domenica 24 ottobre 2010

Difficile rinunciare

Sto leggendo "Nonsolodue" seduta sul divano. Luca tra le mie gambe abbracciato al suo enorme barbapapà rosa. Marco guarda la copertina del libro...
"Mamma ti muovi a fare il terzo fratellino?"
"Marco non è così semplice.. e poi amore mio, qualche mese fa ho detto a papà che non ero poi tanto certa di volere un altro figlio, di uscire di nuovo dal mondo del lavoro per vivere il mio anno sabatico fatto di notti in bianco, pannolini, pappe per poi rientrare di nuovo tra gli adulti e scoprire di essere considerata quasi una neo assunta."
"Si invece, tu devi andare all'ospedale e così arriva, perchè io mi ricordo che eravamo andati all'ospedale ed è arrivato Luca!"
"Marco non guardarmi con quella faccia e non protestare, anche se vado all'ospedale ora non torno a casa con un altro fratellino e tu papà di Marco non farmi sentire in colpa per averti confidato i miei pensieri, per aver smesso di desiderare un altro figlio, in fondo non abbiamo interrotto la ginnastica propedeutica che poi per noi non è mai stata una garanzia del risultato; ho solo smesso di sperare che dopo il due viene il tre e ho smesso perchè anche per me ci sono periodi in cui i dubbi sono maggiori delle certezze."
"Io invece voglio una sorellina che viene all'asilo con me e gioca e la voglio chiamare Nuda e basta"
"Ecco ti ci metti anche tu Luca, piccola cozza dispettosa...
..ecco dicevo non è tempo per un altro anno sabatico che coinciderebbe con la fine di ogni prospettiva di crescita professionale perchè l'hanno detto anche al Cascade aziendale: se sei donna hai le stesse opportunità di un uomo ma solo fino a quando decidi di avere figli perchè da quel momento puoi continuare a lavorare 16 ore al giorno, a lavorare anche più dei colleghi uomini e avere competenze, capacità, carattere... ma non puoi pensare a periodi prolungati di trasferte e se anche potessi troverebbero altro per farti capire che se vuoi essere mamma a qualcosa devi rinunciare. Ma io mamma lo sono già e mi hanno già fatto rinunciare... ragazzi lasciatemi riflettere ancora un po', però Nuda???"

venerdì 22 ottobre 2010

Tanti auguri Marco, amore mio!

M come mamma che nonostante le amiche più o meno speciali resta ancora la donna della tua vita; come la maestra della scuola d'infanzia che non ti piace tanto e che un giorno ti dirò "non è mai piaciuta nemmeno a me!"; come il miele d'acacia che deve sempre abbondare nel tuo unico bicchiere di latte serale, unico perchè l'hai promesso all'ematologa sugellando l'accordo con la tua firma: poco importa se volevi solo dimostrare di saper scrivere il tuo nome! M come il Moto GP che segui con attenzione, interesse e con un tifo da stadio pari solo a quello di Nonna Grazia davanti ad una partita di calcio. M come Milano la tua città che grazie a te e a tuo fratello sta diventando anche un po' mia.

A come amore mio grande in cui vedo i miei pregi ma anche tutti i miei difetti, come gli abbracci che non sono mai tanti come quelli che riceve tuo fratello e non è giusto e giustamente gelosamente pretendi. A come attento perchè non ti sfugge nulla e sai leggere dentro di me disarmando le mie difese:"mamma perchè sei triste?". A come assillante e assordante quando cerchi di trasformare i miei no in sì. A come avventura e guai a me se sbaglio e dico armatura! . 

R come rompiscatole "al quadrato" perchè i geni di mamma si sommano a quelli di papà! . 

C come le coccole che adori ricevere ma anche donare; come la carezza che chiude il rito "bacio, abbraccio, carezza" del tuo saluto mattutino e che mi regala la necessità di saperti sereno nonostante le tante ore lontano da me. C come le coloriture che mi porti ogni giorno e le corse liberatorie quando esci da scuola la sera. C come coraggioso a parole e fifone nei fatti; come capriccioso: sarà colpa mia? non lo so ma vediamo di cambiare! . 

O come gli occhiali che porti con una disinvoltura di cui non sono mai stata capace e che ti danno un aspetto da gufetto simpatico. O come l'ometto puntiglioso, pignolo, preciso che stai diventando, l'opposto di tuo fratello: perchè "in medio stat virtus" è solo una vecchia massima filosofica? O come osservatore attento che osservo a mia volta seduto per terra mentre sfogli assorto un libro in un negozio, incurante di chi ti circonda... mi stupisco di quanto tempo sia trascorso da quello stesso giorno di 5 anni fa: stai crescendo e alla nostalgia per quella simbiosi che diminuisce sempre più, si aggiunge la gioia di vederti spalancare sereno le braccia al mondo che ti circonda. . 

Cinque anni! Tanti auguri Marco, amore mio!

mercoledì 20 ottobre 2010

Tanti auguri Luca, amore mio!

