Lunedì ho letto l'intervista rilasciata da Saviano ad Internazionale, l'articolo cerca di spiegare il ruolo della mafia in questo momento di recessione economica, ma Saviano dedica anche qualche parola a quella che definisce la sua missione: "comunicare".
"Quando vado all'estero cerco sempre di spiegare che quello che ha messo in pericolo la mia vita non sono state le informazioni che ho dato, ma il fatto che queste informazioni sono arrivate a molte persone.
Se le mie parole non fossero arrivate sui giornali e sulle tv più importanti, non ci sarebbe stato nessun problema.
L'obiettivo di questo incontro è far capire che queste non sono storie particolari, sono storie universali."
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Se questa è la sua mission oggi, ieri sera ospite da Fazio, Saviano ha fatto centro: ha catturato la mia attenzione e nonostante le richieste dei bambini non ho staccato gli occhi dallo schermo.
Se questa è la sua mission oggi, ieri sera ospite da Fazio, Saviano ha fatto centro: ha catturato la mia attenzione e nonostante le richieste dei bambini non ho staccato gli occhi dallo schermo.
Il suo "raccontare la verità" attraverso l'interpretazione dei titoli dei giornali; il testimoniare con fotografie come in quei luoghi si muore a sedici anni se si ha un lavoro legale così come se il lavoro è illegale; i bambini in prima fila difronte al corpo di un morto dal volto insanguinato testimonianza della guerra in corso...
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Saviano "non vive da tre anni" in luoghi segreti e sempre protetto dalla scorta per quello che ha scritto e comunica. Ma è deciso a non mollare e rifarebbe la stessa scelta, una scelta difficilissima.
Lo ammiro e stimo ma non avrei saputo cosa dire per incoraggiarlo a continuare, per domostrargli il mio sostegno.
Lo ammiro e stimo ma non avrei saputo cosa dire per incoraggiarlo a continuare, per domostrargli il mio sostegno.
Ci ha pensato David Grossman, ospite della seconda parte della trasmissione, gli ha suggerito "Io se scrivo sono libero. Riprendi un po' di controllo sulla tua vita, scrivere è un buon esercizio"
Il consiglio più semplice, il consiglio che mi sentii ripetere spesso prima di aprire il blog, un consiglio che io stessa propino.
La scrittura è una vera terapia. Aiuta a riflettere, a ritrovare se stessi, la propria dimensione, il proprio equilibrio. Scrivere non è un modo per isolarsi dal mondo, ma per comunicare con se stessi e con chi ci circonda.
Scrivere della Sua prigionia forzata, della scorta, del modo di comunicare con il mondo da dietro un bunker, scrivere di quello che gli pare. Se le Sue parole saranno riuscite a smuovere certi equilibri economico-politici, ci regalerà un altro capolavoro letterario.
Scrivi Saviano scrivi!
Stamane non contenta mi sono rivista la trasmissione!!Che non vita qulla di Saviano e quante cose ha detto e che mi hanno aperto ancor di più la mente,gli occhi,il cuore!
RispondiEliminabaci,Rox
@Rox: Un abbraccio a te e grazie per le tue visite!
RispondiEliminaMi associo con te, Saviano DEVE scrivere.
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