lunedì 2 febbraio 2009

Sasso piatto

"Luca vieni, giochiamo in camera dei nonni."
Luca segue Marco orgoglioso per il solo fatto di poter fare da spalla all'egocentrico fratello.
"Dai Luca chiudiamo la porta!".

Quando apro la porta, Marco sta saltando sul letto dei nonni e Luca gioca con un barattolo. Me lo porta: "Eh knu!" L'espressione, evoluzione dell'iniziale "knu" viene abitualmente usata per indicare oggetti o per invitare a fare qualcosa con un oggetto che già possiede. Nel caso specifico il barattolo è simile ad un contenitore del didò e Luca insiste affinchè lo apra.
"Perchè avete rovistato nel cassetto del nonno?"
"Mamma sono stato io" dice Marco e continua "lui non lo sapeva, gli ho spiegato che nel barattolo c'è il sasso del nonno."
"Marco questo barattolo deve rimanere chiuso, non dovete prenderlo."
"Ma mamma me l'ha fatto vedere il nonno. Tu lo sai che è un sasso che aveva nella pancia? E' tutto piatto e grandissimo e poi rotola come una ruota!"

Il nonno ha subito diversi interventi in vita sua, troppi ed è arrivato ad una età in cui le ciccatrici sono una sorta di trofeo da esibire con tanto di dettagli sul periodo in cui sono state fatte, la motivazione, la perizia o meno del medico. Nessuno è esonerato da questi racconti o escluso dalla esibizione dei tanti segni, nemmeno quelli in zone poco opportune. L'ultimo intervento "calcoli alla vescica" gli ha lasciato anche un ricordo tangibile, il sasso piatto.
Dire qualcosa al nonno è inutile e ingiusto ma lasciare giocare due bambini con un siffatto cimelio è un tantino disgustoso.
E così il sasso piatto ben chiuso nel suo barattolo ha cambiato collocazione, se non altro il nonno ha salvato la sua collezione.

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