Beveva latte a colazione, a meranda e dopo cena. Una media di un litro al giorno.
Lontano dalle bevute record del fratello ma pur sempre troppo per un bambino di due anni e mezzo.
Un giorno ha detto basta. Niente più latte a colazione, a merenda e a cena. Solo camomilla gialla!
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Da più di un mese Luca è stato soprannominato "Camomillo" proprio per le quantità di bevanda giallognola che chiede ad ogni ora del giorno e della notte. Vista poi l'anomala colazione: camomilla e biscotti; merenda: camomilla e cioccolata; cena: camomilla e salame; ho introdotto alcune varianti.
Passare dalla camomilla solubile al te deteinato o al finocchio in granuli è stato abbastanza semplice. Il passaggio dalla camomilla solubile a quella in filtro, un po' meno.
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"Fa schifo!"
"Come fa schifo?! E' buonissima Luca non fare storie!"
"No questa fa schifo, voglio la camomilla gialla!"
"Luca smettila o ti mando a letto!"
"FA "S-C-H-I-F-O!!!!!!!"
Già pensavo ad un futuro brillante come degustatore di camomilla, come selezionatore di fiori per nuovi composti o aromi: camomilla alla vaniglia, al peperoncino, al limone; qualcosa di molto simile ai degustatori di caffè o vino insomma.
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"Luca smettila, non ne ho altra questa sera!"
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Ma come ogni saggia mamma non dovrebbe fare, dopo cinque minuti di resistenza, cedo alle urla, prendo la camomilla e cerco di berla prima di versargli il solito composto.
Sì il sale nella camomilla non è proprio gradevole!