lunedì 19 gennaio 2009

Tre uomini e una gamba... in più

Me ne sto seduta in un angolino di un bar con un collega. E' l'ora meglio nota come "pausa pranzo".
Entrano tre uomini distinti e la cameriera li fa accomodare accanto a due ragazze delle quali vedo solo le spalle.
Uno in particolare mi colpisce, mi pare di conoscerlo e inizio ad osservarlo: si toglie giaccone e berretto. Ma certo è proprio lui! Un bell'uomo, educato, persona discreta e distinta, mai una parola fuori posto, sempre gentile. Si avvicina alle due ragazze, il suo viso è un po' rosso, ricordavo che era un po' timido o forse è solo colpa del caldo: "Ciao!" dice alle due ragazze "mia figlia vi guarda sempre in televisione, siete le sue artiste preferite!".
Gli altri due restano lì senza dire nulla ma il loro sguardo sembra dire:"Coglione! Davanti a due così l'unica cosa che ti viene in mente è il richiamo all'istinto materno, ma le hai viste bene?!"
Riprendo a mangiare. Le due tipe si alzano e si dirigono verso la cassa.
I tre rimangono lì con il viso sognante, gli occhi lucidi e la bava alla bocca. Entra una loro collega e li raggiunge al tavolo.
"Avete già ordinato?"
I tre la guardano con sorriso ebete.
"Oh sono io, avete visto le due ballerine di canale cinque che sono uscite ora?"
"Si" dice l'unico rinsavito "ci abbiamo anche parlato, simpatiche ma due bambine, peccato per l'accento, avrebbero bisogno di un corso di dizione."

Cari i miei distinti colleghi, guardate che lo sappiamo, fa parte della natura dell'uomo, vi bastano due belle tette sotto il naso e iniziate a ragionare con...

PS: non me ne volere caro collega ma non sono riuscita a trattenermi.

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