giovedì 20 novembre 2008

Intervista stile iene: figli a confronto

"Parliamo di figli ora. Come si chiama suo figlio, il maggiore?"
"Marco."
"E il suo piccolo?"
"Luca."
"Quanti anni ha Marco?"
"Tre."
"Luca?"
"Uno."
"Di che colore sono gli occhi di Marco?"
"Verde grigio."
E quelli di Luca?"
"Marrone scuro."
"Di che colore sono i capelli di Marco?"
"Biondo scuro."
"Quelli di Luca?"
"Biondo chiaro."
"Quanto è alto Marco?"
"Ottantotto centimetri."
"Luca?"
"Settantadue."
"Cosa mangia più volentieri Marco?"
"Latte, solo latte e miele."
"Luca?"
"Tutto, troppo di tutto."
"Qual è il gioco preferito di Marco?"
"Il computer: la serie didattica di Gcompris."
"Il gioco di Luca?"
"Macchinine, palline e adora rincorrere il fratello."
"Grazie, alla prossima."

"Come?"
"Abbiamo finito per oggi. Perchè non è soddisfatta di questa intervista?"
"Non proprio."
"Nooooo, perché?"
"Perché ho descritto due bambini qualunque non i miei figli."
"Davvero?! Non è stata sincera?"
"Certo che ho risposto sinceramente, ma pensa che un'altra persona avrebbe risposto in modo diverso?"
"E va bene, la accontento. Allora come descriverebbe i suoi figli?"

"Marco ha due occhi grandi, profondi e molto espressivi. Due occhi color verde grigio che ti rapiscono e ti incantano. Due occhi che parlano da soli.
Marco ti seduce con lo sguardo e ti conquista con le parole.
Inizialmente ti osserva con sospetto e diffidenza, ti scruta senza dire nulla. Se non gli piaci con lui hai chiuso, se invadi troppo il suo spazio per te ci saranno solo tanti “NO”. Se non lo convinci diventa pensieroso e aspetta. Se lo conquisti i suoi occhi brillano e quell’aspetto di bimbo determinato e deciso lascia spazio a grandi sorrisi, a risate complici e a lunghe interminabili chiacchierate. Quel piccolo uomo ti lascia invadere la sua sfera di bambino e cerca la tua complicità: allora ti chiede di giocare, colorare, leggere storie, ti racconta e ti stupisce.
Se lo rimproveri ti contesta ma alla fine gli occhi gli si riempiono di lacrime e si nasconde.
E se gli chiedi se gli è piaciuta questa descrizione ti risponde:" Mamma, a me Marco sì!"".

Luca ha due occhi profondi e scuri, due occhi dolci e sorridenti, due occhi che ti avvolgono e ti accettano sempre. Luca ti guarda e ride. Il suo sorriso è una porta aperta verso il suo cuore. Luca ha fiducia di tutto e di tutti e cerca negli altri affetto e protezione. A volte ti guarda stupito e perplesso, non capisce ancora tutto e spesso di fronte ad un tono di voce che non riesce ad interpretare ti fissa "sospeso”, aspetta un tuo cenno e appena le nubi si dissolvono ti regala il suo buffo sorriso sdentato e un gorgheggio e tu ti sciogli in un abbraccio.
Luca ti cerca, ti si lancia contro, ti abbraccia e rimane lì sdraiato su di te, sereno e tranquillo, di tanto in tanto alza la testolina, ti fissa in viso, ride e ritorna ad abbracciarti. Poi si stanca si divincola e torna a giocare.
Se lo rimproveri ti guarda perplesso e ti ride in faccia con una smorfia e tu vorresti restare seria ma i tuoi occhi ti tradiscono ogni volta.

"Ok ok, basta così, questa non è una intervista, non interessa a nessuno."
"Forse non è una intervista stile iene, forse non interessa a nessuno ma questi sono i miei figli e questo è quello che vede chi li ama. Chi ama non si chiede perchè uno è così e l'altro l'opposto, non cerca l'uno nei pregi dell'altro e l'altro nei difetti dell'uno. Chi ama, ama e basta. ".

4 commenti:

  1. Oggi hai pubblicato delle "foto" bellissime...

    Firmato: un capo .. timido

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  2. Hai descritto perfettamente tutto quello che mi ha fatto "innamorare" di Marco con tutti i suo NO....ma come farò adesso che mi sto innamorando anche di Luca? :-)
    sai già chi sono.

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  3. Se non commento non vuol dire che non mi è piaciuto. :-) Bello, ti leggo sempre continua.

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  4. Grazie Capo, mi hai dato anche un'ottima idea per l'etichetta dell'articolo!

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