sabato 21 novembre 2009

A tarda sera

Carissima,
finalmente si comincia a fare seriamente!!!!!!
E’ così che si cresce, sul lavoro e fuori, quando ti si presentano cose da fare e non hai alternativa che sforzarti di fare del tuo “meglio”.
Affrontarle cercando di mantenere la calma e soprattutto la freddezza necessaria per valutare le cose con la massima razionalità; una alla volta, una dietro l’altra!!!!
Complimenti vai vai……vai…. Vola!!!
Un bacio!


Stavo leggendo il blog di una amica quando ho letto queste parole che le ha scritto suo padre per un suo successo lavorativo.
Non ho potuto fare a meno di pensare che nonostante sia ormai adulta e non abbia più bisogno della approvazione di mio padre, mi sono mancate queste parole.
E' una nostalgia lontana che non fa soffrire, solo pensare e riflettere.
Penso a me stessa, a quante volte ho dato il massimo per rubare parole di orgoglio, a quante volte ho cercato dentro me una sicurezza che forse non avevo.
Penso a mio padre e a quanto mi assomiglia.
Penso ai miei figli, vedo i miei occhi pieni di orgoglio e ascolto la mia voce che li sostiene, li accompagna, li incoraggia, non li soffoca.
No, non sarò mai come lui.


3 commenti:

  1. Che bello, lo sai che mi hai fatto commuovere? Davvero, non sto scherzando...ho una lacrimina che mi scende e non riesco a trattenere. E non è solo l'onore di avere visto pubblicato sul tuo blog le parole di mio padre, ma proprio perchè hai fatto centro. Ho cercato per anni la sua approvazione, senza mai trovarla, senza mai sentirmi all'altezza, ma sempre in errore. Poi quando ho smesso di cercarla, è arrivata. Così, da sola, dal nulla. Non scorderò mai quando il giorno della mia laurea mi ha detto "Brava" o lo sguardo che aveva quando sono tornata dall'anno in America. Sono sicuro che non mi dirà mai "Sono orgoglioso di te", ma so che lo pensa. Lo vedo nei suoi occhi e lo leggo nelle sue parole. Ora le cose sono cambiate, sono diverse, ma non dimentico gli ann che ho trascorso in camera mia a piangere, cercando risposte che non trovavo. Come tu ben sai, da figli, si soffre a non ricevere quell'approvazione e quelle parole. E tu, con i tuoi bambini sei bravissima. Non li farai mai soffrire per questo. E torno ancora una volta a ripeterti che sei una Mamma meravigliosa. Marco e Luca lo sanno già, ma sono convinta che crescendo, se ne renderanno sempre di più conto. E mi auguro di potere essere così anch'io, quando mi troverò ad affrontare quell'esperienza indescrivibile e straordinaria che è la maternità.

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  2. Probabilmente, Renata, tuo padre è sempre stato orgoglioso di te, ma non ha mai saputo trovare le parole per dirtelo. Perché forse lo riteneva superfluo o perché riteneva che tu non facessi altro che il tuo dovere...
    Oppure ancora perché neppure lui era stato abituato a sentirsi dire parole di elogio.
    I genitori della generazione del tuo (che immagino sia la stessa mia generazione) hanno avuto un'educazione in molti campi assai più spiccia, senza tante esortazioni, elogi, "riconoscimenti", ma con parole come "dovere, sacrificio, obbedienza"...
    Comunque tu hai capito qual è la strada giusta per educare i bambini ad avere fiducia in sé ed un buon grado di autostima e questo è l'importante.

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  3. @Marissa e Cautelosa: grazie per il vostro comemnto. Ha ragione Cautelosa, è per questo che crescndo uno capisce e giustifica e si accorge che le forme d'amore possono essere diverse da come vorremmo ma comunuqe importanti. PS.
    mio padre è giovanile e un attivissimo lavoratore, ma più vecchietto di te! :-)

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