lunedì 29 dicembre 2008

Il lettone

Qualcuno tanti anni fa ha inventato il "lettone" alias letto matrimoniale.
Ho dormito per anni nel lettone dei miei, unica consolazione nei giorni di malattia.
Sì perchè a casa mia funzionava così: se non stavi bene, se avevi la febbre alta, qualche malattia infettiva o qualsiasi altro malessere che ti costringesse a letto per giorni, guadagnavi il diritto di dormire nel lettone. Mio padre finiva nel letto del figlio ammalato che prendeva il suo posto giorno e notte accanto alla mamma. Questa soluzione a noi piaceva, a volte ne approfittavamo anche per piccoli insignificanti malanni e spesso in tali casi senza lo sfratto di papà. Ma il lettone dei miei era davvero grande, da buon falegname mio padre aveva pensato a tutto e nel suo letto si dormiva tranquillamente anche in tre.

Il nostro è un normale letto a due piazze, misura standard, ma da un po' di tempo è diventato meta ambita di Marco e Luca.
Si sveglia Marco, si avvicina al letto e chiede di entrare, si corica nel mezzo sopra le coperte e poi inizia a muoversi fino a raggiungere la sua posizione preferita: testa sul cuscino di mamma e piedi su quello di papà. Quando si addormenta lo trasporto di nuovo nel suo letto.
Si sveglia Luca, lo porto nel lettone accanto a me e dopo qualche abbraccio è di nuovo nel suo letto, addormentato.
A volte la combinazione subisce varianti e ci svegliamo in quattro nel lettone: due adulti ai lati esterni e due microbi con braccia e gambe spalancate ad occupare l'intera piazza.
Non succede sempre ma si fa, si può fare e senza grossi traumi per nessuno.

Ci sono notti però in cui la convivenza diventa difficile, impossibile.
Antonio: "Spegni la lampada che non riprendo il sonno!"
"Con la luce spenta si lamentano, tra qualche minuto dormono."
"Mamma il latte"
"Dormi!"
"Mamma voglio il latte!"
"Ok ma stai zitto che svegli tuo fratello."
"Dormi ora!"
"Luca che c'è vuoi un po' di acqua? Non stai bene?"

"Kn Kn Knu."
"Tieni un po' di acqua."
"...........Antonio vai a prendere un body e un pigiama per Luca per favore che ha rimesso tutto addosso a me a lui."

Si dorme.
Due ore più tradi.
"Rena svegliati Marco si è fatto la pipì addosso, addosso a lui e a me!"
Antonio si cambia e Marco infastidito per l'accaduto inzia ad urlare.
"Calmati non è successo nulla, cambia il piagiama e torna a dormire."
"Maaaaaaaaamaaaaaaaa, maaaaaaaaamaaaaaaaa, maaaaaaaaamaaaaaaaa!"
"Marco svegliamo tutti i vicini smettila! Ho già tolto le lenzuola, sdraiati e dormi!"
Ci addormentiamo tutti in un letto senza lenzuola, sotto il piumone. Per terra sparsi ci sono quattro pigiama e la biancheria intima delle medesime persone, due "vomitati" e due "pisciati", lenzuola, coprimaterasso e copricuscini bagnati, due bicchieri quasi vuoti, un pannolino usato e il fazzoletto di zio Giò.
E' l'alba.
"Mamma perchè il fazzoletto di zio Giò è bagnato? Chi è stato? Luca l'hai ciucciato tu?"
"Marco ti sei fatto la pipì addosso, adesso lo laviamo e poi lo riprendi."
"Non è vero è stato Luca!"
"Luca ha vomitato sul suo non sul tuo."
"Voglio un altro fazzoletto di ziiiiiiiiooo!"

Si ricomincia.

3 commenti:

  1. Estivill santo.. subito!

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  2. Conosco il libro "Fate la nanna!". L'ho comprato e l'ho cestinato dopo aver letto le prime pagine.
    A molti piace e lo trovano un metodo efficace, ma non fa per me.
    I bambini capiscono anche senza troppe imposizioni e autoritarismi. E qualche notte in quattro sotto il letto è in fondo sopportabile.

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  3. tra questo e la camminata alla charlie chaplin mi hai fatto murì! : )

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