L come libero di non prendere nulla seriamente, di dire e fare quello che vuoi, libero di seguire le sole regole che consideri adatte a te, di trasgredire sorridendo perchè sai che ai tuoi sorrisi non so dire di no. Libero di uscire in pieno autunno con i calzoni corti, di usare per berretto la cuffia della piscina, di indossare la scarpa destra sul piede sinistro e la sinistra sul destro o di salire sul tram in pantofole; libero di girare nudo per casa perchè fa caldo anche se fuori piove, i caloriferi sono spenti e se io giro per la stessa casa con il pile addosso. . U come uragano, perchè dove passi distruggi e non ti curi dei brandelli di giocattoli sparsi a terra e che a terra possono restare per giorni perchè la tua cameretta è più bella con il pavimento colorato e poi qualche macchia di tempera anche sulle fredde pareti bianche le rende più calde e accoglienti! U come "uncisciòn" che non sai cosa vuol dire perchè il dialetto del nonno non lo capisci ma accidenti quando mangi non puoi sempre pulirti le mani nella maglietta o lasciare impronte sui muri!!! . C come contagioso e coinvolgente, carico di entusiasmo e voglia di vivere, complice e compagno di giochi apprezzato e ricercato. C come le coccole che pretendi e regali alla tua mamma ma che se non c'è la mamma vanno bene quelle di papà, Zia Lu, Jessica, nonna.... C come le cozze che mangeresti anche a colazione o i cetrioli crudi dell'orto del nonno per merenda, come le castagne che ancora non abbiamo raccolto quest'anno ma che non devono mancare nel tuo piatto dopo cena. . A come amore mio piccolo che ti lasci stritolare dai miei abbracci e che non sei mai sazio dei miei baci con il rossetto. A come l' asilo nuovo che è di Marco ma anche il tuo, come amico di tutti i bambini perchè sei solare e generoso, affettuoso e sorridente e non rifiuti nessuno. A come avventura perchè la canzone di Marco dice così e la sai anche tu.
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Tre anni! Auguri Luca, amore mio!

domenica 10 ottobre 2010

Ma non era... attenti al cane!

Il cielo limpido, l'aria solo leggermente frizzante invogliano ad uscire e due passi a piedi sono necessari per smaltire un abbondante pranzo iniziato con "pisare e fasò" e teminato con torta di ricotta e cioccolato.
I due consorti preferiscono smaltire in altro modo e li lasciamo in soggiorno a russare davati al televisore.
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Prima il pane raffermo alle caprette e poi una piccola incursione in una specie di grande fienile dove gironzolano libere oche, galline, pecore. I proprietari sono assenti.
Del resto in aperta campagna che bisogno c'è di allarmi e dispositivi di sicurezza? Chi vuoi che si avvicini ad una fattoria con l'intento di rubare? Infondo i ladri di polli sono leggende di altri tempi e anche il povero cane può riposare tranquillo nel suo recinto....
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.....la vediamo incedere verso di noi con passo deciso e testa bassa, i bambini indietreggiano, si nascondono urlanti tra le nostre gambe al grido di "mamma ho paura!", un improvvisato "via via" non sembra tradursi in un suono comprensibile e la belva avanza.
Luca in braccio a me, Marco in braccio a Isa, Emma già lontana (le donne sempre un passo più avanti!!!).
Qualcosa del mio look affascina l'animale, eppure gli stivali non sono di capretto!!! Il suo muso è attaccato al mio fondo schiena, ci circuisce dandomi di tanto in tanto qualche testata. I bambini sono sempre più spaventati, cerchiamo di allontanarci in fretta ma Lei è sempre lì, attaccata alle nostre gambe... Isa ed io scoppiamo a ridere: una risata incontenibile, una sana grassa risata che ci ha fa venire il mal di stomaco ma che rilassa la mente per un po'.
Essere assaliti da una pecora in aperta campagna non capita tutti i giorni... che abbia intuito che sono un "ariete"?
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PS: grazie ISA per la bellissima giornata...

mercoledì 6 ottobre 2010

Si ritorna... in piscina

Settembre, si ritorna in piscina e quest'anno in formato famiglia.
A dire il vero all'inizio gli iscritti erano solo tre...
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Dal giorno della iscrizione al corso, Marco ha continuato a domandare cosa avrebbe dovuto fare, se ci fosse stata l'acqua alta o se avrebbe toccato con i piedi il fondo vasca, se i braccioli erano ammessi o se l'istruttore avrebbe imposto altro. Ha alternato l'entusiasmo per l'imminente corso, alla paura di non farcela nascosta dietro la richiesta di non volerlo più fare perchè già esperto nuotatore.
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Marco entra in acqua. Luca costretto a bordo vasca con jeans e maglietta, protesta vistosamente buttandosi a terra urlante: "voglio entrare, voglio entrare, voglio entrare!".
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Luca al mare non aveva dimostrato grande interesse per l'acqua, anche se recenti episodi domestici erano stati premonitori: quanto meno è meglio associare la visione di lui che si lava nudo e accovacciato in un bidè colmo d'acqua ad una passione smodata per l'acqua che non ad uno dei tanti scherzi per disobbedire a mamma!
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"Luca non puoi! Luca non spogliarti! Luca guarda che conto fino al tre! Luca se ti togli i pantaloni un'altra volta... "
...è in acqua completamente nudo, mi guarda con il suo solito sorriso beffardo, saltella e getta acqua fuori dalla vasca per non farmi avvicinare, raggiunge l'istruttrice e il fratello... è ammesso ufficilamente al corso di nuoto.
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Dopo la prima lezione, Luca si è adattato a costume e cuffia, il corso per nudisti non è ancora nell'elenco delle opzioni disponibili, ma è ancora indisciplinato: fa quello che vuole e ovviamente sorride vanificando ogni tentativo di rimprovero della istruttrice. Marco segue con attenzione, si applica diligentemente e snobba i tentativi del fratello di coinvolgerlo in scherzi e distrazioni.
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In Marco mi riconosco, a Luca vorrei assomigliare almeno un po'!