938.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4000" data-original-width="3000" height="269" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibJaoqzH8d-i0pXvHpzJKLow-eIB3_HeXdbRyJeObRHOKc_KV8TEnb5VN0WRrm7ukN_Sy9HVC2sWMAJAUuXVMEznUIMB-2tZLLQjuFOkM13j5mm7gBJ6GvibMMAdsJZtN1r0LYFsWxoI_cTtcsp0vC8KMd7nm5BiAXQaRKmsyxBGdGF_r1bvHgv3um/w202-h269/IMG_20220817_092938.jpg" width="202" /></a></div><span style="text-align: justify;"><div style="text-align: left;"><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><v:shape alt="Immagine che contiene interni, piazza
Descrizione generata automaticamente" id="Immagine_x0020_9" o:spid="_x0000_s1026" style="height: 125.15pt; left: 0px; margin-left: 0px; margin-top: 152.85pt; position: absolute; text-align: left; visibility: visible; width: 222.6pt; z-index: -251622400;" type="#_x0000_t75"><v:imagedata o:title="Immagine che contiene interni, piazza
Descrizione generata automaticamente" src="file:///C:/Users/A246428/AppData/Local/Temp/msohtmlclip1/01/clip_image005.jpg"><span style="font-size: medium;"><w:wrap anchorx="margin" anchory="margin" type="tight"></w:wrap></span></v:imagedata></v:shape><span style="font-size: medium;"><span style="line-height: 19.26px;"></span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><span style="font-size: medium;"><span style="line-height: 19.26px;">Mi colpisce solo l’angolo dedicato alle candele votive: una vasca in ferro contenente ghiaia e in uno degli angoli un cero acceso. </span></span>I fedeli possono inserire piccole candele nella ghiaia dopo averle accese attingendo alla fiamma del cero. </span></p><p></p></div></span></div><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em; text-align: center;"><span style="font-size: medium;"><img border="0" data-original-height="2592" data-original-width="4608" height="181" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhsI50FXyt0nNjCZ0u7Mfl786Y-EHLP9HV_ztx8tXpzyp-x9xgna125_wLCHv9ZSucOdrgfth_29CA_Z10ekpD6OKIyaudquY3_JW6ZIalsMhYAwqo2PmdRKnSkCsB49JLcMJ7j0HtLKDFW2N0xJz2WlrPyhUaNT8l1CWltl20SbBpPzRF_I9lfUPME/w320-h181/20220817_093716.jpg" width="320" /></span></div><p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><v:shapetype coordsize="21600,21600" filled="f" id="_x0000_t75" o:preferrelative="t" o:spt="75" path="m@4@5l@4@11@9@11@9@5xe" stroked="f">
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</o:lock></v:path></v:stroke></v:shapetype><v:shape alt="Immagine che contiene albero, esterni, persona
Descrizione generata automaticamente" id="Immagine_x0020_16" o:spid="_x0000_s1026" style="height: 133.45pt; left: 0px; margin-left: 248.15pt; margin-top: 397.45pt; mso-position-horizontal-relative: margin; mso-position-horizontal: absolute; mso-position-vertical-relative: page; mso-position-vertical: absolute; mso-wrap-distance-bottom: 0; mso-wrap-distance-left: 9pt; mso-wrap-distance-right: 9pt; mso-wrap-distance-top: 0; mso-wrap-style: square; position: absolute; text-align: left; visibility: visible; width: 237.3pt; z-index: -251643904;" type="#_x0000_t75">
<v:imagedata o:title="Immagine che contiene albero, esterni, persona
Descrizione generata automaticamente" src="file:///C:/Users/A246428/AppData/Local/Temp/msohtmlclip1/01/clip_image001.jpg">
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</w:wrap></v:imagedata></v:shape><span style="line-height: 107%;"></span></p><p class="MsoNormal" style="font-size: 12pt; text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><br /></span></p><p class="MsoNormal" style="font-size: 12pt; text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><br /></span></p><p class="MsoNormal" style="font-size: 12pt; text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><br /></span></p><p class="MsoNormal" style="font-size: 12pt; text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><br /></span></p><p class="MsoNormal" style="font-size: 12pt; text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt; line-height: 107%;"><br /></span></p><p class="MsoNormal" style="font-size: 12pt; text-align: justify;"><br /></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></p><span style="font-size: medium;"><div style="text-align: justify;">Dalla cattredale dobbiamo
spostarci alla Funivia Fjellheisen che porta al monte Storsteinen (421m) da cui
si gode un bel panorama sulla città ma il cielo è sempre più coperto per cui
sfruttiamo il nostro biglietto giornaliero e ci concediamo un primo giro della città
per una visione d’insieme. E poi quando dobbiamo riprendere il tragitto a
piedi, arriva la pioggia!</div></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div style="text-align: left;"><div style="text-align: right;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicSvOi6EvAavmOwUAQaTnISkOHlnq3C_miUO_e9yfpDB7uFgg3QsOIvND3Mf7qZHrMK6zTYf15-G3AKyUlSPX9LK1ADXzP7YApRmWBaFq_AmD9lxULpNXd7prsHFGlHfHEaHlwuLdX-2CvDed5ovk7MJLY_HgxKIC5xEN0sasl9Hwubd-tBZ05obmU/s4608/20220817_140032.jpg" style="clear: left; margin-bottom: 1em;"><img border="0" data-original-height="2592" data-original-width="4608" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicSvOi6EvAavmOwUAQaTnISkOHlnq3C_miUO_e9yfpDB7uFgg3QsOIvND3Mf7qZHrMK6zTYf15-G3AKyUlSPX9LK1ADXzP7YApRmWBaFq_AmD9lxULpNXd7prsHFGlHfHEaHlwuLdX-2CvDed5ovk7MJLY_HgxKIC5xEN0sasl9Hwubd-tBZ05obmU/s320/20220817_140032.jpg" width="320" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0-qQOsOAxokJGB7vb6pJnF6Kk0bDRv0goLGyxga1lJAe0nj1b_oWXnDomQehsDL45V1LgypxcYIWQvcRyGa7LaTfXXZCrJQRIxLWSxQ9ahKL5qNYmRboYizmY2BVa-edphfvPheamr6T77Yw-0eGYZhwMWsOOTV-aBtF7TRt5iSCqfRlwf1f-GPOX/s4608/20220817_140312.jpg" style="clear: right; margin-bottom: 1em;"><img border="0" data-original-height="2592" data-original-width="4608" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0-qQOsOAxokJGB7vb6pJnF6Kk0bDRv0goLGyxga1lJAe0nj1b_oWXnDomQehsDL45V1LgypxcYIWQvcRyGa7LaTfXXZCrJQRIxLWSxQ9ahKL5qNYmRboYizmY2BVa-edphfvPheamr6T77Yw-0eGYZhwMWsOOTV-aBtF7TRt5iSCqfRlwf1f-GPOX/w320-h180/20220817_140312.jpg" width="320" /></a></div></div><br /><div style="text-align: right;"></div><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg50qYtIBo35hn0CImKU6z07VUp2Y7FFD66tsWt9NkeTayP6f7yK6-VamM6ybJl-OpN2JA3Btnk2Ko9E42OZZ60HRsbmblRi4mHRCFZNDM26AgA8bo2XCZXRjYH9yDf7RPRyEVR7-wvCgC8fBcM2Mie9BNznUcK0Hi3RG8uVX7mo6xvrMd2kJ7g0mis/s4000/IMG_20220817_110907.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4000" data-original-width="3000" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg50qYtIBo35hn0CImKU6z07VUp2Y7FFD66tsWt9NkeTayP6f7yK6-VamM6ybJl-OpN2JA3Btnk2Ko9E42OZZ60HRsbmblRi4mHRCFZNDM26AgA8bo2XCZXRjYH9yDf7RPRyEVR7-wvCgC8fBcM2Mie9BNznUcK0Hi3RG8uVX7mo6xvrMd2kJ7g0mis/s320/IMG_20220817_110907.jpg" width="240" /></a></span></div><span style="font-size: medium;"><div style="text-align: left;">Ci sarebbero altre
due chiese interessanti da visitare: la Domkirke luterana e in cima alla
collina la Chiesa Cattolica. Costruite entrambe nel 1861 vantano entrambe il
titolo di sede episcopale più a Nord del Mondo, ciascuna per la sua
confessione. Ne troviamo solo una: <b>la Domkirke o Cattedrale di Tromso.</b></div></span><p></p><div style="text-align: right;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAwvxiA3sY_qAo_loH50TasHAb2eRJZEuOJ-teK6lJ3WnP7k20GWWBsR0QH0UBOiZQiovTNv7Rr5eblntiN0xTW1W5FeaJnXAHI_29n8LyAGRopuzgx32DDMyqfxmfVngrM6yEet7rgPqPkaHL1oJbBGH-Pten4KJttfSP7qFMjhpvpt3owq-jzTjz/s4608/20220817_140439.jpg" style="clear: right; margin-bottom: 1em;"><img border="0" data-original-height="2592" data-original-width="4608" height="193" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAwvxiA3sY_qAo_loH50TasHAb2eRJZEuOJ-teK6lJ3WnP7k20GWWBsR0QH0UBOiZQiovTNv7Rr5eblntiN0xTW1W5FeaJnXAHI_29n8LyAGRopuzgx32DDMyqfxmfVngrM6yEet7rgPqPkaHL1oJbBGH-Pten4KJttfSP7qFMjhpvpt3owq-jzTjz/w343-h193/20220817_140439.jpg" width="343" /></a></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div></div></div></div></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">È
l'unica cattedrale ad essere stata costruita interamente in legno in Norvegia
ma è chiusa come la maggior parte delle chiese che incontriamo nel nostro
viaggio.</span></div></div></div></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><p></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;"><br />La pioggia non dà tregua,
i poncho gentilmente prestati dai vicini di casa sono rimasti nella valigia che continua a vagare raminga tra
Linate-Francoforte-Amburgo: siamo bagnati, molto bagnati! Ci rifugiamo nel <b>Polarmuseet
o Museo Polare, </b>è sul porto in un edificio in legno del 1833 che fungeva da
dogana del Paese fino agli inizi degli anni 70. </span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8AgZlGtqpaB6RNTvyENq3iQWjd1zqW9Wa0-E9EPuSc7yijvL0nXt3Dl95kYakoXSw9edieILSDLSAxfxUKaXLtY0xGjkLf8QKJ7L728qD8rKC32Dh8GrYDulcnu34WrsGrHlpPFapTi8pEFu1uKcL_HnQRusVzvBpnei2HMQI0YadMfy_MnxuHHn3/s4608/20220817_122955.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2592" data-original-width="4608" height="221" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8AgZlGtqpaB6RNTvyENq3iQWjd1zqW9Wa0-E9EPuSc7yijvL0nXt3Dl95kYakoXSw9edieILSDLSAxfxUKaXLtY0xGjkLf8QKJ7L728qD8rKC32Dh8GrYDulcnu34WrsGrHlpPFapTi8pEFu1uKcL_HnQRusVzvBpnei2HMQI0YadMfy_MnxuHHn3/w393-h221/20220817_122955.jpg" width="393" /></a><span style="text-align: left;"><div style="text-align: justify;">Ospita mostre sulle prime
spedizioni al Polo e le imprese di Nanses e Amundsen e sulla caccia/cattura di
animali artici. </div><div style="text-align: justify;">Le foche da preda per il bisogno di sopravvivenza dei popoli
indigeni Sami nell’Artico diventano in questo museo occasione di spettacolo
e così alle 12:00 assistiamo tutti insieme allo show delle foche addomesticate
che per un po’ di pesce fresco fanno volteggi, piroette e applaudono al
pubblico che ricambia festoso. Tutto sommato brave e bravi gli istruttori!</div></span></span></div></div></div></div></div></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span face="Calibri, sans-serif" style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;">Come
le foche anche noi abbiamo bisogno di cibo, possibilmente caldo, ci spostiamo in
un locale del centro e poi nei negozi che sono anche un’esposizione della
