Ieri pomeriggio abbiamo lasciato alle spalle l'acquazzone e preso l'autobus per Port Saint Luis, la capitale. L'autobus, mio coetaneo, aveva i sedili in pelle blu danneggiati dal tempo e tagliuzzati, finestrini aperti ed era privo di ammortizzatori. Ho pensato:" Qui Marco non si siederà mai, schizzinoso com'è!" Mi sbagliavo.
L'autista correva tenendo la sinistra: vedere le auto venire verso di noi metteva una certa ansia, abituati a guidare a destra avevamo l'impressione che ci venissero contro.
Sull'autobus c'erano tante ragazzine di ritorno da scuola, tutte in divisa da collegiali: abitino blu, camicia bianca abbinata al calzino: belle, molto belle. E poi tante persone tranquille, gentili e disposte ad un sorriso. Per un breve tratto siamo stati anche in compagnia di due elettricisti saliti con i ferri del mestiere.
In un'ora e trenta minuti abbiamo attraversato le localita' marine della Costa Nord e della Costa Ovest: mare e rigogliosa vegetazione intervallate da villaggi dove le insegne dei negozi richiamano cartoline di altri tempi, cartoline animate e vitali che contrastano con il lusso, la cura e la ricercatezza dell'interno. Siamo arrivati nella capitale poco prima che partisse l'ultimo autobus per il ritorno, abbiamo cercato un taxi che di là a qualche ora ci avrebbe riaccompagnato al Villaggio, Antonio ha anche contrattato il prezzo come da usanza locale. Il Caudan Waterfront, il più grande centro commerciale del pacifico, ci attendeva a braccia aperte (la struttura è all'aperto) ma a serrande chiuse! A Mauritius tutti i negozi chiudono alle 17:30. Siamo saliti sul primo taxi e abbiamo lasciato Port Saint Luis, l'acquazzone ci aveva raggiunto. Addio contrattazione!
L'autista correva tenendo la sinistra: vedere le auto venire verso di noi metteva una certa ansia, abituati a guidare a destra avevamo l'impressione che ci venissero contro.
Sull'autobus c'erano tante ragazzine di ritorno da scuola, tutte in divisa da collegiali: abitino blu, camicia bianca abbinata al calzino: belle, molto belle. E poi tante persone tranquille, gentili e disposte ad un sorriso. Per un breve tratto siamo stati anche in compagnia di due elettricisti saliti con i ferri del mestiere.
In un'ora e trenta minuti abbiamo attraversato le localita' marine della Costa Nord e della Costa Ovest: mare e rigogliosa vegetazione intervallate da villaggi dove le insegne dei negozi richiamano cartoline di altri tempi, cartoline animate e vitali che contrastano con il lusso, la cura e la ricercatezza dell'interno. Siamo arrivati nella capitale poco prima che partisse l'ultimo autobus per il ritorno, abbiamo cercato un taxi che di là a qualche ora ci avrebbe riaccompagnato al Villaggio, Antonio ha anche contrattato il prezzo come da usanza locale. Il Caudan Waterfront, il più grande centro commerciale del pacifico, ci attendeva a braccia aperte (la struttura è all'aperto) ma a serrande chiuse! A Mauritius tutti i negozi chiudono alle 17:30. Siamo saliti sul primo taxi e abbiamo lasciato Port Saint Luis, l'acquazzone ci aveva raggiunto. Addio contrattazione!
grazie per la coltura che mi stai facendo, nonostante non sono mai stato, mi sembra di esserci. Buona vacanza un bacione ai bimbi ciao ciao ciao zio cesare
RispondiEliminaRenata, ma Marco ha toccato la sabbia?
RispondiEliminaConnettersi a internet a Mauritius non era semplicissimo e così non ho risposto ai commenti. Grazie zio e Marco ha toccato la sabbia, o meglio la toccava solo di notte e pensare che erano tutte spiagge coralline e quindi freschissime anche di giorno!
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