giovedì 26 febbraio 2009

Intervista alla redazione_febbraio

"Buongiorno."
"Buongiorno a lei."
"Ormai ci conosciamo ma devo dire che questo mese mi è sembrata diversa."
"Ha ragione, un periodo un po’ riflessivo mi ha detto gentilmente qualcuno."
"Ma ci lascia così nel vago? "
"Vago... diciamo che questo mese è stato un po' monotono, non avevo nemmeno argomenti per la mia etichetta più concitata “mamma che lavora”, almeno non fino a ieri. Sì insomma gli articoli erano molto introspettivi, forse un po' troppo per il blog."
"Dal momento che ha definito il suo blog una sorta di diario direi che non ha tradito alcuna idea iniziale. Però mi chiedo perché ha aperto un blog."
"Per caso, davvero per caso. La scorsa estate ho incontrato la tata di due bambini che conoscevo, come va come non va, ho scoperto che la mamma dei bimbi ha un blog e stava per uscire il suo primo libro. Vado, leggo, mi appassiono. Caspita brava, divertente, ironica… non potrei mai. Non ne sarei mai capace. Scrivere cosa!? Poi in autunno sono rientrata in ufficio e...”
"E ha aperto il blog."
"Non subito, poi un po’ per rabbia e un po’ per amore ho aperto la mia redazione personale, un articolo sei giorni su sette."
"Per rabbia e per amore?"
"Sì e si vede bene nei primi due articoli la rabbia e l’amore e poi qualcosa di contorno vien da sé perchè la vita è come una tavolozza di un pittore dopo un'ora di lavoro: forse trovi ancora qualche colore primario ma accanto a tanti altri che sono frutto della mescolanza dei primi."
"A dire il vero non ho ben capito."
"Vede il primo figlio è una esperienza unica nella vita di una donna. Il secondo e la magia si ripete. Vivi in una dimensione nuova: stancante ma di una stanchezza che non ti consuma. Vuoi ricordare questi momenti, vuoi condividerli.
Sei mamma ma sei anche una professionista e vorresti fare tutto, vorresti non privarti di una parte di te tanto importante fino a qualche anno fa. Sei mamma accontentati.
Ma sei anche figlia, sorella, amica, moglie, hai un passato prossimo e remoto che a volte riaffiorano nella tua mente e poi sentimenti e riflessioni che nascono da un libro, un film."
"E così scrive."
"E così scrivo."
"La ringrazio anche questa volta e alla prossima."
"Grazie a lei."

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