migliore fauna locale.</span></span></span></p></div><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnp1ZkhZ2nd7qcH6E7K6zcMAAvTD5iYsvCGA3kAHYLrDJXXkV59ueIxCrhGIHfVnivaGzeqKXuBHy0tGHbcRmfQlB_V4xdULnTbMaievcEJmbfLM9jE3lGfRvlBxDoK6z-c-6YCzJH1zEYsRPBLfXGO5s98HOvRfcOQeGVV79c_akd8FW4qeoizfuy/s4000/IMG_20220817_132412.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="3000" data-original-width="4000" height="401" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhnp1ZkhZ2nd7qcH6E7K6zcMAAvTD5iYsvCGA3kAHYLrDJXXkV59ueIxCrhGIHfVnivaGzeqKXuBHy0tGHbcRmfQlB_V4xdULnTbMaievcEJmbfLM9jE3lGfRvlBxDoK6z-c-6YCzJH1zEYsRPBLfXGO5s98HOvRfcOQeGVV79c_akd8FW4qeoizfuy/w535-h401/IMG_20220817_132412.jpg" width="535" /></a></span></div><br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><div style="text-align: right;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgF-AkftGEl010vowNGh8Z94eyaEvvSRKB7mN1QjrjZegqLjjK7Ig9Sti1IdqwhKOIIzXM-7n3iX5bg8UdZaXrVfhWKKDKS4EmEVwwkufE56ZomJ9w0WW_1wVr-nqwjXAND0lCTKMGSKw7g4eEL_JVNarCqvxU0URhf3HBDYzYT8T9XtETfhC7A-lio/s4608/20220817_140559.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="2592" data-original-width="4608" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgF-AkftGEl010vowNGh8Z94eyaEvvSRKB7mN1QjrjZegqLjjK7Ig9Sti1IdqwhKOIIzXM-7n3iX5bg8UdZaXrVfhWKKDKS4EmEVwwkufE56ZomJ9w0WW_1wVr-nqwjXAND0lCTKMGSKw7g4eEL_JVNarCqvxU0URhf3HBDYzYT8T9XtETfhC7A-lio/s320/20220817_140559.jpg" width="320" /></a><img border="0" data-original-height="2592" data-original-width="4608" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjo49HF10MevKTUHPGsLOSNa3oK-lGjMQJgVip7nIf51M-iZDYOU0q3byKJ-40D3GKSU-XjQXPihicZc5JB8gW5ruc9eeeSB_jCYSn0EG9L3l0VMZnOQjqSDeWmWcaGJ3Cdt2mBMrr10I_nrkdhQtPQ-kIqXrUC0uQ9l328cHo-SMZSYgpmCBl2R5Ep/s320/20220817_134141.jpg" width="320" /></div></div><span style="font-size: medium;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"></div></span><p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;">Il tutto potrebbe bastare, Tromso è una cittadina carina e
accogliente, l’abbiamo visitata nel suo mood più affascinante: la pioggia. L’OKI
ha cessato il suo effetto da tempo, potremmo ritornare al caldo della nostra
cabina… e invece no. </span><span style="font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><span style="line-height: 107%;">Temerari delle
temperature artiche decidiamo di scaldarci ancora un po’ nel pub più caratteristico
della città: <b>il Magic Ice Bar</b>.</span> <span style="line-height: 107%;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgx_egZQYOCZzd0VscxpWtNrdF3lSOAQIs0-3WkvmttH1FCJNoweCLBADo7pbSAtQnpe4xQhESpPhxf2cuqoH509es4ZCb4Nsgyg1pPObqaH2aCH6dlgKyFT55dxSPLXj3nmp87jjX5O_zKQturj9pFiRdwlSkTAao-H2iRFKDKzTwj_RVef0RCYTpI/s4032/IMG_6889.JPG" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="355" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgx_egZQYOCZzd0VscxpWtNrdF3lSOAQIs0-3WkvmttH1FCJNoweCLBADo7pbSAtQnpe4xQhESpPhxf2cuqoH509es4ZCb4Nsgyg1pPObqaH2aCH6dlgKyFT55dxSPLXj3nmp87jjX5O_zKQturj9pFiRdwlSkTAao-H2iRFKDKzTwj_RVef0RCYTpI/w266-h355/IMG_6889.JPG" width="266" /></a></span></div><span style="font-size: medium;"><span style="font-size: medium;"><img border="0" data-original-height="4032" data-original-width="3024" height="327" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLdsHkme5i7-BreUzQO5GLb1OOMJ53kaIPCum06vKMbvcnLNPj0at4Ih1fQ4QpPemHF7cmakGapbZt6LzDN74bUjVpu0Xjs7OtbxRjAvmO-JOT_VHysylCVUs2c1YRFT7wJ9BgldrSATDB1KiqPkLWMjaUD5JQO-gyTZHm8y0-dRhnB4tWHbCe-oA5/w246-h327/IMG_6884.JPG" width="246" /></span><div style="text-align: justify;"><div style="text-align: right;"></div></div><div style="text-align: justify;"></div><div style="text-align: justify;"><br /><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Per la modica cifra di 50 euro a famiglia accettiamo di indossare pesanti
poncho e guanti per gustare un ottimo cocktail al mirtillo in un bicchiere di
ghiaccio e riviviamo sulla nostra pelle l’esperienza dei primi esploratori artici
al Polo. Potrebbe sembrare un po’ kitsch e lo è, ma fatelo!<span> </span></div></span><p></p><p class="MsoNormal"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLdsHkme5i7-BreUzQO5GLb1OOMJ53kaIPCum06vKMbvcnLNPj0at4Ih1fQ4QpPemHF7cmakGapbZt6LzDN74bUjVpu0Xjs7OtbxRjAvmO-JOT_VHysylCVUs2c1YRFT7wJ9BgldrSATDB1KiqPkLWMjaUD5JQO-gyTZHm8y0-dRhnB4tWHbCe-oA5/s4032/IMG_6884.JPG" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"></a></div><p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: left;"><span style="font-size: medium; text-align: justify;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: medium; text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBTmHjwua5tKaFzK4DBBPTd3fUQqV65aAgK0g86S03aw3dtOEPVG3v-g6Km3fudXi7nfuc0gdQNO-FPM6OjldfTDWAGao0VW7nWlorZKEQ6qLNw9MesMGtE9d6oej4MsJl214HQIZIwiXkwntwphsQsUjC4Fg7DRpu-Zouh8EhpyZ1VwLYcuXY15Tp/s4608/20220817_142150.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="4608" data-original-width="2592" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhBTmHjwua5tKaFzK4DBBPTd3fUQqV65aAgK0g86S03aw3dtOEPVG3v-g6Km3fudXi7nfuc0gdQNO-FPM6OjldfTDWAGao0VW7nWlorZKEQ6qLNw9MesMGtE9d6oej4MsJl214HQIZIwiXkwntwphsQsUjC4Fg7DRpu-Zouh8EhpyZ1VwLYcuXY15Tp/s320/20220817_142150.jpg" width="180" /></a></span></div><span style="font-size: medium; text-align: justify;"><div style="text-align: left;">Se siete già febbricitanti e il vostro mix di farmaci sta
per terminare il suo effetto potreste improvvisamente iniziare a tremare in
modo convulso, la vostra arcata dentale superiore potrebbe ricercare in modo
spasmodico quella inferiore in un battito continuo e preoccupante ma non
importa, provatelo. Quando vi ricapita!</div></span></div></div></div></div><p></p>Renatahttp://www.blogger.com/profile/08360184780415814606noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7947261426791233673.post-19133216952182772192022-08-15T23:00:00.004+02:002022-09-20T08:06:39.737+02:00Norvegia, 15 Agosto: Honningsvåg - NordKapp<p> </p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;">Ore 13:00 - 15 Agosto 2022- Ferragosto. Costa Fascinosa approda ad <span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 13.5pt; line-height: 107%;">Honningsvåg</span>,
piccolo insediamento di 3000 abitanti, porta di accesso a NordKapp. Il punto
più a Nord della nostra crociera. <o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;">Le previsioni del tempo fino alla sera precedente avevano
fatto temere il peggio. Non c’era sito meteoreologico che lasciasse un barlume
di speranza a noi viaggiatori dal tempo limitato e invece questo piccolo borgo
marinaro ci regala un cielo limpido e una luce che incanta. Siamo a <span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 13.5pt; line-height: 107%;"><b>Honningsvåg</b></span><b>.</b>
<o:p></o:p></span></span></p>
<span style="font-size: medium;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEj9NclRqXsXMA8e6WPHD942veRfEvYW0NQdua-t2h9Fr7JkQFiWBFLuwT0lIjdO37WG0BHXSw2Qram_WHRfm92DOyGOlm1VYwg6n1G4G1sVItqUKsBvUtEww7Vu_lNvaapN7RUw8S8SX-ZbSsE8zPWk4ThLECUfPdSBw5lNX38oXDHBED1jtvO0q5v8" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="557" data-original-width="991" height="279" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEj9NclRqXsXMA8e6WPHD942veRfEvYW0NQdua-t2h9Fr7JkQFiWBFLuwT0lIjdO37WG0BHXSw2Qram_WHRfm92DOyGOlm1VYwg6n1G4G1sVItqUKsBvUtEww7Vu_lNvaapN7RUw8S8SX-ZbSsE8zPWk4ThLECUfPdSBw5lNX38oXDHBED1jtvO0q5v8=w498-h279" width="498" /></a></div></span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br /></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><span style="line-height: 107%;">Proprio accanto al molo vediamo il <b>NordKapp Museum: </b>dovrebbe
illustrarci<b> </b>l’impatto dei primi visitatori/esploratori al Capo e il duro
impatto che la seconda guerra mondiale ha avuto su questo estremo</span> lembo
d’Europa. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;">Ma abbiamo bisogno di vedere con i nostri occhi questa terra,
siamo noi gli esploratori oggi! </span></span><o:p></o:p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgocvQZ9b-dCYxKdiuXl9-hvlBmjpGcXDJrCDTHff1JXimcCpH9rjfScNygnysQlJx-4n5cuRqdtN0cY2E8dpd5R0pEHJmwTiVEYZCC3wakMhCmFPmY1JwnCz1bvSdzDATkq9YRCwvY6DMMOkxP-GcLCyVJjIuljtbpcAlBjccvpFMRP6S2YbT_2ITn" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="709" data-original-width="1031" height="449" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgocvQZ9b-dCYxKdiuXl9-hvlBmjpGcXDJrCDTHff1JXimcCpH9rjfScNygnysQlJx-4n5cuRqdtN0cY2E8dpd5R0pEHJmwTiVEYZCC3wakMhCmFPmY1JwnCz1bvSdzDATkq9YRCwvY6DMMOkxP-GcLCyVJjIuljtbpcAlBjccvpFMRP6S2YbT_2ITn=w653-h449" width="653" /></a></div><br /></div></div><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;">D</span></span><span style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;">ei ricordi della guerra ci basta la <b>Bramse Statue:</b> in
memoria del cane San Bernardo vissuto durante la seconda guerra mondiale. Bramse,
di proprietà del capitano Hafto della Marina norvegese, durante la guerra andò
in mare con lui sul dragamine Thorodd. Il Thorodd era di stanza in Scozia e
proprio qui i racconti delle avventure di Bramse, del suo coraggio e della sua
gentilezza lo hanno reso leggenda.<o:p></o:p></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEirxJWavFOOmfc4ij12BLXxg0hZLGQPh4glC_7ZOa9lhqEQ9OCuOnmBF-FTQqQgILoeGGZc6JgXm7dSvbcCOZJma5tsfVD09jqXdMyKZGHwqmGlmnGdAyFcIir2s9PdwPGlS6slpRIztSizE3Ni0T3CX0BW6IeAjrLIjAS5-Wwssc8BgHTeJVZM1RF9" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="524" data-original-width="956" height="322" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEirxJWavFOOmfc4ij12BLXxg0hZLGQPh4glC_7ZOa9lhqEQ9OCuOnmBF-FTQqQgILoeGGZc6JgXm7dSvbcCOZJma5tsfVD09jqXdMyKZGHwqmGlmnGdAyFcIir2s9PdwPGlS6slpRIztSizE3Ni0T3CX0BW6IeAjrLIjAS5-Wwssc8BgHTeJVZM1RF9=w590-h322" width="590" /></a></div><br /><br /><p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><span style="line-height: 107%;">Poco distante dal molo la piccola
chiesta bianca<b>, la </b><span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 13.5pt; line-height: 107%;"><b>Honningsvåg</b></span><b> Church</b>: chiesetta in stile neogotico, consacrata
nel 1885 ed affiancata dal piccolo cimitero cittadino. Questa chiesa è
particolarmente cara agli abitanti dell’isola: è uno dei pochi edifici che
