Prima di partire per le vacanze faccio una lista del necessario, dispongo tutto sul letto o accanto allo stesso e poi tutto in valigia.
Generalmente due valigie ben chiuse e ordinate e una piccola borsa a mano con l’occorrente per il viaggio: cambio per i bambini, libricino di fiabe da leggere, un pacchetto di biscotti e dell’acqua. Se la meta è da raggiungere in auto, dispongo il tutto nel baule, lasciando il minimo indispensabile nell’abitacolo.
Al rientro presto meno attenzione all’ordine in valigia: tanto è tutto da lavare. Generalmente torniamo con le stesse cose con cui siamo partiti, solo qualche prodotto locale che ci ha particolarmente colpito può fare eccezione.
Al rientro presto meno attenzione all’ordine in valigia: tanto è tutto da lavare. Generalmente torniamo con le stesse cose con cui siamo partiti, solo qualche prodotto locale che ci ha particolarmente colpito può fare eccezione.
Insomma avrete capito che la gestione è mia dalla A alla Z, per necessità e scelta.
Se però la meta sono i nonni in Puglia, tutto cambia.
Io penso di preparare le valigie, ma quando tutto è pronto spuntano sacchetti e pacchi che non avevo considerato.
Frasi come: “Ma mica possiamo viaggiare come barboni per portare tutta sta roba a Milano!” erano solo la premessa di un fastidio profondo e di una crescente incazzatura. Non vi dico poi quando si è rovesciata in auto l’acqua dei bocconcini o quando ho confuso la bottiglia in cui era stato messo l’olio per una bottiglia d’acqua. Ma sono ricordi vecchi ormai.
Due gli aspetti che non sopportavo: l’invadenza e la perdita di autonomia nella gestione delle valigie oltre al dover viaggiare come “barboni” appunto.
Onde evitare questioni e litigi prima della partenza ieri ho lasciato carta bianca, non ho detto quasi nulla, ad eccezione di quando ho scoperto che le mozzarelle e i formaggi freschi erano stati schiacciati nella stessa borsa dei vestiti. Tanto non esce nulla!
Se però la meta sono i nonni in Puglia, tutto cambia.
Io penso di preparare le valigie, ma quando tutto è pronto spuntano sacchetti e pacchi che non avevo considerato.
Frasi come: “Ma mica possiamo viaggiare come barboni per portare tutta sta roba a Milano!” erano solo la premessa di un fastidio profondo e di una crescente incazzatura. Non vi dico poi quando si è rovesciata in auto l’acqua dei bocconcini o quando ho confuso la bottiglia in cui era stato messo l’olio per una bottiglia d’acqua. Ma sono ricordi vecchi ormai.
Due gli aspetti che non sopportavo: l’invadenza e la perdita di autonomia nella gestione delle valigie oltre al dover viaggiare come “barboni” appunto.
Onde evitare questioni e litigi prima della partenza ieri ho lasciato carta bianca, non ho detto quasi nulla, ad eccezione di quando ho scoperto che le mozzarelle e i formaggi freschi erano stati schiacciati nella stessa borsa dei vestiti. Tanto non esce nulla!
Le tre lavatrici fatte prima di cena sono state la testimonianza del tanto non esce nulla, lì devo dire che i buoni propositi erano già svaniti e l’incazzatura alle stelle.
:-)
RispondiEliminaL'anno prossimo portati dietro un po' di quelle borse termiche che si usano per i surgelati del super. Mi è venuta voglia di mozzarella...
Oddio che ridere! :DDD
RispondiEliminaPosso capire, comunque. ;-)
Silvia
Complimenti per le lunghe ore di autocontrollo... non ce l'avrei fatta! :-D
RispondiElimina@Babuska: terrò presente il consiglio! La mozzarella mangiata sul posto è tutta un'altra musica! Un abbraccio
RispondiElimina@Lisa Mamma Imperfetta: dai provo anche io a riderci sopra! :-)
@Mamma in 3D: Non credere è la prima volta in nove anni che riesco a stare zitta!
Bah, io sono un pochino incasinata di natura per cui non riesco mai ad organizzare le valige come vorrei e sono contentissima da quando abbiamo il camper, organizzato di tutto punto ch emi richiede solo lo sforzo di portare i due cambi indispensabili... tutto il resto c'è gia!!
RispondiEliminabah, io schiaffo tutto dentro alla meno peggio di solito però... però i vestiti no, quelli restano isolati dal resto. Poi faccio casino tra farmaci, cibo, giocattoli, accessori vari... ma comuqneu complimenti per l'autocontrollo! sei una grande!
RispondiElimina@Lapatrizia(ogni tanto mi viene il dubbio: sei tu parog2006, vero?: il camper è un buon compromesso: anni fa ne avevamo parlato anche noi senza concludere nulla. Vedremo.
RispondiElimina@Lisa2007: diciamo che "sei una grande!" mi piace! :-)
Per il resto a volte diventa necessario, io di mio sono molto impulsiva ma dopo nove anni di più o meno espicite incomprensioni mi sono detta che tre giorni all'anno di silenzio non sono poi tante. Con i parenti di mio marito non c'è feeling o sintonia, ci separano molti aspetti della vita e del carattere ma ripeto per tre giorni all'anno si può anche fare!
Per correttezza, dovresti poi raccontarci quanto erano buone le mozzarelle e il resto!!!
RispondiEliminaIsa
@Isa: ecco sì hai proprio ragione. Non posso negarlo. Io adoro il formaggio e mi sa che ci farò un post prima o poi... ma tra tutti i tipi che adoro, i bocconcini pugliesi freschi, sono al primo posto!
RispondiEliminasi sono proprio io, lapatrizia.. ma qui mi logga così, con la mail parog2006... comunque sempre io.
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