venerdì 2 gennaio 2009

Camminate silenziose

Spalle indietro e pancia avanti: Luca ormai cammina sicuro con le sue antiscivolo ai piedi e la sua inconfondibile andatura alla Charlie Chaplin.
Cammina soddisfatto per questa conquista: passi piccoli ma veloci che hanno sostituito completamente i suoi movimenti a "quattro zampe", piccoli passi che diventano quasi una corsa spassosa quando è rincorso dal fratello; se poi c'è musica segue il ritmo molleggiando sulle ginocchia e roteando su se stesso in divertite giravolte.
Cammina per la stanza, sempre in silenzio, un silenzio interrotto da qualche monosillabo "ia ia ia, te te te, kn knu." o da qualche vocale allungata e pronunciata a gran voce in segno di protesta se incontra ostacoli troppo pesanti o quando la sua marcia viene interrotta.
Cammina quasi sempre reggendo qualcosa tra le mani: un sacchetto di taralli, una bottiglia di acqua semivuota o i suoi insostituibili straccetti con gli orsetti blu, ritagli della stoffa usata per rivestire la culla in cui ha dormito da piccolo.
Cammina e se il suo sguardo incontra il tuo, sorride orgoglioso senza fermarsi ma a volte distratto dagli occhi che lo osservano, dimentica di guardare avanti verso la meta e così incespica e cade; se poi ti vede con le braccia allargate e un sorriso invitante ti si lancia contro in cerca di affetto e protezione.

A volte lo guardo di nascosto cercando di non distrarlo. Tutto ha un senso per lui: le camminate, i sorrisi, le risate sonore, la ricerca del fratello e la fuga da lui, un senso che ancora non riesce a comunicarci a parole e nel quale non riesco a penetrare completamente. E allora aspetto con pazienza e osservo orgogliosa e rapita le sue camminate silenziose.

2 commenti:

  1. E' bello leggere ed immaginare la scena...mi sembra stare ancora li con voi.Sono stata veramente bene e adesso che ci siamo trovati sarà difficile fare a meno di voi.Quando verrete a trovarci troverò sempre il tempo per voi. Un abbraccio Leoneangelo

    RispondiElimina