scampò alla furia nazista e che i cittadini della località trovarono intatta
alla fine del conflitto, al ritorno a casa dall’esilio forzato.</span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEimA-pB9FbzYQyD46-r5VOKSpommQ-BjquM1PG57yfAN8oXAgpZjW3MWYrWiJMVwoEuW3rD4rme7sJY9xVqBGd4qGnfVW-kEvh6-5qE3q1b2Xk4ZPe90o62-bW_4sgt2Fsh7nCTzDTf7MSzplKUYTYI_7vvmgL33zW-KzZS0n_qJhp2WyE6YDTmuNul" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="520" data-original-width="968" height="330" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEimA-pB9FbzYQyD46-r5VOKSpommQ-BjquM1PG57yfAN8oXAgpZjW3MWYrWiJMVwoEuW3rD4rme7sJY9xVqBGd4qGnfVW-kEvh6-5qE3q1b2Xk4ZPe90o62-bW_4sgt2Fsh7nCTzDTf7MSzplKUYTYI_7vvmgL33zW-KzZS0n_qJhp2WyE6YDTmuNul=w615-h330" width="615" /></a></div><br /><p></p></div><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;">Camminiamo nelle viuzze e ci fermiamo un po’ sulla spiaggia a
guardare l’oceano.<o:p></o:p></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: medium;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEht83KAJ79wD0BbZ1XYLQlvAlraHO-OIepTbJ_TBvfqfnMu2ej9QSm2ges5TNmzGWxxpKKeqFjkiJ0SWgy4hGswgPYm_q9C8b99fNsZW0CnoDVh1nKx2BE-GxYegtveSpo1n7HLlI9A4xaYUD-8M8Xmz-tDap6m18oivmMWu260zbDX26Y4fLdqaL6F" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="303" data-original-width="1085" height="178" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEht83KAJ79wD0BbZ1XYLQlvAlraHO-OIepTbJ_TBvfqfnMu2ej9QSm2ges5TNmzGWxxpKKeqFjkiJ0SWgy4hGswgPYm_q9C8b99fNsZW0CnoDVh1nKx2BE-GxYegtveSpo1n7HLlI9A4xaYUD-8M8Xmz-tDap6m18oivmMWu260zbDX26Y4fLdqaL6F=w640-h178" width="640" /></a></div></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;">C’è ancora un luogo da visitare ad <span style="font-family: "Times New Roman", serif; font-size: 13.5pt; line-height: 107%;">Honningsvåg</span>, una tappa doverosa
per ogni amante del Natale, l’<b>Artico Christmas House in </b>via Sjøgata 1 A.
Non troviamo articoli diversi o migliori rispetto ad uno dei tanti negozi di articoli
natalizi del Trentino, ma siamo nel Circolo Polare Artico e anche in pieno
agosto ci sentiamo pervasi dalla magica atmosfera del Natale che porta il cuore
ad essere più leggero e anche il portafoglio!</span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiEZLeR72RN2TKJOQxzpFBMFehIjH8IfOUDc_Tzo39j-8T18vgS2oPCgM_uadfby0MUAaEMWWdnXtFyP7tnU7_Wd_mBOxFf3jFQ12khH2zk4HVQHucJcpJ1AykzZD24iNi8osHWxcVs54CKx5rOSsfZTQRMeMVd3FWlK30Y1FDnnkMDBwJeMvQgPX2f" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="1285" data-original-width="1011" height="766" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiEZLeR72RN2TKJOQxzpFBMFehIjH8IfOUDc_Tzo39j-8T18vgS2oPCgM_uadfby0MUAaEMWWdnXtFyP7tnU7_Wd_mBOxFf3jFQ12khH2zk4HVQHucJcpJ1AykzZD24iNi8osHWxcVs54CKx5rOSsfZTQRMeMVd3FWlK30Y1FDnnkMDBwJeMvQgPX2f=w604-h766" width="604" /></a></span></div><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;">Ed ora è il nostro turno! Ci aspetta l’autobus che ci
accompagnerà a <b>Capo Nord- NordKapp: 71° 10’ 21”.</b><o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
</p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;">32km di natura incontaminata ci separano dalla scogliera di
Capo Nord: qualche abitazione ma per lo più colline verdi e laghi azzurro intenso. Di tanto in
tanto qualche renna che ci dicono essere allevata solo dai Sami, popolo autoctono.
Dei loro pastori nessuna traccia, sono libere sulle colline. Alcune più
impavide attraversano la strada costringendo il nostro autista a cedere loro il
passo.</span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><o:p><span style="font-size: medium;"></span></o:p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEj5oYDDN8q8Lm7tjTNTI71wOSogDbSHpZjffRGPCw6R_UZmELsEpQiAs5DWJ58YHZHfa8quEm5LyMRRG7y7hp4_jkPud5hxOypRlHhkmwxqX3le46jCkn08SSpSOVQ3Tad_poS_o8AK3Nv2cZKLp8mZtBcdjo4-v6Cb-bTGvAu3RVwIGMbsvmr9pWG9" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="953" data-original-width="1038" height="582" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEj5oYDDN8q8Lm7tjTNTI71wOSogDbSHpZjffRGPCw6R_UZmELsEpQiAs5DWJ58YHZHfa8quEm5LyMRRG7y7hp4_jkPud5hxOypRlHhkmwxqX3le46jCkn08SSpSOVQ3Tad_poS_o8AK3Nv2cZKLp8mZtBcdjo4-v6Cb-bTGvAu3RVwIGMbsvmr9pWG9=w635-h582" width="635" /></a></span></div><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><o:p></o:p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;">Ed eccoci a <b>Capo
Nord</b>: un promontorio a picco sul mare, alto poco più di 300 metri dove
soffia un vento tanto forte da rendere difficile il respirare.<o:p></o:p></span></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;">Qui il Mare
di Norvegia a ovest e il Mare di Barents a est si incontrano sulle coste
settentrionali dell’isola di Magerøya e dal promontorio di Capo Nord la magica
vista del mare aperto.</span><span style="font-size: 12pt;"><o:p></o:p></span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjEhHyTqdyWBrdKxKgSWdxnSjE2ymcXMGHZNLUa1WJaRcZL1724VkVOG1mGjrNFgjn6gwVTcH4Ltuw1VQTPoy46MYgLpyOLJ62IRNL2yInsnQg1bfcDbFKxzb1geGihwKUCx1GaUFO4TQuPAlgMWwUb9HxbZtADCW5heIQLCn0_7NZ_JYnqIJqUvmjr" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="313" data-original-width="1041" height="187" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEjEhHyTqdyWBrdKxKgSWdxnSjE2ymcXMGHZNLUa1WJaRcZL1724VkVOG1mGjrNFgjn6gwVTcH4Ltuw1VQTPoy46MYgLpyOLJ62IRNL2yInsnQg1bfcDbFKxzb1geGihwKUCx1GaUFO4TQuPAlgMWwUb9HxbZtADCW5heIQLCn0_7NZ_JYnqIJqUvmjr=w620-h187" width="620" /></a></span></div><p></p><p class="MsoNormal"><br /></p><p class="MsoNormal"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;">Sul promontorio sono presenti tre monumenti:</span></span></p><p class="MsoNormal"></p><ul><li><span style="font-size: medium;"><span style="line-height: 107%; text-indent: -18pt;">una scultura che raffigura una <b>madre con il figlio</b>; la madre tiene vicino a
sé il bambino che indica con la mano sinistra il monumento "Bambini del
mondo", dinnanzi a lui.</span></span></li><li><span style="font-size: medium;">la
rappresentazione <b style="text-indent: -18pt;">Bambini del mondo</b><span style="text-indent: -18pt;">: sette medaglioni in pietra con
disegni di bambini di sette nazioni diverse.</span></span></li></ul><p></p><p></p><p class="MsoListParagraphCxSpLast" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18pt;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: medium;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEix1GGMmxfwQtseK70oGtJO0kbY5umo1S01X2monKEdniN3trIgmRCTPx3atRhRj76jOWdXpbprsOLhz2IIl7y8ZiT2L5oTbk2Ys43IiK8I8v1FPgeeYEMidfqayxKj1fBhgNine2wM2iEf5b5V1exog4ZeRbMmj5qt3t2GBI4zJGtLbOur0lcX2P2A" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="613" data-original-width="979" height="385" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEix1GGMmxfwQtseK70oGtJO0kbY5umo1S01X2monKEdniN3trIgmRCTPx3atRhRj76jOWdXpbprsOLhz2IIl7y8ZiT2L5oTbk2Ys43IiK8I8v1FPgeeYEMidfqayxKj1fBhgNine2wM2iEf5b5V1exog4ZeRbMmj5qt3t2GBI4zJGtLbOur0lcX2P2A=w617-h385" width="617" /></a></span></div><p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"></p><ul><li><span style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;">Ultimo e sicuramente il più conosciuto e rappresentato “il <b>Globo”:</b>
scultura in ferro che rappresenta un mappamondo</span></span></li></ul><div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div><div><span style="font-size: medium;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEisHSO0JE7pXPxYwM_lsEwlwbDOyq_L7eSsj7ap3BJ6ffcpJjmIACYmMv-KCsyRxSenrXjTvd_qm5jXfmZtq8O-rxlLE8gpQK-Cs384lFz5h41pFGkQ2xe_2S7nHW52wybiyjQAdiIjgywr0jQr1eo3S3PXijWEj0Mfjpz6TPRUpdammTuMScvteJWS" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="638" data-original-width="1040" height="368" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEisHSO0JE7pXPxYwM_lsEwlwbDOyq_L7eSsj7ap3BJ6ffcpJjmIACYmMv-KCsyRxSenrXjTvd_qm5jXfmZtq8O-rxlLE8gpQK-Cs384lFz5h41pFGkQ2xe_2S7nHW52wybiyjQAdiIjgywr0jQr1eo3S3PXijWEj0Mfjpz6TPRUpdammTuMScvteJWS=w601-h368" width="601" /></a></div><br /><div style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%; text-indent: -18pt;"><span style="font-size: medium;">Sul promontorio c’è anche un grande blockhaus, la
Nordkapphallen, una struttura informativa e turistica che al suo interno
comprende: un ristorante, alcuni negozi di souvenir, mostre permanenti relative
alla storia del Capo, una sala cinematografica, un piccolo museo thailandese ed una galleria scavata nella
roccia che termina in una sala dove, attraverso una enorme vetrata è
possibile ammirare comodamente seduti il sole di mezzanotte da aprile a fine
luglio. Vi</span></span><span style="text-indent: -18pt;"><span style="font-size: medium;">sitiamo il tutto avidi di scoprire e nel tentativo di
ripararci dal vento che inizia a diventare sempre più forte.</span></span></div></span></div><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;">
</span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><span style="line-height: 107%;">Ed è già ora di tornare</span><b>.<o:p></o:p></b></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><b></b></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: medium;"><b><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEi3Tiqwz2cTHgBgytHvHpAnJn6ifTg8fWyiNr7BoUPyhz4-_sAp3ci03773CIiNvkLu4THgXA3PNNHd4pDKedgDu1BMEf0nMliOlo1yZTUkFVbfG-MgV9lhrKM3ci1W0RH11RByjvDy6ZzmV5uZ8nrBXbbqcggXqbDGnA1I-SMjiqP8ONiXpC4ncTxo" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="343" data-original-width="610" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEi3Tiqwz2cTHgBgytHvHpAnJn6ifTg8fWyiNr7BoUPyhz4-_sAp3ci03773CIiNvkLu4THgXA3PNNHd4pDKedgDu1BMEf0nMliOlo1yZTUkFVbfG-MgV9lhrKM3ci1W0RH11RByjvDy6ZzmV5uZ8nrBXbbqcggXqbDGnA1I-SMjiqP8ONiXpC4ncTxo=w427-h240" width="427" /></a></b></span></div><span style="font-size: medium;"><b><br /><br /></b></span><p></p><p class="MsoListParagraphCxSpLast" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18pt;"><span style="line-height: 107%;"></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="line-height: 107%;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></p><span style="font-size: medium;"></span><p></p>Renatahttp://www.blogger.com/profile/08360184780415814606noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7947261426791233673.post-5541134143157206882022-08-13T20:00:00.168+02:002022-09-20T08:15:04.142+02:00Norvegia, 13 Agosto: Alesund<p style="text-align: left;"><span style="font-size: medium;"><span style="text-align: justify;"><span style="line-height: 19.9733px;"> </span></span><b style="text-align: justify;"><span style="line-height: 19.9733px;"> </span></b></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">La nostra nave “<b>Costa
