martedì 31 marzo 2009

Intervista alla redazione_marzo

"Buongiorno."
"Buongiorno a lei."
"Parliamo di blog oggi. Nella rete ce ne sono tanti, molti scritti da mamme. Cosa ne pensa?”
“Mi piace questa domanda. A dire il vero c'è un po' di tutto e mi ha stupito scoprire che molte donne riversano nella rete la loro quotidianità. Spesso vengono affrontati temi identici ma in modo diverso, personale. Differente è lo sguardo che osserva e descrive: alcune usano l'ironia, altre no; alcune parlano delle loro emozioni rendendole universali, altre sono più concettuali. Spesso il modo di raccontare varia con l’età e l'esperienza. Aggiungo che molte delle donne blogger che leggo sanno usare la penna o la tastiera (per citare una amica blogger)!”
“Ma legge tutti i blog che incontra in rete? Se no, come sceglie?”
“Quando incontro un blog nuovo leggo articoli sparsi. Se il blog mi interessa, se mi piace il modo di scrivere oltre al contenuto allora riparto dall’inizio. Molti blog sono dei veri e propri libri."
“Ancora una domanda. Perché non compare la parola "mamma" nel suo blog e nemmeno nella descrizione che dà di sé?”
“Perché “mamma” è uno degli aspetti della mia vita, il più importante e impegnativo in questo momento, il più appagante e il più stancante ma non il solo. E poi quando ho aperto il blog, l’essere mamma stava ostacolando non poco il mio lavoro fuori casa e forse la mia testa lo rifiutava. Quello che voglio è uno spazio mio, fisico e temporale, in cui parlare di quello che mi va: due minuti o tre appunto. Però nella descrizione avevo aggiunto la parola mamma.”
“Perché l’ha tolto?”
“Perché non so dare una descrizione di me, la sintesi è sempre stato un problema, preferisco fare parlare gli articoli. Prima o poi quando mi sarò capita meglio metterò una bella descrizione.”
“Un po’ di confusione insomma.“
“Sana confusione o sano caos. O per dirla con parole Altrui che ormai sono uno slogan pubblicitario ”Bisogna avere il caos dentro di sé per partorire una stella danzante!”
“Partorire appunto… ma non ci aveva accennato anche ad un altro progetto?”
“Nella testa ho tanti progetti, tanti sogni, tanti desideri. Alcuni dipendono solo da me, in altri mi sto impegnando, vedremo.”
“Grazie e alla prossima.”
“Grazie a lei!”

PS di tarda sera: l'ho visto solo ora ma c'è un bellissimo post che si lega al tema trattato: piattinicinesi: di mamme blogger ed altre madri (the day after)

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