lunedì 31 maggio 2010

Mr Camomillo

Beveva latte a colazione, a meranda e dopo cena. Una media di un litro al giorno.
Lontano dalle bevute record del fratello ma pur sempre troppo per un bambino di due anni e mezzo.
Un giorno ha detto basta. Niente più latte a colazione, a merenda e a cena. Solo camomilla gialla!
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Da più di un mese Luca è stato soprannominato "Camomillo" proprio per le quantità di bevanda giallognola che chiede ad ogni ora del giorno e della notte. Vista poi l'anomala colazione: camomilla e biscotti; merenda: camomilla e cioccolata; cena: camomilla e salame; ho introdotto alcune varianti.
Passare dalla camomilla solubile al te deteinato o al finocchio in granuli è stato abbastanza semplice. Il passaggio dalla camomilla solubile a quella in filtro, un po' meno.
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"Fa schifo!"
"Come fa schifo?! E' buonissima Luca non fare storie!"
"No questa fa schifo, voglio la camomilla gialla!"
"Luca smettila o ti mando a letto!"
"FA "S-C-H-I-F-O!!!!!!!"
Già pensavo ad un futuro brillante come degustatore di camomilla, come selezionatore di fiori per nuovi composti o aromi: camomilla alla vaniglia, al peperoncino, al limone; qualcosa di molto simile ai degustatori di caffè o vino insomma.
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"Luca smettila, non ne ho altra questa sera!"
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Ma come ogni saggia mamma non dovrebbe fare, dopo cinque minuti di resistenza, cedo alle urla, prendo la camomilla e cerco di berla prima di versargli il solito composto.
Sì il sale nella camomilla non è proprio gradevole!

domenica 30 maggio 2010

Baciami ancora

"Dai Luca seguimi"
"Marco aspettami!"
"Dai Luca passa di qui che è più facile"
"Marco dove sei? Aspetta!"
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Si addentrano nei cunicoli di un castello gonfiabile e poi su per le scale, giù dallo scivolo e a nuoto nel mare di palline colorate.
Giocano a pallone, si tuffano nell'erba, rotolano nel prato e fanno piroette.
Corrono e fanno gare in bicicletta imitando ora Valentino, ora Lorenzo (quest' anno Stoner non è tra i preferiti).
Insieme, sempre insieme.
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I nostri occhi si illuminano guardandoli giocare tra loro. Ci abbracciamo. Ci baciamo.
In quel bacio ci sono dieci anni di vita insieme: incomprensioni, ostacoli, difficoltà, fiducia, sostegno, tranquillità, abitudine, complicità, desiderio.

sabato 15 maggio 2010

Eredità

Avevo 14 anni quando per la prima volta l'oculista mi prescrisse gli occhiali: miopia e astigmatismo, un difetto lieve che con gli anni era diventato meno lieve fino a quando dieci anni più tardi ho rimosso ricorrendo al laser ad eccimeri.
14 anni non è una età semplice per una ragazza e sentirsi diversa "dentro casa" per quegli occhiali di cui non avevo colpa non mi ha di certo aiutato ad aumentare la fiducia e la sicurezza in me stessa.
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Marco ha 4 anni e ieri abbiamo scoperto che deve mettere gli occhiali: astigmatismo miopico molto accentuato, forse troppo per non essercene accorti prima. Mentre ascoltavo le parole del medico avevo il cuore a pezzi: ho pensato alla sua età, a quel fastidioso impegno che lo accompagnerà per anni o per sempre, a come avrei voluto essere io a portare ancora gli occhiali lasciando libero lui da un'eredità che non avrei voluto trasmettergli. L'ho guardato e abbracciato con trasporto: "Marco sei fortunatissimo, finalmente puoi comperarti gli occhiali che volevi da tempo!!!"
Marco oggi è entusiasta per la novità: non vede l'ora di indossare i suoi nuovi occhiali e si arrabbia con il fratello che vorrebbe imitarlo anche in questo.
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Ti amo tanto figlio mio: tu e tuo fratello siete parte di me, siete il senso della mia vita e la mia stessa gioia di vivere. Vorrei essere capace di evitarvi ogni tipo di sofferenza, dolore o delusione. Vorrei che la vostra vita fosse solo gioia e amore. Ma non sarà così. Posso solo aiutarvi a crescere sereni, cercando di non soffocarvi e facendo maturare la fiducia in vuoi stessi, quella fiducia che io ho conquistato ormai grande.

lunedì 3 maggio 2010

Body Painting

Da tempo la cameretta è diventata un rifugio, un territorio in cui tutto è concesso, un'area nudisti, un luogo di fraterna complicità e altrettanto fraterne mazzate.
Saltano sui letti come fossero i gonfiabili del centro commerciale, rovesciano sacchi di giocattoli alla ricerca delle braccia dei Gormiti che probabilmente sono già nella pancia del Folletto, parlano di presunte fidanzate mutuando il linguaggio dei cartoni animati: "Al mio amico F. ha spezzato il cuore ma a me no perchè mi ama e io amo lei!"... insieme, rigorosamente insieme e lontano da noi che restiamo spesso con l'orecchio vigile e l'occhio distratto a vegliare su di loro.
In queste serate all'insegna della collaborazione, possiamo anche concederci momenti di indisturbata intimità quasi certi che non ci verranno a cercare e che non busseranno alla porta chiedendo con insistenza: "cosa state facendo?"
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L'idilio però a volte viene interrotto dal grido di aiuto dell'uno o dell'altro.
L'altra sera Luca era seduto sul suo letto nudo e completamente dipinto da tratti di pennarello verde e azzurro che non hanno risparmiato ombelico, pisellino, schiena e culetto. Marco sorpreso con il pennarello ancora in mano nel tentativo di dipingere la pianta del piede di Luca sosteneva di non essere stato lui. Luca dopo essersi lamentato per il solletico, mostrava i suoi tatuaggi orgoglioso.
Nulla di nuovo o mai successo prima, pisellino a parte. Luca ama dipingersi addosso, anche le insegnati del nido non ci fanno più caso. Il medico che l'ha visitato ieri mattina no. Ecco ora lo sapete anche voi così sono certa di non dovere dare altre spiegazioni.