Fascinosa</b>” ci accoglie a Kiel e per due giorni è il nostro unico porto
sicuro in mezzo all’oceano. La sua mole maestosa incede lenta sul mare senza
mai superare i 20 nodi. Dai ponti della nave, dalle finestre e dagli oblò solo un’immensa
distesa d’acqua e la sagoma delle coste danesi all’orizzonte che lasciano spazio
a quelle norvegesi, nostra “Terra!” in questa esplorazione nel Nord Europa.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">La mattina del 13 agosto
arriviamo ad <b>“</b><b><span style="line-height: 107%;">Alesund”,</span></b>
la nave attracca <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>al molo di Brew. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Abbiamo studiato: il paese è la
base della più grande flotta norvegese per la pesca del merluzzo: il porto a
Nord di Alesund è frutto della raffinata ricostruzione post incendio del 1904 e
la cittadina ha un centro vivace e piacevole da visitare. Siamo pronti per verificare
tutto questo.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Fa freddino, il cielo è coperto
di nubi e l’acqua intorno a noi è un’immensa distesa grigia dalla quale emerge,
su una penisola a forma di amo, la nostra cittadina.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><span style="mso-no-proof: yes;"><v:shapetype coordsize="21600,21600" filled="f" id="_x0000_t75" o:preferrelative="t" o:spt="75" path="m@4@5l@4@11@9@11@9@5xe" stroked="f">
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</o:lock></v:path></v:stroke></v:shapetype><v:shape id="Immagine_x0020_38" o:spid="_x0000_i1029" style="height: 269pt; mso-wrap-style: square; visibility: visible; width: 478pt;" type="#_x0000_t75">
<v:imagedata o:title="" src="file:///C:/Users/A246428/AppData/Local/Temp/msohtmlclip1/01/clip_image001.jpg">
</v:imagedata></v:shape></span><i><o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><i><o:p><span style="font-size: medium;"> </span></o:p></i></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><i><o:p> </o:p></i></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEg4WTEJknM0aFb4ehCtVFTVVZLFTZieOHiqZ0Kv5IwzfPCnaOni54reEJYb_iRdiDpQ8HJSixQMyyW31qmeVgowabbfHEcRE8xHonOyLaoTgLdnFDwyXPfDenAPJj1EDzeQ4EVLJJlt68BPX7PYJhPkS9N0pmsBA3m1rFMNqgI1iBBLef2atZDPawl5" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="560" data-original-width="996" height="303" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEg4WTEJknM0aFb4ehCtVFTVVZLFTZieOHiqZ0Kv5IwzfPCnaOni54reEJYb_iRdiDpQ8HJSixQMyyW31qmeVgowabbfHEcRE8xHonOyLaoTgLdnFDwyXPfDenAPJj1EDzeQ4EVLJJlt68BPX7PYJhPkS9N0pmsBA3m1rFMNqgI1iBBLef2atZDPawl5=w539-h303" width="539" /></a></i></div><i><br /></i><p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span face=""Calibri",sans-serif" style="font-size: medium; line-height: 107%; mso-ansi-language: IT; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Ci
dirigiamo ai piedi della <b>collina Aksla</b> pronti a salire i 418 gradini che
ci portano ai punti panoramici di Fjellstua e Kniven. Non siamo soli, una fiumana
di turisti colorati sale lentamente un gradino dopo l’altro scattando foto in
continuazione. La vista dalla collina è spettacolare: Alesund è tutta davanti a
noi, si estende sotto una immensa distesa di nubi che fortunatamente
trattengono la pioggia e ci regalano un gioco di grigi che rendono la cittadina
affascinante e particolare.</span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span face=""Calibri",sans-serif" style="font-size: 11pt; line-height: 107%; mso-ansi-language: IT; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin; mso-hansi-theme-font: minor-latin;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhKO-7tX1XYhez8WE6xyM622cDeDr09F3QAN2wE3rdEZiYdFOR0RR0Kxusco8jBE2d4K0j2DmfCWnEoEFNizbV6R2X9FEsz3J62NMpOKkO20zUBkm0RgaFcYMODMbpRF1mmu1iVLZEJ-xBWZ_JPBOL2pif5V7-DhtwSNdM-_jIzn8aZjOb6NI-PWOEa" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="287" data-original-width="509" height="191" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhKO-7tX1XYhez8WE6xyM622cDeDr09F3QAN2wE3rdEZiYdFOR0RR0Kxusco8jBE2d4K0j2DmfCWnEoEFNizbV6R2X9FEsz3J62NMpOKkO20zUBkm0RgaFcYMODMbpRF1mmu1iVLZEJ-xBWZ_JPBOL2pif5V7-DhtwSNdM-_jIzn8aZjOb6NI-PWOEa=w340-h191" width="340" /></a></div><br /><br /><p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span face=""Calibri",sans-serif" style="font-size: 11pt; line-height: 107%; mso-ansi-language: IT; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin; mso-hansi-theme-font: minor-latin;"><br /></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span face=""Calibri",sans-serif" style="font-size: 11pt; line-height: 107%; mso-ansi-language: IT; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin; mso-hansi-theme-font: minor-latin;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhmhWmjcA8pVvpqIpuPweln-VumelXovMUS0RAW4j-wwUS_sPlsuHVGLfd50xlPiMMak-zktlHWKYWd4CmXlbIRxo8qQhmaQHmkeKu4DqKe7AuViT3qYSAqQzTspmirMb9PQDIg6ztBDApIgm0SCRst1LsmYX7jhOIGV7xPPSY6c-II2fEcnqPvwWDK" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="362" data-original-width="1004" height="244" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhmhWmjcA8pVvpqIpuPweln-VumelXovMUS0RAW4j-wwUS_sPlsuHVGLfd50xlPiMMak-zktlHWKYWd4CmXlbIRxo8qQhmaQHmkeKu4DqKe7AuViT3qYSAqQzTspmirMb9PQDIg6ztBDApIgm0SCRst1LsmYX7jhOIGV7xPPSY6c-II2fEcnqPvwWDK=w683-h244" width="683" /></a></div></div><p></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br /></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Alesund è tranquilla e
accogliente: passeggiamo per le vie del centro immortalando la nostra presenza
in ogni angolo. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><span style="mso-no-proof: yes;"><v:shape alt="Immagine che contiene esterni, persona, uomo
Descrizione generata automaticamente" id="Immagine_x0020_20" o:spid="_x0000_i1027" style="height: 200pt; mso-wrap-style: square; visibility: visible; width: 355.5pt;" type="#_x0000_t75">
<v:imagedata o:title="Immagine che contiene esterni, persona, uomo
Descrizione generata automaticamente" src="file:///C:/Users/A246428/AppData/Local/Temp/msohtmlclip1/01/clip_image005.jpg">
</v:imagedata></v:shape></span><i><o:p></o:p></i></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><i><o:p><span style="font-size: medium;"> </span></o:p></i></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEg3i_zOr9k38iT6XFmoXYy4TU0Cc_keQd6ti174xfrQaKztlbI8goZlQiS7AfuPzqOR18tyabVtD9mtpPiIQMasHx-ovfE_0_KTvu1_N2U8ybmHxDdn2cTsYRUBJY1J_GG1Ub--Ia7m8dQ6ZSilUh1J8QOSI780cV3PsWREtdKRayFe-SWRJ-tfK_0o" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="417" data-original-width="741" height="295" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEg3i_zOr9k38iT6XFmoXYy4TU0Cc_keQd6ti174xfrQaKztlbI8goZlQiS7AfuPzqOR18tyabVtD9mtpPiIQMasHx-ovfE_0_KTvu1_N2U8ybmHxDdn2cTsYRUBJY1J_GG1Ub--Ia7m8dQ6ZSilUh1J8QOSI780cV3PsWREtdKRayFe-SWRJ-tfK_0o=w526-h295" width="526" /></a></i></div><i><span style="font-size: medium;"><br /></span></i><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></span></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: left;"><span style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Tra gli edifici troviamo anche simpatici
Trolls e riproduzioni di esemplari della fauna locale e le foto souvenir
diventano un piacevole momento di gogliardico spirito italiano.</span></span></div><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><v:shape alt="Immagine che contiene persona, terra, esterni, persone
Descrizione generata automaticamente" id="Immagine_x0020_33" o:spid="_x0000_s1038" style="height: 186pt; left: 0px; margin-left: 200.1pt; margin-top: 18.65pt; mso-height-percent: 0; mso-height-relative: margin; mso-position-horizontal-relative: text; mso-position-horizontal: absolute; mso-position-vertical-relative: text; mso-position-vertical: absolute; mso-width-percent: 0; mso-width-relative: margin; mso-wrap-distance-bottom: 0; mso-wrap-distance-left: 9pt; mso-wrap-distance-right: 9pt; mso-wrap-distance-top: 0; mso-wrap-style: square; position: absolute; text-align: left; visibility: visible; width: 166.5pt; z-index: -251627520;" type="#_x0000_t75">
<v:imagedata o:title="Immagine che contiene persona, terra, esterni, persone
Descrizione generata automaticamente" src="file:///C:/Users/A246428/AppData/Local/Temp/msohtmlclip1/01/clip_image006.jpg"><span style="font-size: medium;">
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</w:wrap></span></v:imagedata></v:shape><v:shape alt="Immagine che contiene edificio, esterni, pietra, via
Descrizione generata automaticamente" id="Immagine_x0020_37" o:spid="_x0000_s1037" style="height: 232pt; left: 0px; margin-left: 0px; margin-top: 383pt; mso-position-horizontal-relative: margin; mso-position-horizontal: left; mso-position-vertical-relative: page; mso-position-vertical: absolute; mso-wrap-distance-bottom: 0; mso-wrap-distance-left: 9pt; mso-wrap-distance-right: 9pt; mso-wrap-distance-top: 0; mso-wrap-style: square; position: absolute; text-align: left; visibility: visible; width: 174pt; z-index: -251626496;" type="#_x0000_t75">
<v:imagedata o:title="Immagine che contiene edificio, esterni, pietra, via
Descrizione generata automaticamente" src="file:///C:/Users/A246428/AppData/Local/Temp/msohtmlclip1/01/clip_image007.jpg"><span style="font-size: medium;">
<w:wrap anchorx="margin" anchory="page" type="tight">
