mercoledì 3 dicembre 2008

Caro Babbo Natale_(bozza)

Visto che il parco è out, il pomeriggio devo sempre cercare di inventare qualche gioco per conciliare le esigenze di un bimbo di tre anni e del fratellino di uno.
“Mamma giochiamo a tombola?”
"Con Luca non riusciamo, vuoi giocare a tombola da solo?"
“No mamma giochiamo con le lettere?”
“Io scrivo sul foglio e tu ricomponi le parole sulla lavagnetta, però giochi seduto al tavolo, ok?"
“No mamma io voglio giocare con te!”
“Allora: pongo? costruzioni? pennarelli?”
“Uffaaaa”

Nella camera di Marco e Luca non c’è più spazio per i vestiti: pavimento e armadi sono pieni di giocattoli più o meno disposti ordinatamente. Potrebbero scegliere quattro diversi giochi ogni giorno e arrivare al venerdì senza aver terminato la scorta. Credete che li utilizzino? Credete che un bellissimo gioco colorato, luminoso e con tanto di effetto sonoro sia preferibile rispetto alle padelle di mamma, alle scatole di mais da far rotolare per la sala?

Si avvicina il Natale e in questo periodo generalmente qualche idea in più la trovo.
"Perchè non prepariamo la lettera per Babbo Natale?"
.
Una lettera per Babbo Natale non è una lettera qualsiasi, occorre creare la giusta atmosfera raccontando qualche aneddoto sul simpatico vecchietto, cercare un foglio, tanti colori per i disegnini da mettere come sfondo, una penna nera e soprattutto preparasi con astuzia alla mediazione. Una mediazione tra un bambino che vorrebbe tutto e per il quale tu dovresti essere solo un’assistente, segretaria, scribacchina e Babbo Natale che tu non conosci e per il quale sei solo una misera analista finanziaria.

“Sfogliamo questo catalogo di giochi. Marco tu cosa vuoi?”
“Voglio, questo, questo e anche questo.”
“Non tutti Marco e poi lascia qualcosa a Luca.”
“Ma mamma a me mi piacciono tutti e poi Luca vuole solo un albero e una macchinina gialla, me lo ha detto lui.”
.
Luca non parla, dice solo “knu” ma con Marco, se e quando serve, ha una facondia da fare invidia a Cicerone.
.
"Allora Marco cosa scriviamo?"
“Caro Babbo Natale sono Marco. Per Natale voglio tutti i giochi che ci sono su questi fogli qui, voglio anche il tavolo da lavoro come quello che ho dalla Nonna Grazia, però lo voglio grigio e da tenere qua (a casa mia). Luca vuole un albero, però vero è, e una macchinina gialla e basta.”
"Marco, ci sono tanti bambini e Babbo Natale deve pensare a tutti, hai già tanti giocattoli, scegline solo uno o due!"
Marco ci pensa e tace. “Mamma ho deciso, non voglio più i giocattoli!”
Lo so di avere un figlio "troppo avanti" come direbbe zio Giò, ma: "Proprio nulla?"
"Mamma non voglio i giocattoli, voglio un cavallo ma vero, con la cresta marrone e le brille e poi lo tengo in camera mia."
“Marco il cavallo con la criniera marrone e le briglie è una bellissima idea ma nella tua cameretta non può stare. Pensa a qualche altro regalo.”
“No mamma voglio solo un cavallo con la cresta marrone e le brille nere!”

Inutile insistere con Marco, meglio provare con Babbo Natale.

“Caro Babbo Natale, ti ricordi di me? Non hai mai letto molto attentamente le mie lettere quando ero piccola, però ero contenta perché anche se confondevi il mio indirizzo con quello di qualche altro bambino, non ti sei mai dimenticato. Io non vorrei che tu illudessi mio figlio, perché crede in te.
Visto che mancano ancora un po’ di giorni al Natale considera questa lettera solo una bozza e aspetta la versione definitiva. Se però anche la bella copia dovesse rimanere tale, vedi di sbagliare indirizzo anche quest’anno, non dovrebbe essere difficile: trascorreremo il Natale dai nonni, nella stessa stanza di quando ero bambina, hai sbagliato strada tante volte, ricordi? Cerca di non impararla proprio quest’anno.
Grazie, tua affezionatissima Renata.”

4 commenti:

  1. e io come al solito ho gli occhi che "brillano"
    gio

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  2. Caro Babbo Natale, quest'anno sarà difficile anche per te perchè la crisi c'è, me ne rendo conto tutti i giorni camminando per le strade e guardando, attraverso le vetrine già addobbate, i negozi vuoti. Al lavoro non mi pagano da ottobre. Dicono "Non ti preoccupare, li avrai tutti insieme!" Ma intanto non li ho! Anche io passavo il Natale dai nonni, che ricordi dolcissimi!, e tante volte Babbo Natale , per paura di non fare in tempo, passava in anticipo e nascondeva i pacchetti in soffitta, nei ripostigli, negli armadi....Io, che avevo scoperto questa sua abitudine, cominciavo a cercare freneticamente già dalla settimana prima! Le mie figlie sono grandi ormai ma Babbo Natale esiste per tutti, grandi e piccoli, e quest'anno abbiamo pensato di chiedergli serenità, salute e tanto amore per noi, per tutte le persone a cui vogliamo bene e anche per tutti coloro che non sono fortunati come noi. Lucia

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  3. ... sei in buona compagnia, il mio Enzo Mario (3 anni e 8 mesi) ha chiesto a Babbo Natale ... un ELEFANTE VERO!!!

    Dove lo mettiamo? In salotto? Speriamo che non sporchi tanto!

    Ciao,
    Lucia

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  4. Temo ci toccherà portarli allo zoo o in qualche fattoria un po' più spesso!

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