martedì 8 settembre 2009

Cantina per poeti alternativi

Piastrelle per bagno e cucina acquistate in eccesso anni fa; addobbi natalizi; riviste universitarie e appunti fotocopiati; scatole in legno con i libri di Sandro, il deposito gratuito dura da nove anni; un condizionatore vecchiotto che nemmeno su ebay si riuscirebbe a regalare; uno sgabello ergonomico un po' acciaccato; scatoloni di cui non ricordo il contenuto; vestititi usati dai bambini e conservati perchè non si sa mai che possano tornare utili... La cantina. Il regno di Marco e Luca. Il luogo in cui tutto può apparire.
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L'altro giorno imprecavo contro me stessa per non avere ancora fissato l'annuale appuntamento con l'Amsa mentre Antonio cercava una collocazione, spero provvisoria, per il lettino con le sbarre. Gli occhi di Marco luccicavano eccitati e Luca lo seguiva fedelmente: la vecchia odiata chitarra, NO!!!!!!!

A casa nostra non ci sono artisti, l'orecchio musicale è piuttosto scarso ma la chitarra, acquistata dieci anni fa, avrebbe cambiato la vita professionale di Antonio e probabilmente anche la compagna di vita che, onde evitare il peggio, aveva fatto sparire lo strumento.
Fino a sabato almeno. Riportato alla luce il reperto, seguendo i preziosi consigli del musicista di casa, Marco ha iniziato a muovere le dita sulle corde.
Dopo un'ora di fastidiosa esercitazione mi ha chiamato: "Ascolta Mamma, suono con il cuore!"
In un istante ho rimosso ogni intento omicida nei confronti dell'ignaro strumento, mi sono sentita meschina e crudele, ho pensato che forse mio cugino Carlo avrebbe aiutato Marco a coltivare questa nuova passione e mi sono avvicinata al mio piccolo poeta. Stava litingando con il fratello, minacciandolo di "scoregge in faccia" mentre Luca al ritmo di "no me!" cercava di rubargli il cuore, il plettro rosso.
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Lezione numero uno: mai rimandare a domani quello che puoi fare oggi. Perchè cavolo non ho buttato la chitarra anni fa!
Lezione numero due: chi va con lo zoppo impara a zoppicare. Dopo settimane di vicinanza con lo zio Giò, l'unica poesia che regna a casa mia ha l'armonia di un rutto, di una scoreggia, di un motore acceso.

10 commenti:

  1. ahhh....se non ci fossi tu a farmi sorridere di prima mattina :-)
    bacio grande a tutti

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  2. Ma non sarebbe meglio riempire la cantina di prelibatezze piccanti di provenienza pugliese?

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  3. dai coraggio. ci ero cascata anch'io alla faccenda del "suono con il cuore". ma la chitarra se funziona non buttarla, piuttosto manda il pupo a lezione... possono imparare anche da molto piccoli, pensa, magari hai in casa un genio della musica (ricordiamo che mozart scrisse la prima sinfonia a 8 anni...) baci

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  4. hu gesù!
    povera!
    beh! la chitarra potrebbe sempre rompersi "accidentalmente"

    Tò! Che disdetta! ;)

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  5. bellissimo quadro familiare!!!

    suggerisco di mettere del materiale fonoassorbente in una camera, se i bimbi persistono nelle loro vocazioni artistiche :D

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  6. Divertentissimo post!
    Cosa ci sanno regalare questi cuccioli d'uomo... :-D

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  7. Ciao. Post bellissimo. Sull'influenza dello zio avevi già scritto e, in un certo senso, gli zii "servono" anche a quello.
    Però una chitarra non si può buttare, proprio no. Dopotutto, con un po' di esercizio, potrebbe sempre tornare utile per far cambiare musica alla tua allegra banda...

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  8. @Giovanna: ti tengo aggiornata... appena ti riprendi, ti aspettiamo per una diretta delle marachelle!
    @Mamma che fatica!: è che io ho il marito pugliese ma mi tengo stretti i miei gusti brianzoli e sul concetto di prelibatezza abbiamo delle divergenze di opinione :-)
    @ Mamma oggi lavora: è che nei nostri 75 metriquadri non so cosa insonorizzare. Comprerò tappi per le orecchie per me e i vicini di casa!
    @ Eppifemili: ci avevo pensato lo ammetto, ma mi dispiace per la chitarra. Se fosse suonata da altri il suono non sarebbe così sgraziato. Cerco di farla sparire ancora per un po' e poi, se non è una passione momentanea come tante altre in questo periodo, seguirò i consigli di erounabravamamma e di Do minore che, visto il nome, di musica se ne intende.
    @ Un abbraccio a Mamma in 3D!

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  9. @Babuska: un abbraccio anche a te, ma forte forte!

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