</w:wrap></span></v:imagedata></v:shape><span style="mso-no-proof: yes;"><span style="font-size: medium; mso-spacerun: yes;"> </span></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="mso-no-proof: yes;"><span style="mso-spacerun: yes;"></span></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgS1gxE-XsSgdUFn0mC_HcPbxebmG4-kwzC9j3_GXars_bnG9aEgN52-N4v50Kn-qtkjoyUA7vxYS3vRL12_NKZhVAkbzapgc6DjRF5-pv2DlueEYgKX3ArrM3dOH4hWL8zm5blHSExf2gTndB7SAsfUM7Y4magPFAZnzkaH5Sbwy0KSaB0rvxRdguj" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="492" data-original-width="1003" height="336" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgS1gxE-XsSgdUFn0mC_HcPbxebmG4-kwzC9j3_GXars_bnG9aEgN52-N4v50Kn-qtkjoyUA7vxYS3vRL12_NKZhVAkbzapgc6DjRF5-pv2DlueEYgKX3ArrM3dOH4hWL8zm5blHSExf2gTndB7SAsfUM7Y4magPFAZnzkaH5Sbwy0KSaB0rvxRdguj=w686-h336" width="686" /></a></div><br /></div><span style="font-size: medium;"><br /></span></div></div><p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Gli edifici sono tutti ottimamente conservati ed è piacevole
camminare per le vie del centro.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><v:shape alt="Immagine che contiene cielo, esterni
Descrizione generata automaticamente" id="Immagine_x0020_27" o:spid="_x0000_s1034" style="height: 143pt; left: 0px; margin-left: 229.2pt; margin-top: 123.5pt; mso-height-percent: 0; mso-height-relative: margin; mso-position-horizontal-relative: margin; mso-position-horizontal: absolute; mso-position-vertical-relative: page; mso-position-vertical: absolute; mso-width-percent: 0; mso-width-relative: margin; mso-wrap-distance-bottom: 0; mso-wrap-distance-left: 9pt; mso-wrap-distance-right: 9pt; mso-wrap-distance-top: 0; mso-wrap-style: square; position: absolute; text-align: left; visibility: visible; width: 254.2pt; z-index: -251637760;" type="#_x0000_t75"><br /></v:shape></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhAM2HIJlO2BMH4gZORLD9CBljMRnfiY0QSGqrP-X2gyltEDm39GPybYiN3ECpGc1gosK9TUbEGSPW7xETukJwya5hxYGHTZY8pRlA-9SkL1JvT0oMAcRl4qdfJeDs9n5E_5kgtOv4UyBCkOdus8mmPBOEVS_zisCmjEcQZYFkghQ9O1tJODcF8TH_6" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" data-original-height="369" data-original-width="1004" height="249" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhAM2HIJlO2BMH4gZORLD9CBljMRnfiY0QSGqrP-X2gyltEDm39GPybYiN3ECpGc1gosK9TUbEGSPW7xETukJwya5hxYGHTZY8pRlA-9SkL1JvT0oMAcRl4qdfJeDs9n5E_5kgtOv4UyBCkOdus8mmPBOEVS_zisCmjEcQZYFkghQ9O1tJODcF8TH_6=w674-h249" width="674" /></a></i></div><i><br /></i><p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Oltre a visitare Alesund abbiamo
un impegno: acquistare abbigliamento per Antonio la cui valigia non è arrivata sulla
nave e vaga raminga tra Linate-Francoforte-Amburgo. Fortunatamente il centro ci
regala i classici negozi turistici in cui acquistare abbigliamento norvegese a
prezzi contenuti.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><o:p><span style="font-size: medium;"> </span></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Nonostante l’abbondante colazione,
la fame si fa sentire presto. Abbiamo una meta: <b>Invit</b>, il miglio caffè
del centro di Alesund e il locale più raffinato della città. Peccato che al
numero 9 di Apotekergata il locale non si trova. La pioggia inizia a scendere e
ci rifugiamo nel primo kebabbaro che incontriamo: fa anche hamburger. Nulla di
tipico e nemmeno particolarmente gustoso ma siamo all’inizio della vacanza e il
nostro buon umore continua ad illuminare la giornata.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;"><br /></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh4kjs0gxr4E3WNrZFSRzJeyrl2IvXz-vnfA-p6MwAfmgHWxRGryCkVOC9DTUTRI9eXlo2BfCDwnXiXi17fFFvtpOqo5sfCWZhV33VJYy0rLECNoP-nRIgmxkgUsYtaFbF2_jm80Tv0uiYKzZRvZE1THlA3u_febCXnW4Qie4GXuyEV2b_yi7he8IUd" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-size: medium;"><img alt="" data-original-height="621" data-original-width="1005" height="389" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEh4kjs0gxr4E3WNrZFSRzJeyrl2IvXz-vnfA-p6MwAfmgHWxRGryCkVOC9DTUTRI9eXlo2BfCDwnXiXi17fFFvtpOqo5sfCWZhV33VJYy0rLECNoP-nRIgmxkgUsYtaFbF2_jm80Tv0uiYKzZRvZE1THlA3u_febCXnW4Qie4GXuyEV2b_yi7he8IUd=w630-h389" width="630" /></span></a></div><p></p><span style="font-size: medium;"><br />
</span><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><v:shape id="Immagine_x0020_29" o:spid="_x0000_s1029" style="height: 292.15pt; left: 0px; margin-left: 300.85pt; margin-top: 140.8pt; mso-position-horizontal-relative: text; mso-position-horizontal: absolute; mso-position-vertical-relative: page; mso-position-vertical: absolute; mso-wrap-distance-bottom: 0; mso-wrap-distance-left: 9pt; mso-wrap-distance-right: 9pt; mso-wrap-distance-top: 0; mso-wrap-style: square; position: absolute; text-align: left; visibility: visible; width: 164.3pt; z-index: -251632640;" type="#_x0000_t75">
<v:imagedata o:title="" src="file:///C:/Users/A246428/AppData/Local/Temp/msohtmlclip1/01/clip_image015.jpg"><span style="font-size: medium;">
<w:wrap anchory="page" type="tight">
</w:wrap></span></v:imagedata></v:shape><span style="font-size: medium;">Prima tappa pomeridiana è il <b>Jugendstil Senteret: </b>museo, ex
farmacia, contenente tessuti, ceramiche, mobili... anche una “Capsula del Tempo”
e documentario che ripercorre la storia del paese dopo l’incendio del 1904.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><i><span style="color: red; font-size: medium;"><o:p> </o:p></span></i></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiEKCB5pf1uP5KG3cvkEFSpfAaflVQT19Agh7rlPT_sh97unTospwbxeESHgbTDPU82lnbPPQyNnofdT-XRmXf2VlRvmspJutRMxuALfZBIXjpD4enOaz57hFcBZC5btm4a9nqPJMgvcAqjIutvbxXiQkqWl_fKsVwrSavaduGdvjgmgHVHf4H1TbcC" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-size: medium;"><img alt="" data-original-height="929" data-original-width="984" height="561" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiEKCB5pf1uP5KG3cvkEFSpfAaflVQT19Agh7rlPT_sh97unTospwbxeESHgbTDPU82lnbPPQyNnofdT-XRmXf2VlRvmspJutRMxuALfZBIXjpD4enOaz57hFcBZC5btm4a9nqPJMgvcAqjIutvbxXiQkqWl_fKsVwrSavaduGdvjgmgHVHf4H1TbcC=w593-h561" width="593" /></span></a></i></div><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><br /></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Troppo caro per il poco che ci consente
di vedere: la parte più caratteristica è proprio l’arredamento della ex farmacia
oggi biglietteria del museo . <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Con i
musei per oggi abbiamo chiuso e decidiamo che il KUBE, principale museo
dedicato all’arte contemporanea, sarà visitato da altri.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><o:p><span style="font-size: medium;"> </span></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Ci aspetta la chiesa, la <b>Alesund
Kirke, </b>costruita in pietra nel 1909. La nostra guida cartacea ci consiglia
di entrare e vedere gli affreschi, le vetrate e la navata stile nautico. Ma qui
ad Alesund tutto chiude presto: negozi, musei ed edifici. Alle 16:00 tutto
chiuso: con tutte queste ore di luce avremmo gradito una maggiore elasticità di
orari, ci dobbiamo accontentare dell’esterno e dell’adiacente cimitero.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><v:shape alt="Immagine che contiene erba, albero, esterni, parco
Descrizione generata automaticamente" id="Immagine_x0020_31" o:spid="_x0000_s1026" style="height: 154pt; left: 0px; margin-left: 222.55pt; margin-top: 190.5pt; mso-position-horizontal-relative: margin; mso-position-horizontal: right; mso-position-vertical-relative: page; mso-position-vertical: absolute; mso-wrap-distance-bottom: 0; mso-wrap-distance-left: 9pt; mso-wrap-distance-right: 9pt; mso-wrap-distance-top: 0; mso-wrap-style: square; position: absolute; text-align: left; visibility: visible; width: 273.75pt; z-index: -251629568;" type="#_x0000_t75"><span style="font-size: medium;"><br /></span></v:shape></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><o:p><span style="font-size: medium;"> <br /></span></o:p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEj8sOZP90T3NNbdhuyo_I3Y-C7dCxj70kIfIurQJXbpYAvtytNXHXQdE_kTivwxSyL27xHfEzmlo_SGF60HuItq5u4MI8WNvAsfsb93xu7CJIVfMKNclIUKU6-DXUaYqs-tyjlNbyArtjE_3IhcikFBnlonuH1CV_bsUID1MIzwbUtuSa5hodPnVTcV" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><span style="font-size: medium;"><img alt="" data-original-height="594" data-original-width="1003" height="369" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEj8sOZP90T3NNbdhuyo_I3Y-C7dCxj70kIfIurQJXbpYAvtytNXHXQdE_kTivwxSyL27xHfEzmlo_SGF60HuItq5u4MI8WNvAsfsb93xu7CJIVfMKNclIUKU6-DXUaYqs-tyjlNbyArtjE_3IhcikFBnlonuH1CV_bsUID1MIzwbUtuSa5hodPnVTcV=w621-h369" width="621" /></span></a></div><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: medium;">Il <b>Fiskerimuseet</b>: museo/magazzino
del 1861, è uno dei pochi edifici sopravvissuti all’incendio del 1904. Ci sono
mostre sulla evoluzione della pesca e lavorazione dell’olio di fegato di
merluzzo. Ci crediamo ma si trova dalla parte opposta della città, sarà già
chiuso e non abbiamo più tempo. La nostra esplorazione di Alesund finisce qui,
lasciandoci un ottimo ricordo di questa prima tappa della nostra crociera. E’
ora di risalire a bordo.</span><o:p></o:p></p>Renatahttp://www.blogger.com/profile/08360184780415814606noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7947261426791233673.post-32856610460590780252022-04-26T21:04:00.004+02:002022-04-26T22:10:31.160+02:00Ricordando A.<p style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Le scuole del comune di
Milano offrono una opportunità ai genitori che lavorano: frequentare i giochi
serali. Un servizio gestito da cooperative del comune in cui lasciare
i figli dalle 16:30 alle 18:00. Marco e Luca hanno usufruito a lungo di questo
servizio.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Di quegli anni ricordo che
ero quasi sempre l’ultima: varcavo di corsa la soglia della scuola e spesso il
mio ritardo era tale che trovavo i bambini già vestiti (con giacca e cartella
in spalla). Di quelle uscite serali ho impressi nella memoria pochi volti,
quelli dei ritardatari come me: il viso della mamma di M. e il viso del papà di
A.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">M. era una bambina spigliata,
estroversa, esuberante e simpatica; dimostrava più anni dei pochi che aveva ed
era impossibile non notarla. All’uscita mi coinvolgeva nei racconti della
giornata, mi raccontava cosa avevano fatto Marco e Luca: ho parlato spesso con
lei e sua madre, più con lei che con la madre perché era un vero vulcano e poco
spazio lasciava alla riservatezza della madre. M. si è trasferita anni fa in un
altro quartiere con la sua famiglia.
