lunedì 14 dicembre 2009

Effetti collaterali al teatro

Mi pare fosse il teatro "i": una sola attrice sulla scena che interpreta la Medea di Euripide in spagnolo. Antonio, sprofondato dentro la poltrona, dorme in silenzio. Il cane dietro di noi, accucciato ai piedi della sua padrona, dorme russando. Davanti a noi due signori si girano in continuazione, guardano Antonio con disappunto intimando il silenzio.

Teatro Carcano: le Coefore di Eschilo. Lo spettacolo si concentra sulla tomba di Agamennone, un lamento funebre occupa l'intera rappresentazione. Non adatto dopo una giornata di lavoro, non per i tanti dormienti in sala. Antonio è tra questi.

Spettacoli "limite" si potrebbe obiettare ma potrei continuare, il copione è lo stesso: la testa di Antonio cade all'indietro, gli occhi si chiudono e la bocca si apre: dorme.

Venerdì sera.Teatro Smeraldo. Fila K.
Paolini suscita risate e riflessioni, interagisce con il pubblico, lo interroga. Parla di povertà e miseria, di rivoluzione sociale e belle époque passando attraverso Marx e Hugo. La Guerra e il dopoguerra, la ricostruzione, i servizi pubblici.
E poi lei, la Lady di Ferro. I Mercanti di Liquore veicolano i messaggi che si imprimono nella nostra mente: "Mrs Thatcher, dice che, non esiste la società". Il liberismo spinto, la deregulation, l'individualismo sfrenato, la disoccupazione, il lavoro come unico scopo, la perdita di valori... Miserabile: "Tu mi chiedi che cosa sei diventata, tu che passi le giornate chiusa nel tuo ufficio, tu che sei sempre l'ultima ad andartene e poi saluti la signora della pulizie .....Tu mi chiedi che cosa sei diventata, tu che i regali li compri sempre all'Autogrill, che mandi i tuoi SMS e cerchi di giustificare, che non hai tempo neanche di andare a un funerale ."
Poi con le parole di Gaber si prospetta una via d'uscita banale, quasi ovvia: "Vorrei essere libero, libero come un uomo. Libertà è partecipazione".

Non una caduta di tono, il pubblico partecipa, rivede se stesso nei protagonisti delle storie proposte, risponde alle domande, ride, piange. Non un momento di disattenzione: impossibile staccare gli occhi da Paolini e la mente dalle sue parole, impossibile non farsi trasportare dalla musica dei Mercanti di Liquore. Impossibile quasi per tutti.
Indovinate chi è riuscito ad appisolarsi anche se per poco?

PS: l'etichetta Miti è dedicata a Paolini, grande e unico.

5 commenti:

  1. benissimo, sono felice che ci siate riusciti!
    un bacio in fronte

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  2. assomiglia a mio padre, sarà una caratteristica tipica dei pugliesi?

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  3. Un capo....quello tranquillo15 dicembre 2009 alle ore 08:05

    Non era solo Antonio, anche il sottoscritto ha avuto un momento di ... rilassamento

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  4. Che bello! Siete riusciti ad uscire!!!
    Meno male, una bella serata... e poi anche il riposo ha la sua importanza ;-)))
    Baci

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  5. allora sei guarita?
    sono felice per te e che sia stata una bella serata
    ciao cara
    mammina74

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