martedì 17 marzo 2009

Mauritius in sintesi

Uscire di casa alle sette con maglione e piumino, sentire la fresca aria marzolina sul viso, salire su un tram affollato e anonimo mi ha fatto pensare che là sono le undici, che là forse c'è il sole o più probabilmente pioverà ma certamente farà molto caldo, che là gli autobus sono colmi di persone che ti sorridono, che là fino a qualche giorno fa c'ero anche io e che l'ultimo giorno di vacanza ho trascorso una giornata indimenticabile.
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Sabato a Mauritius c'era il sole e la guida ha dato l'ok alla gita all'Isola dei Cervi rimandata per due giorni consecutivi a causa del maltempo. Scendendo lungo la costa est abbiamo visto splendide spiagge e rigogliose distese di alberi; poi un breve tragitto in motoscafo e l'approdo sull'isola: una lingua di sabbia bianchissima che si perdeva in un mare così trasparente da rendere difficile evidenziare il confine tra sabbia e acqua.
Abbandonati marito e figli sulla prima spiaggia, ho iniziato la mia solitaria comminata lunga la costa. A destra un immenso giardino verde fatto di alberi e sottobosco che mi hanno regalato la vista di una mangusta, a sinistra sabbia bianchissima punteggiata qua e là di pietre scure di roccia vulcanica e un mare da sogno a tratti azzurro, verde, blu. Non c'era nessuno. Mi avevano descritto l'isola come affollatissima, piena di negozi e ristoranti. Non è affatto vero. C'è qualche negozietto e forse due ristoranti dove approdano velieri e motoscafi ma la vista è rapita dal mare e appena ci siamo allontanati un poco dallo stretto canale di marea che fiancheggia le prime spiagge, ci siamo immersi in un luogo paradisiaco, incontaminato e desertico. L'isola da sola vale un viaggio a Mauritius.
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Ora devo proprio tornare con i piedi per terra, devo aprire il capitolo lavoro quotidino d'ufficio e cercherò di essere breve.
Mauritius è un immenso giardino, ovunque trovi piantagioni di canna da zucchero, di ananas, palme; spiagge coralline e bianchissime circondano questo giardino e degradano verso un mare azzurro, verde, più o meno profondo, limpido, trasparente. Ai colori della natura vanno aggiunti quelli dei sari femminili, abiti indiani dalle tinte cangianti arricchiti di ricami in oro e argento, ne abbiamo visti di splendidi nella nostra visita al tempio hindù. E poi musica, ritmo, movimento: dai balli indiani al sega, il ballo Mauriziano per eccellenza, dove il ravanne e il triangolo producono suoni indescrivibili. I sorrisi di creoli e indiani, la loro spontanietà, il loro guardare i bambini con dolcezza, abbracciare "Luca nigno" e scattare una foto con lui.

7 commenti:

  1. Sei tornata, è vero! ma con i ricordi della vacanza puoi camminare a un centimetro da terra!
    Un abbraccio
    isa

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  2. ohhh...rieccoti al 100% qui.
    non ci credo però che hai "abbandonato mariti e figli sulla spiaggia" come hai fatto ti sei nascosta?
    dsai organizziamo così mi racconti!

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  3. @Isa: facciamo mezzo centimetro... devo iniziare a stirare!!!
    @Giovanna: vero verissimo e lo rifarei! Ci sentiamo e ci accordiamo.

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  4. Beata te! anch'io ci sonos tata un po' di anni fa, è un posto veramente stupendo! Con una natura meravigliosa...i ritorni sono sempre un po' traumatici, ma dai anche MIlano con la primavera non è male :-))

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  5. buahbuahbuahhhh
    mi viene da piangere al solo pensiero.
    Ecco la mia prossima meta per le vacanza ideali. Che so che non farò mai. per questo si chiamano ideali.
    Un abbraccio di empatia, dato che son tornata l'altroieri anche io dalle canarie :(((

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  6. @Extramamma: mi consolo così, effettivamente c'è un clima primaverlie qua fuori che mette di buon umore!

    @Lisa2007: mai dire mai! Quest'anno le Canarie, la prossima volta... però aspetta che i bimbi siano più grandicelli o sentirai commenti del tipo:"a me sono piaciuti moltissimo i quattro cagnolini e il gatto!"

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  7. a noi mauritius è rimasta nel cuore . ci siamo stati tre settimane un paio di anni fa: abbiamo fittato una casetta a Nord e abbiamo fatto i mauriziani!!!
    che nostalgia...

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