Un giorno l’ho incontrata in metropolitana ed è stato piacevole tornare a chiacchierare
con quella ragazzina ormai cresciuta.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">A. lo ricordo come un bambino dagli occhi grandi e scuri, tranquillo e silenzioso. Usciva da scuola sempre
con suo padre, uomo taciturno con il quale scambiavo il classico buonasera di
chi è di corsa o che semplicemente è contento di
riabbracciare suo figlio e non di fare conversazione con altri genitori
sconosciuti. E forse lo ricordo proprio per questo, per la sua presenza
discreta, per quel suo essere così diverso da me che parlo anche da sola. </span><span style="font-size: 12pt;">A volte incontravo A. anche
alla fine degli allenamenti al campo dell’oratorio, sempre con suo padre e ogni
incontro era scandito da una sola parola: buongiorno/ buonasera. Di lui conoscevo
solo il nome e non lo vedevo da anni.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Venerdì pomeriggio un
messaggio e una foto… certo che lo conosco è A., frequentava i giochi serali. No in effetti non lo conosco, so solo che si
chiama A.. Sono trascorsi diversi anni dall'ultima volta che l'ho visto, non sapevo
nemmeno avesse frequentato la stessa scuola media di Marco e Luca.</span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">A. aveva 15 anni. L’età dei sogni, delle speranze,
del futuro tutto da progettare e da costruire. L’età in cui a
volte mi rifugio con nostalgia e di cui conservo tanti bellissimi ricordi ma
che ad essere sincera non sono certa di voler rivivere. E’ una età
difficile in cui sono passata dall’essere bambina a non ancora adulta; in
cui ho provato sensazioni nuove, spesso difficili da vivere e da gestire; un’età
in cui lo studio occupava la maggior parte delle mie giornate e speravo
che quegli anni volassero per avere più libertà, più possibilità, più
vita.</span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">A. aveva 15 anni, un anno in più di Luca e un anno
in meno di Marco. </span><span style="font-size: 12pt; mso-spacerun: yes;"> </span><span style="font-size: 12pt;">Un’età che rivivo
da genitore con i miei figli e mi spaventa più di quando l’ho vissuta io. Un’età
in cui un ragazzo si sente uomo ma che di quell’uomo che sarà un giorno sta ancora
costruendo le basi. Un’età complessa in cui un ragazzo si stacca progressivamente da mamma e papà e inizia a scegliere, a scontrarsi con il mondo ad affrontarlo da solo. Un 'età in cui i contrasti con se stessi si
sommano a quelli con i genitori che frenano le libertà per paura: paura
del mondo che ci circonda, paura dei pericoli che si possono incontrare sul cammino, paura di "perderTi".</span></p>
<p class="MsoListParagraph" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">E quel padre, il
figlio lo ha perso davvero. Ho rivisto il padre di A. al funerale del suo unico
figlio. Un padre composto come tanti anni fa che si avvicina ad un amico del
figlio morto e gli chiede con umiltà di farsi sentire ancora. Ho visto un uomo
o il suo fantasma perché il suo volto non era quello di un uomo, non aveva
nulla di umano il dolore dei suoi occhi assenti a se stesso. <span style="mso-spacerun: yes;"> Per la prima volta in vita mia non gli ho detto buongiorno, lo ho abbracciato e gli</span> ho detto “coraggio”. Avevo il cuore in gola e le lacrime agli occhi perchè quello che è successo ad A. è troppo pesante da accettare e poi coraggio per cosa, per chi? </span></p><p class="MsoListParagraph" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">A. non c’è più.</span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: 12pt;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipYGUCnBJPlxqzGEFndWyexXGYMkSSTVw-L3wQgu9i2Fg27_yW9xAE0cBMm3nVpDSYiUrF4yTen_FdZEDsC9qh70CvputX3lHdBr6TzGEDmUmTLLLl57jt906RpMg16KxpqSotZwepxlecX7VQ5yo-xe7RoviaaV15PwITroN64V_6C9pYwGPZhwbR/s1115/Immagine%20Abiel.png" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1095" data-original-width="1115" height="314" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEipYGUCnBJPlxqzGEFndWyexXGYMkSSTVw-L3wQgu9i2Fg27_yW9xAE0cBMm3nVpDSYiUrF4yTen_FdZEDsC9qh70CvputX3lHdBr6TzGEDmUmTLLLl57jt906RpMg16KxpqSotZwepxlecX7VQ5yo-xe7RoviaaV15PwITroN64V_6C9pYwGPZhwbR/s320/Immagine%20Abiel.png" width="320" /></a></div><br /></span></div><span style="font-size: 12pt;"><br /></span><span style="font-size: 12pt; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-hansi-font-family: Calibri;"><o:p></o:p></span><p></p>Renatahttp://www.blogger.com/profile/08360184780415814606noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7947261426791233673.post-46942590740787930972022-04-06T23:41:00.009+02:002022-04-06T23:55:28.030+02:0048<p><span style="font-size: 12pt; text-align: justify;">La
giornata di oggi è stata</span><span style="font-size: 12pt; text-align: justify;"> </span><span style="font-size: 12pt; text-align: justify;">un susseguirsi
di piacevoli messaggi su whatsapp, facebook, instagram, telegram, messanger,
per non parlare delle chiamate su teams e sul buon vecchio cellulare.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">I
ricordi sono riaffiorati dal passato e si sono fatti presente perché in fondo
il bello di invecchiare sono proprio i ricordi che mi porto nel cuore e
arricchiscono le mie giornate.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Più
passa il tempo, più apprezzo tutto quello che la vita mi ha donato e mi dona
ogni giorno e mi rendo conto che sono molto fortunata e di non avere nulla da
chiedere di più di quanto ho ma solo tanti grazie da dire.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">I
figli che prima di andare a scuola mi hanno fatto gli auguri ancora un po’
assonnati. Mio marito uscito con una scusa banale questa mattina e rientrato
con un magnifico mazzo di rose rosse : “Grazie amore mio!”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">La
telefonata di mamma puntuale come ogni anno alle 12:35. Mamma ogni anno mi dice
di avere aspettato perché sono nata all’ora di pranzo e poi mi passa papà al
telefono con il solito “Gianfranco ven scià a fa gli auguri a la Renata” e come
al solito papà aggiunge “Allora Rena ci vediamo sabato per la turta, però la
paghi me”. Perché l’alternanza italiano – dialetto sono inevitabili a casa mia
e rendono i nostri discorsi più intimi, più nostri. </span><span style="font-size: 12pt;">Io
non so per quanti anni ancora si ripeterà questo rito, spero molti perché è
bello potersi sentire ancora figlia e sapere di avere una bellissima
famiglia ancora con me.</span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">La
solita telefonata di zia Lu e quella insolita di zio Giò che mi ha pure
cazziato per non avergli ricordato ieri che compivo gli anni. Ma io il pranzo
di ieri con mamma, papà, zia Lu e zio Giò l’ho apprezzato tanto perché è stato
bello ritrovarsi a tavola solo noi cinque come quando eravamo bambini e non
c’era altro da aggiungere per renderlo migliore di come è stato.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><o:p> </o:p></span><span style="font-size: 12pt;">Le
chiacchierate con Manuela, Giulia, Donatella, Andrea, Maurizio, Domenico… che
mi hanno fatto sentire più amata del solito oggi. Siete speciali!</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><o:p> </o:p></span><span style="font-size: 12pt;">La
videochiamata con i miei suoceri</span><span style="font-size: 12pt;"> </span><span style="font-size: 12pt;">e gli
auguri</span><span style="font-size: 12pt;"> </span><span style="font-size: 12pt;">di cognati e
cognate, dei nipoti grandi e piccoli, dei cugini</span><span style="font-size: 12pt;"> </span><span style="font-size: 12pt;">che sono tanti perché la famiglia è parecchio
numerosa e di tanto in tanto si allarga </span><span style="font-size: 12pt;">ancora. I tanti auguri dei colleghi,
degli amici.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">E
poi la torta con i nostri vicini di casa, un po’ bruciacchiata perché stamane
ero troppo impegnata a chiacchierare e non ho spento il forno! Abbiamo sempre
avuto fortuna con i vicini e anche nella nuova casa, che poi non è più tanto nuova, abbiamo trovato persone speciali,
discrete e presenti, amiche sincere. E io adoro i tulipani: grazie!</span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Non ho lavorato molto lo ammetto, ma domani è un altro giorno e oggi ho
trascorso una bella giornata, di quelle che restano nel cuore e diventano
ricordi.</span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Grazie
a tutti per esserci.</span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><br /></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2dzJfR7TPf8rG0r0I5ckJSS-hZZbJB-x2ROMDgkxaCmrgi7PjJ_GzUo_M9OA62GAZlkehsbXA2rnaOD89dQttJqvl9v_0aBXeuIOO1RT8C_S946miIF9FYTqNl1ENAhn95qMC3remYfMopLBhdwfXbYk_x4Log8HAvY-OhtFbKFOEipd1iVSZYXUT/s2048/WhatsApp%20Image%202022-04-06%20at%2023.47.03.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1152" data-original-width="2048" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2dzJfR7TPf8rG0r0I5ckJSS-hZZbJB-x2ROMDgkxaCmrgi7PjJ_GzUo_M9OA62GAZlkehsbXA2rnaOD89dQttJqvl9v_0aBXeuIOO1RT8C_S946miIF9FYTqNl1ENAhn95qMC3remYfMopLBhdwfXbYk_x4Log8HAvY-OhtFbKFOEipd1iVSZYXUT/s320/WhatsApp%20Image%202022-04-06%20at%2023.47.03.jpeg" width="320" /></a></div><br /><span style="font-size: 12pt;"><br /></span><p></p>Renatahttp://www.blogger.com/profile/08360184780415814606noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7947261426791233673.post-89466514974458339052022-03-30T20:07:00.002+02:002022-03-30T20:08:50.339+02:00Empatia<p style="text-align: justify;">Questo pomeriggio sono scesa in giardino con la scusa di dover buttare la stazzatura. Luca non mi rispondeva al telefono
e volevo essere certa che stesse giocando senza problemi. A parte Fabio,
storico amico dalle scuole elementari, c’erano altri tre ragazzi che non ricordavo di avere visto prima di oggi. Uno di loro aveva i capelli biondi, molto molto corti. Stavano mangiando
una torta per festeggiare il compleanno di uno di loro e alternavano al dolce qualche
tiro a canestro. Si sarebbero fermati ancora un po’ in cortile per poi spostarsi
nel campo da basket adiacente a casa nostra.</p>
<p class="MsoNormal">Poco fa è risalito e ho chiesto a Luca chi fossero quei ragazzi e in particolare il
ragazzino biondo un po' più taciturno degli altri che non avevo mai visto prima.</p>
<p class="MsoNormal">Lui stanco, sudato e sporco pensava solo al suo bagno ristoratore
e non certo alle mie domande.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Per farla breve sono riuscita a sapere che il ragazzo biondo è ucraino e che da 13 giorni vive qui in Italia nella palazzina verde che fa parte
dello stesso complesso in cui siamo noi. Oggi è stata la prima volta che si è unito a loro a giocare
a basket, è uno 04<span style="color: red;">*</span> e per essere qui da così pochi giorni parla anche
quel tanto per farsi capire e interagire.</p><p class="MsoNormal"><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Luca è stato più di tre ore a giocare a basket, la mia curiosità
mi ha portato a incalzarlo di domande: “Luca ma come sta? Ha qualche parente qui?
