Allontani il pensiero, nascondi il desiderio, ironizzi sul tuo scarso impegno circa i "doveri coniugali" e per più di trenta giorni vivi le tue giornate. Sei contenta della tua vita, della tua quotidianità. Sei felice.
Poi arrivano quei cinque minuti e realizzi che passeranno altri trenta giorni prima di tornare a sperare.
Ripeti a te stassa che hai due figli meravigliosi, hai molto di più di quello che tanti desiderano e non possono avere, ripeti a te stessa che la tristezza di quei momenti non è nulla rispetto alle delusioni che provavi anni fa, sei egoista a sperare ancora.
Ma chi vuoi convincere?
Non è vero che la delusione è meno forte.
.
Ti tornano in mente le parole dell'ultimo libro che hai letto: "Specialmente se non potranno mai vivere quella ubriacante sensazione di "possibili creatori di vita"... e l'euforia del potere, anche se solo per qualche mese, entrare in contatto con un figlio....
Perchè, anche se non ve lo siete detti...... ti confessi che tante volte l'hai fatto sperando che il vostro stare insieme potesse avere anche una finalizzazione così speciale."
.
Cinque minuti. Il tempo di metabolizzare la sorpresa, di deglutire e respirare forte, di asciugare una lacrima non scesa, di una telefonata: "Anche questo mese nulla." "Perchè ci speravi davvero?" " Beh sì, ci speravo, anzi ne ero certa questa volta".
E poi ritorna il sorriso e la vita di sempre e riprende la tua giornata, sospesa per soli cinque minuti.
.
PS: Se vi capita tra le mani "La NEVE SE NE FREGA" di Ligabue (234 pagine), leggetelo. Che poi di questi tempi dove la "libertà" rischia di restare solo un concetto astratto... male non fa.
Non mi stancherò mai di ripetere che sei una persona meravigliosa, soprattutto quando parli con il cuore, con la trasparenza delle tue emozioni e con la sincerità pura dei tuoi sentimenti...Leggerti è ogni volta un'emozione. Mi è quasi scesa una lacrima. Vorrei dirti che hai due figli meravigliosi, che sei fortunata, ma lo sai già. Vorrei dirti un "capisco la delusione, ma non ti abbattere" ma so che non mi crederesti, perchè non posso capire. E tu lo sai. Perchè certe cose si capiscono solo quando si è madri, quando si vive quell'esperienza unica e meravigliosa di dare alla luce un bambino...ed io ancora non l'ho provata. Ma una cosa credo di poterla comprendere: il tuo desiderio di Maternità. Perchè ce l'ho anch'io, in maniera diversa sicuramente, ma ogni volta che vedo un bambino o sento parlare persone come te, cresce in me sempre di più la sicurezza che non potrei mai vivere senza avere provato quest'esperienza. Non ho molto altro da aggiungere, se non un GRAZIE sincero, per le cose che mi racconti, per essere un esempio sempre per me, giovane donna che ancora deve "capire". Sono stata davvero fortunata a conoscerti...
RispondiEliminacopio Marissa
RispondiElimina"sono stata davvero fortunata a conoscerti"
l'abbraccio di stamattina è più forte del solito e con ENTRAMBE le mie braccia
su, renata! l'anno scorso la mia pupa di tre anni, che affrontava un periodo particolarmente difficile, ogni volta che doveva superare una prova (per lei) ardua, foss'anche salire un gradino un po' più alto del normale, diceva ad alta voce a se stessa: "dai che ce la fai, dai che ce la fai". mi inteneriva e pensavo: che bel modo ottimista di affrontare la vita e le sue prove. ti giro perciò la sua frase, dai che ce la fai, dai che ce la fai
RispondiEliminaabbracci
sono cinque minuti di reiterata tristezza.
RispondiEliminaSpero che il futuro, fra qualche mese, ti offra cinque minuti di pura gioia.
Stai su, resisti. Sei una persona speciale, un abbraccio.
Ho letto con un po' di commozione il tuo post, che mi ha fatto rivivere quel lunghissimo anno in cui ogni mese speravo di essere incinta, rimanendo ogni volta delusa e amareggiata per la mancata gravidanza...
RispondiEliminaInfatti, quando avevamo deciso di avere un secondo bambino, ero così sicura di rimanere incinta subito, come accaduto la prima volta, da fare una serie di progetti per i primi mesi..
E, invece, che delusione quando, puntualissime e senza alcuna avvisaglia, ebbi le mestruazioni! E così ogni volta, per più di un anno.
Poi, quando ormai credevo che non succedesse più, "il miracolo" avvenne. Per la gioia di tutta la famiglia, figlio grande (tre anni) compreso...
Vedrai, Renata, che il mese prossimo o quell'altro, o quell'altro ancora, ci darai la lita novella.
Augurissimi!
La lieta novella, naturalmente...
RispondiElimina@Cara Marissa, ti ringrazio per le tue parole. Il desiderio di maternità può essere molto forte o del tutto assente, non conta quanti figli hai o se non ne hai affatto, è un sentimento che sta dentro e quando toccherà a te sarei una mamma bravissima perchè avrai una vita piena alle spalle e davanti a te. Una vita che ti sei costruita giorno per giorno con grinta e determinazione, una vita, quella vita che mi piace scoprire nelle pagine del tuo blog ogni giorno. Ti abbraccio forte forte e grazie.
RispondiElimina@Cara Giovanna, tu mi concosci bene... grazie dell'abbraccio, ma non sforzare il braccio destro che poi dobbiamo rimandare l'incontro! :-)
@Paola,erounabravamamma: tua figlia ha ragione, mi piace molto il suo motto, grazie per avermelo ricordato. Un abbraccio forte.
@Soleil: grazie del pensiero e basta con i cinque minuti tristi! Promesso! :-)
@Cautelosa: ti ringrazio davvero per aver condiviso la tua storia, so cosa hai provato, conosco bene la sensazione di impotenza prima e la gioia della scoperta poi. Allora incrocio le dita e alla prossima buona notizia! Un abbraccio.
@Un grazie speciale a Paolo e Linda a cui rispondo di là...
E' molto bello quello che hai scritto. Delicatamente forte, fortemente delicato.
RispondiEliminaVorrei aggiungere altro sullo stupore e sull'ammirazione per te che mi hai fatto provare, ma nella mia consueta frenesia e coi secondi contati non riesco ad esprimerlo. Spero ti possa arrivare un forte abbraccio.
@Ondaluna: Ti conosco da un po', so cosa stai vivendo...e apprezzo ancora di più l'abbraccio.
RispondiElimina