sabato 22 novembre 2008

Primi passi

Marco non ha mai gattonato, a sei mesi circa ha iniziato a muoversi su due gambe: stringeva forte il dito della mia mano e si faceva portare dove voleva. Se nessuno lo aiutava se ne stava seduto a terra immobile e richiamava l'attenzione con versi più o meno comprensibili finchè qualcuno interveniva in suo aiuto. Verso i nove mesi i primi passi appoggiato ad oggetti.
I primi giorni al nido sono stati uno stimolo importante: nessuno si spezzava la schiena per accompagnarlo nel suo girovagare e ha iniziato a "darsi una mossa!" Ad una settimana esatta dal giorno del suo primo compleanno ha camminato da solo: ha abbandonato la sedia, ha guardato mamma e papà, ha allargato le braccia ed è venuto verso di noi barcollando e sfoggiando un sorriso orgoglioso. Dopo quel primo slancio sicuro è caduto pochissime volte.

Luca gattona da luglio. Il gattonare è stata una conquista graduale. E' passato da un movimento goffo e a scatti ad una progressiva padronanza dell'uso dei quattro arti. E' rapido e raggiunge sempre la meta che si prefigge. Se ha un appoggio si arrampica impegnandosi con tutto il corpo. Spesso cade, rotola: piange un po' e ci riprova. Nel gattonare è una vera saetta, ma se la cava bene anche nel camminare, non da solo ma appoggiato a mobili, poltrone, sedie. I suoi spostamenti non sono mai fine a se stessi: o deve prendere qualcosa che poi porta con sè stringendo forte o deve scappare ridendo dal fratello.
Poi improvvisamente si è lasciato andare: braccia in alto, un simpatico sorriso orgoglioso, andatura alla Charlie Chaplin e vai: dal mobile al divano, due metri in totale autonomia e ancora e ancora. E' bellissimo guardarlo mentre tutto compiaciuto cerca di raggiungere la meta, a volte perde l'equilibrio ma ha imparato a cadere e a riprendere con la sua andatura più nota, decisamente più sicura e veloce.
E' felice per questa grande conquista e sfoggia sorrisi a quattro denti.

I primi passi di un bimbo sono speciali perchè un po' goffi, buffi, simpatici e unici e perchè è tuo figlio e ti emozioni sempre.

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