Viene a scuola con te? Conosceva già l’italiano? Cosa ti ha raccontato della
guerra?”</p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b>“Mamma ma ti pare che lo riempivo di domande e gli chiedevo della guerra! Abbiamo solo giocato per farlo sentire a suo agio e non farlo pensare ai brutti ricordi.”</b><o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><o:p> </o:p></p>
<p class="MsoNormal"><span style="color: red;">*</span><i>Tra i ragazzi gli anni si contano così, non dici che un
amico ha 17 anni dici che è uno 04: è nato nel 2004</i><o:p></o:p></p>Renatahttp://www.blogger.com/profile/08360184780415814606noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7947261426791233673.post-76311229409501719502022-03-25T17:49:00.009+01:002022-03-30T15:26:50.039+02:00Trenta giorni<p> </p><p class="MsoNormal" style="text-align: left;"></p><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Da trenta giorni in
territorio ucraino si combatte. La Russia continua la sua invasione all’interno
del Paese radendo al suolo intere città. Per la Russia non è una invasione è
solo "un'operazione speciale per smilitarizzare il Paese”.</span></div><span style="font-size: 12pt;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Un’operazione talmente
speciale che in soli trenta giorni ha lasciato sul campo più di 15.000 soldati
russi; 4.000 soldati ucraini e 900 civili. Un’operazione
speciale che sta costringendo migliaia di persone a vivere come topi nascoste nei
corridoi delle metropolitane, che ha generato due milioni di profughi e un
numero non definito di deportati in Russia. Numeri falsati ovviamente dalle fonti
e dalla propaganda bellica, numeri non ufficiali che solo la storia confermerà.
Numeri che rappresentano l’atroce realtà di distruzione e morte che questa
guerra sta provocando.</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"><br /></span></div><div style="text-align: justify;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAKLRoxGigKdFq0cwSDpthHtLVvIEIpdw1SrQqMoGsUVRPIZ3m75VpFdFyvmanqcdsRDEisWter93ukBTp-BgeSiRcmbvnZ_WPFxm7gMbHErufIAOD4ovj04nqC7iaC5yUdx_iU03rjNUEMqR6tLM_06yu_xTruW-OgB697pBXQzyF6C7rbflu8a9H/s1206/carro%20armato.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="755" data-original-width="1206" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiAKLRoxGigKdFq0cwSDpthHtLVvIEIpdw1SrQqMoGsUVRPIZ3m75VpFdFyvmanqcdsRDEisWter93ukBTp-BgeSiRcmbvnZ_WPFxm7gMbHErufIAOD4ovj04nqC7iaC5yUdx_iU03rjNUEMqR6tLM_06yu_xTruW-OgB697pBXQzyF6C7rbflu8a9H/s320/carro%20armato.jpg" width="320" /></a></div><span style="font-size: 12pt;"><br /></span></div></span><span style="font-size: 12pt;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;"> </span></div></span><span style="font-size: 12pt;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Trenta giorni fa mi ha colto
un senso di terrore, diverso e ben peggiore di quello che due anni fa ci ha portato
dentro la pandemia del Coronavirus. Una morbosa ossessione e ricerca di
informazioni sulla situazione ucraina e un’angoscia crescente per l’incapacità
di discernere tra notizie vere e verosimili: guerra alle porte, minacce
nucleari, terza guerra mondiale…</span></div></span><span style="font-size: 12pt;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Ci sono tante guerre nel
mondo, di molte nemmeno conosco l’esistenza, ci sono Popoli che vivono situazioni
terribili da anni, ma sono lontani. <b>Questa è troppo vicina. </b>Se arriva in
Italia cosa facciamo? Abitiamo a Milano al settimo piano, quale bersaglio migliore?
Dove possiamo andare, come ci organizziamo per fuggire da questa minaccia? </span><span style="font-size: 12pt;"> </span></div></span><span style="font-size: 12pt;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Pensavo ai miei figli, al
fatto che se solo fossi nata qualche kilometro più a Est avrei dovuto vedere mio
figlio Marco abbracciare un fucile senza poter fare nulla per impedirlo.</span></div></span><span style="font-size: 12pt;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Ma i giorni passano e ho imparato a convivere con queste notizie e con le sensazioni che generano, la </span><span style="font-size: 12pt;">testa mi ha imposto di essere egoista e di credere che forse questo massacro si fermerà al
territorio ucraino e che non continuerà a lungo.</span></div></span><span style="font-size: 12pt;"><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Mi sento fortunata, molto
fortunata. </span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: 12pt;">Cerco di aiutare come posso ma mi impongo di vivere,
di essere felice, di vedere gli amici e di respirare questa aria tiepida che la
primavera alle porte sta regalando.</span></div></span><o:p></o:p><p></p>
Renatahttp://www.blogger.com/profile/08360184780415814606noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7947261426791233673.post-15229397714232561462022-02-28T11:41:00.007+01:002022-03-01T12:56:37.209+01:0028 Febbraio 2022: Trattativa<p style="text-align: justify;">Da giorni siamo sprofondati in un incubo da cui non riusciamo a svegliarci.</p><p style="text-align: justify;">L’invasione della Ucraina da parte della Russia di Putin continua. Televisioni, cellulari ci aggiornano in tempo reale su quanto sta accadendo sul campo e su come il mondo intero stia cooperando per trovare una soluzione. Una posizione compatta quella della NATO e dell’Europa intera nel cercare di trovare le misure per fermare questa Guerra; una collaborazione che non ricordo di avere mai visto in altri momenti. La Svizzera stessa, sempre rimasta neutrale durante i conflitti mondiali, rompe il silenzio unendosi alle sanzioni già introdotte dalla Unione Europea. Una vera svolta del Presidente della Confederazione Svizzera, Ignazio Cassis, pronto anche a congelare alcuni beni posseduti dai cittadini russi. La stessa Cina di Xi Jinping per il momento non si sbilancia troppo con l’amico Putin, non vuole instabilità, non vuole compromettere la sua economia. </p><p style="text-align: justify;">Le piazze di tutto il mondo si riempiono di bandiere inneggianti la PACE e lo stesso accade nelle principali piazze Russe dove dire NO alla guerra è una vera dimostrazione di coraggio e di disperazione. Il coraggio che trova solo chi sa cosa vuol dire vivere nel terrore, coraggio di chi sa che scendere in piazza comporta un arresto quasi sicuro ma non può più tacere, non può più accettare perché la libertà vera non ha prezzo. </p><p style="text-align: justify;">In questo momento sono in corso colloqui per “<b>una tregua</b>”: si è aperto un tavolo di trattativa. </p><p style="text-align: justify;">In questo momento:</p><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px;"><p style="text-align: justify;">la Russia è sola <span style="color: #cc0000;">contro</span> l’Ucraina, sola con la sua minaccia nucleare. </p></blockquote><blockquote style="border: none; margin: 0px 0px 0px 40px; padding: 0px; text-align: left;"><p style="text-align: justify;">l’Ucraina è sola <span style="color: #cc0000;">contro</span> la Russia ma dietro di lei il mostro delle sanzioni che tutto il mondo sta confezionando e che progressivamente diventano più pesanti.</p></blockquote><p style="text-align: justify;">Non so cosa succederà. Non credo proprio che questa trattativa porti davvero alla fine della Guerra. </p><p style="text-align: justify;">Putin non può perdere, lo ripetiamo tutti. Perché in questi momenti di paura ci improvvisiamo tutti esperti di politica internazionale e la paura aumenta le nostre competenze. Probabilmente si delineerà meglio che tipo di guerra dovremo combattere da domani. La Guerra sul campo che sta vivendo ora l’Ucraina? La Guerra della “povertà” dovuta alle conseguenze delle sanzioni contro la Russia e alla perdita di un mercato da cui dipendiamo per gas ed energia, di un mercato fortemente interconnesso con il nostro mondo finanziario ed industriale? La Guerra delle ecatombi nucleari?</p><p style="text-align: justify;">Attendiamo respirando questa aria di Tregua.</p><div style="text-align: justify;"><br /></div>Renatahttp://www.blogger.com/profile/08360184780415814606noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7947261426791233673.post-51463882726921222822022-02-24T20:03:00.006+01:002022-02-26T02:10:28.774+01:0024 Febbraio 2022: Guerra<p><span style="text-align: justify;">L’Ucraina indipendente dalla
caduta dell’URSS del 1991 e sempre più filo europeista chiede l’ingresso nella
NATO, lo sta chiedendo dal 2008. La Russia non vuole e non accetta compromessi:
quel territorio è suo! Nel 2014 proclama filo-russe le regioni del Donbass e la
Crimea; continua con le ostilità e </span><b style="text-align: justify;">oggi è storia.</b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Ci siamo svegliati questa mattina
con la terribile notizia che nella notte la Russia di Putin ha attaccato
l’Ucraina da Est. <o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Uno Stato europeo invade un altro
Stato europeo. Non accadeva dal 1 settembre 1939 quando la Germania invase la
Polonia dando inizio alla Seconda Guerra Mondiale. <b>In Europa è tornata la
guerra.<o:p></o:p></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Un attacco con artiglieria
pesante finalizzato, sembra, a conquistare tutta la parte Est del Paese. Un
attacco massiccio con carri armato e raid aerei. Invasione da terra, da cielo,
da mare. Gli abitanti di Kiev e delle altre città invase cercano di prelevare
quanto possibile ai bancomat e provano a scappare in auto. Molti si sono
rifugiati nelle metropolitane, trasformatesi in bunker. In poche ore tutto è
cambiato. Le città che ieri pullulavano di vita oggi sono spettrali. Tutti gli
aeroporti sono chiusi ai voli civili, ci sono i primi morti sia da parte Russa
che Ucraina. I primi aerei ed elicotteri caduti.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Il presidente Zalensky parla alla
Nazione, è in vigore la legge marziale. Dice di non arrendersi, di combattere
in ogni piazza e chiede donazioni di sangue per i feriti. Richiama i riservisti
e chiede a tutti i cittadini maggiorenni che sappiano maneggiare un fucile di
arruolarsi e ci sono già code di civili pronti a sacrificarsi.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Arruolarsi contro chi? Contro uno degli
