In Feltrinelli ho visto un libro tra le "Novità", ho letto il nome dall'autrice e alcune righe sulla copertina interna.
"Le donne hanno più confidenza con il dolore. E' un compagno di vita, è un nemico tanto famigliare da essere quasi amico. Ci si vive, è normale. Strillare disperde le energie, lamentarsi non serve. Trasformarlo, invece: ecco cosa serve. Trasformare il dolore in forza."
"Le storie che ho raccontato sono scie luminose...: cosa ci induce a non respingere, anzi a convivere con la violenza? Perchè sopporta chi sopporta, e come fa?"
L'ho comprato.
.
Il giorno dopo un collega mi ha parlato di una nuova biblioteca aperta a Milano e del sito on line della stessa.
In biblioteca non metto piede da anni: alle scuole medie e superiori andavo spesso a cercare libri, a fare ricerche o semplicemente a leggere. Poi ho perso l'abitudine.
Però mi sono collegata al sito e ho cercato il titolo del libro acquistato da poco. C'è.
A Milano le biblioteche sono molto più fornite e aggiornate di quelle del mio paese, o di come era quella del mio paese anni fa. Mi sono riproposta di andare a prendere qualche libro non solo per una questione economica ma anche di spazio: abito in un appartamento di settantacinque metri quadri non in un attico di duecento.
Ho letto il libro e se l'avessi preso in prestito, sarei andata ad acquistarlo dopo il primo capitolo. Ci andrò in biblioteca comunque, ma ci sono libri che meritano di restare sullo scaffale di casa.
Vite di donne, dei loro aguzzini o carnefici. Vite reali, tremendamente tristi e dolorose. Vite su cui riflettere, in cui ritrovare frammenti della propria storia. Ti invadono, si imprimono nella mente e sei costretto a dire "io no, fortunatamente" o ancora "io anche, purtroppo".
Malamore -Esercizi di resistenza al dolore - di Concita De Gregorio_16 euro.
"Le donne hanno più confidenza con il dolore. E' un compagno di vita, è un nemico tanto famigliare da essere quasi amico. Ci si vive, è normale. Strillare disperde le energie, lamentarsi non serve. Trasformarlo, invece: ecco cosa serve. Trasformare il dolore in forza."
"Le storie che ho raccontato sono scie luminose...: cosa ci induce a non respingere, anzi a convivere con la violenza? Perchè sopporta chi sopporta, e come fa?"
L'ho comprato.
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Il giorno dopo un collega mi ha parlato di una nuova biblioteca aperta a Milano e del sito on line della stessa.
In biblioteca non metto piede da anni: alle scuole medie e superiori andavo spesso a cercare libri, a fare ricerche o semplicemente a leggere. Poi ho perso l'abitudine.
Però mi sono collegata al sito e ho cercato il titolo del libro acquistato da poco. C'è.
A Milano le biblioteche sono molto più fornite e aggiornate di quelle del mio paese, o di come era quella del mio paese anni fa. Mi sono riproposta di andare a prendere qualche libro non solo per una questione economica ma anche di spazio: abito in un appartamento di settantacinque metri quadri non in un attico di duecento.
Ho letto il libro e se l'avessi preso in prestito, sarei andata ad acquistarlo dopo il primo capitolo. Ci andrò in biblioteca comunque, ma ci sono libri che meritano di restare sullo scaffale di casa.
Vite di donne, dei loro aguzzini o carnefici. Vite reali, tremendamente tristi e dolorose. Vite su cui riflettere, in cui ritrovare frammenti della propria storia. Ti invadono, si imprimono nella mente e sei costretto a dire "io no, fortunatamente" o ancora "io anche, purtroppo".
Malamore -Esercizi di resistenza al dolore - di Concita De Gregorio_16 euro.
Ciao che biblioteca è?
RispondiEliminaIgraine
@Igraine: Ho guardato nelle nuova sede in via Valvassori Peroni (Lambrate) e in quella di Zara ed è disponibile in entrambe
RispondiEliminaLibro bellissimo, adoro la De Gregorio. E adoro le biblioteche. Mi piace comprarli i libri, ma se comprassi tutti quelli che leggo sarebbe un costo folle e lo spazio....
RispondiEliminaLo leggerò sicuramente. Anche la biblioteca della mia piccolissima città è molto fornita m aio soffro di una malattia particolare: amo così tanto i libri che dopo averli letti fanno un po' parte di me e devo averli a casa per poterli sfogliare quando me ne viene la voglia. Le donne hanno davvero una capacità di resistere al dolore pazzesca.
RispondiElimina@Marilde e Lapatrizia: Davvero un bellissimo libro: non lascia spazio alla immaginazione, è molto crudo nelle descrizioni, troppo reale se si considera che sono storie di vita vissuta. La ragazza di 12 anni venduta dalla nonna; Dora Maar, amante di Picasso; Luo Cuifen e i suoi 23 aghi in corpo da quando aveva tre giorni di vita. Storie di donne colte, benestanti che potrebbero dire "NO" e invece sopportano. E poi quell'ultima analisi sul diverso sviluppo del cervello maschile e femminile. Da leggere!
RispondiEliminaSulla Biblioteca concordo con entrambe anche a me piace tenere i libri che leggo, ma inizio a non avere più spazio!
No intendevo dov'è la nuova biblioteca aperta a MIlano?
RispondiEliminaGrazie, Igra
io ormai compro pochissimi libri, in occasione di compleanni e natali mi fanno un buono di qualche libreria e me li compro, ma la stragrande maggiornaza dei libri che leggo ( a volte arrivo a 120/130 libri all'anno) li prendo in biblioteca.
RispondiEliminasono abbonata a 3 biblioteche e ormai mi conoscono bene.
spesso chiedo se mi comprano qualcosa che mi interessano e così evito di riempire la casa di libri (ne ho centinaia!) e compro solo quelli che nn posso fare a meno: camilleri, alliende e andrea de carlo.
mi hai incuriosito con questo libro, domani vado a prendermelo
@Igraine: è quella di Via Valvassori Peroni in zona Lambrate: non so se nuova o riaperta da poco.
RispondiElimina@Emily: che invidia: 120/130 libri all'anno! Quasi quasi ti presento la mia amica Donatella che penso arrivi agli stessi numeri. Buona lettura allora!