eserciti più potenti al mondo che ha già inviato 200.000 uomini in territorio
ucraino?<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Il presidente Zalensky chiede
agli Stati NATO di non lasciarli soli e i Paesi della NATO limitrofi sono in
tensione.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Tutti i Capi di Stato europei condannano
quanto sta succedendo e stanno facendo proclami a Putin affinchè cessino subito
gli attacchi e lo spargimento di sangue. <o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Biden, Presidente degli Stati
Uniti, parla di dure sanzioni per paralizzare il sistema bancario russo e le
esportazioni tecnologiche.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Stoltenberg, Segretario Generale
Nato, condanna quanto sta accadendo ma afferma anche che la NATO non invierà
truppe in Ucraina. <o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Von der Leyen, la Presidente
della Commissione Europea, chiede che venga tagliato ogni rapporto commerciale
con la Russia. Fa un appello al popolo Russo affinchè non segua quanto il loro Capo
di Stato sta facendo, non crede che il popolo russo voglia questa guerra.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Draghi, nostro Capo dello Stato,
nel suo discorso sottolinea che quanto succede in Ucraina riguarda tutti noi,
il nostro vivere da cittadini liberi. L’Italia, l’Unione Europea e tutti gli
Allenati chiedono alla Russia di abbandonare l’Ucraina. <o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">USA e NATO decidono sanzioni
molto severe contro la Russia e insieme fanno e faranno tutto il necessario per
preservare la sovranità dell’Ucraina e la sicurezza dell’Europa. Reagiscono con
sanzioni economiche, dicono di voler evitare il conflitto armato ma la paura è
alta. Sanzioni: che sanzioni possiamo avanzare quando dipendiamo dalla Russia
per il petrolio e per altri fonti energetiche? Le sanzioni fanno più male a chi
le sta imponendo che alla Russia stessa.<o:p></o:p></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;">Quando si aprono gli occhi, gli
incubi della notte svaniscono. Questa mattina abbiamo aperto gli occhi e
l’incubo è iniziato.<o:p></o:p></p>Renatahttp://www.blogger.com/profile/08360184780415814606noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7947261426791233673.post-50063324884652662062020-08-12T17:30:00.009+02:002022-02-26T02:00:08.735+01:00Camminando verso il mare<p style="text-align: justify;">Il tratto di pineta che separa il villaggio turistico dalla spiaggia è compagna di una piacevole passeggiata. Lungo il sentiero i rifiuti di qualche turista incivile sono molto pochi: nascosti a volte tra i cespugli, accanto a qualche tronco altre volte... ma ci sono e lì restano. Da due giorni una squadra di addetti alla pulizia o manutenzione se ne sta appoggiata alla steccionata lungo il rivo a chiacchierare. Attrezzi del mestiere a terra, incuranti di chi passa e del lavoro che dovrebbero fare, chiacchierano serafici.</p><p style="text-align: justify;">ECCO È MOLTO MOLTO SGRADEVOLE LA SENSAZIONE CHE PROVO PASSANDO LORO ACCANTO. </p><p style="text-align: justify;">Il ragionevole dubbio che fossero il pausa mi è passato per la mente la prima volta, anche la seconda...poi si è dissolto nel profumo del bosco lasciando solo una sensazione amara.</p>Renatahttp://www.blogger.com/profile/08360184780415814606noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7947261426791233673.post-16990589137699575362020-06-08T19:00:00.003+02:002023-02-22T09:17:30.712+01:00...a Marco e Luca...<p style="text-align: justify;">Si è concluso anche quest’anno scolastico. </p><p style="text-align: justify;">Un anno anomalo che in questi ultimi mesi è stato scandito da ritmi diversi: non più il suono della sveglia, i saluti sull’uscio e le corse al tram o in skate per raggiungere la scuola, nessun racconto su cosa è successo nell’intervallo, nessun aneddoto sulla vita quotidiana tra i banchi, nessun viaggio di istruzione primaverile…</p><p style="text-align: justify;">Mesi di lezioni spesso in video e a volte solo in audio, di compiti assegnati e consegnati tramite piattaforma informatica, di interrogazioni e verifiche on line, di relazioni ridotte…</p><p style="text-align: justify;">Ma è finito, si è conclusa l’ultima videolezione. </p><p style="text-align: justify;">💕Sono molto orgogliosa di voi! Non lo dico spesso, rimprovero tanto ed elogio poco, avete ragione. Siete stati bravi!💕</p><p style="text-align: justify;">Non è stato facile affrontare mesi in cui della scuola avete vissuto soprattutto la parte più noiosa per un ragazzo!</p><p style="text-align: justify;">Ma ci saranno altri anni, altre risate tra i banchi, altri intervalli divertenti e gite scolastiche. Ci saranno altri momenti che vivrete in diretta con amici, compagni e insegnanti. </p><p style="text-align: justify;">Lo studio è fatica se lo si affronta seriamente ma è una fatica alleviata dalla presenza di amici veri, da insegnanti che ci aiutano a scoprire la nostra strada nella vita. La scuola è fatica non solo per lo studio ma anche perché a volte bisogna convivere con compagni che preferiremmo non ci fossero, con insegnanti che forse hanno sbagliato professione nella vita. Ma il tutto fa parte del nostro bagaglio e ci aiuta a crescere! </p><p style="text-align: justify;">E allora vi auguro di rilassarvi durante queste vacanze estive e di ritornare a scuola a settembre riscoprendo e apprezzando la dimensione fisica e umana che avete lasciato qualche mese fa…</p><p style="text-align: justify;">Mamma</p>Renatahttp://www.blogger.com/profile/08360184780415814606noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7947261426791233673.post-72847986710933972852020-02-23T17:00:00.017+01:002022-02-26T01:56:26.545+01:00Come la peste<p style="text-align: justify;"> Il tam tam di notizie di questi due giorni mi ha fatto riaprire un libro che non rileggevo da tempo “I PROMESSI SPOSI” e oggi ho tutto il tempo per riprendere questo capolavoro. Nel capitolo XXXI:</p><p style="text-align: justify;"><i>“La peste che il tribunale della sanità aveva temuto che potesse entrare con le bande alemanne nel milanese, c’era entrata davvero, com’è noto; ed è noto parimenti che non si fermò qui……</i></p><p style="text-align: justify;"><i>Il Tadino e il Ripamonti vollero notare il nome di chi ce la portò per primo, e altre circostanze della persona e del caso: e in fatti, nell’osservare i princìpi di una vasta mortalità… nasce una non so quale curiosità di conoscere que’ primi e pochi e nomi che poterono esser notati e conservati….</i></p><p style="text-align: justify;"><i>Sia come si sia, entrò questo fante sventurato e portator di sventura, con un gran fagotto di vesti comprate o rubate a soldati alemanni; andò a fermarsi in una casa di suoi parenti, nel borgo di porta orientale, vicino ai cappuccini; appena arrivato, s’ammalò; fu portato allo spedale; dove un bubbone che gli si scoprì sotto un’ascella, mise chi lo curava in sospetto di ciò ch’era infatti; il quarto giorno morì.</i></p><p style="text-align: justify;"><i>Il tribunale della sanità fece segregare e sequestrare in casa la di lui famiglia; i suoi vestiti e il letto in cui era stato allo spedale, furon bruciati. Due serventi che l’avevano avuto in cura, e un buon frate che l’aveva assistito, caddero anch’essi ammalati in pochi giorni, tutt’e tre di peste. Il dubbio che in quel luogo s’era avuto, fin da principio, della natura del male, e le cautele usate in conseguenza, fecero sì che il contagio non vi si propagasse di più….”</i></p><p style="text-align: justify;">Non siamo nel ‘600 ma le paure dell’uomo sono irrazionali e sono le stesse di un tempo. Un grazie a tutte le persone che stanno lavorando per gestire questa emergenza!!!</p>Renatahttp://www.blogger.com/profile/08360184780415814606noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7947261426791233673.post-84141219360948871972019-09-12T08:00:00.005+02:002022-02-28T16:33:52.616+01:00Prima liceo<p style="text-align: justify;">Me lo ricordo così il primo giorno di quarta ginnasio: mamma e papà che mi accompagnano alla stazione dell’autobus e lì incontro Igor, ex compagno di catechismo, e Laura che non conosco ma che diventerà la mia migliore amica negli anni del liceo. Tutti e tre seduti sullo stesso autobus diretti al “Volta” ma in sezioni diverse. Chiacchieriamo per stemperare la tensione. Scendiamo in via Dottesio, raggiungiamo a piedi Porta Torre e il liceo con quella immensa scalinata in sasso. Poi il ritorno a casa e la mamma che mi chiede come è andata. Il papà, terrorizzato per il tragitto in autobus, mi vede serena e si convince che sia stata la scelta giusta.</p><p style="text-align: justify;">Il primo giorno segna un passaggio di crescita per tutti.</p><p style="text-align: justify;">In bocca al lupo amore mio per questo nuovo percorso!</p><p style="text-align: justify;">PS: e un in bocca al lupo pure al mio Luca perché anche la seconda media è una bella conquista!</p>Renatahttp://www.blogger.com/profile/08360184780415814606noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7947261426791233673.post-88963923140211807832018-09-12T07:30:00.005+02:002022-02-28T16:32:05.552+01:00Primo giorno di scuola<p><br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEioZ4Ai6xtTGXq43JNhXVAvr41boDkmI8_U1SudE6IRLS5Q2qDLQ7AoZbvXkeOsb2uZR3Q_0HPD9eacC3m6GzUNDLj0B-v76Py1IdbQEYqsClBlmqMa689l13TaRK8N2-eV_whGoCB3vAsf8WjnKWCMx7EqjbFmSmxJQ3JGi1JqEi9Rar5SVXS3CkEC=s1080" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="810" data-original-width="1080" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEioZ4Ai6xtTGXq43JNhXVAvr41boDkmI8_U1SudE6IRLS5Q2qDLQ7AoZbvXkeOsb2uZR3Q_0HPD9eacC3m6GzUNDLj0B-v76Py1IdbQEYqsClBlmqMa689l13TaRK8N2-eV_whGoCB3vAsf8WjnKWCMx7EqjbFmSmxJQ3JGi1JqEi9Rar5SVXS3CkEC=s320" width="320" /></a></div><p><br /></p><p>Come ogni anno, arriva il primo giorno e con esso nuove emozioni. Accanto all'agitazione di chi affronta la nuova scuola e la sicurezza di chi sa di essere tra i "grandi" ancora per quest'anno, ci siamo noi, i genitori, che riviviamo con loro i nostri primi giorni e le ansie della scuola perchè ogni interrogazione, ogni compito in classe è vissuto insieme! Buon anno scolastico ragazzi!</p>Renatahttp://www.blogger.com/profile/08360184780415814606noreply@blogger.com0