lunedì 16 febbraio 2009

Fifino e Fifone

Ci sono domande a cui è difficile dare una risposta semplice ed esaustiva per un bambino di tre anni. Risposte che si complicano quando necessitano una mediazione tra due credo profondamente diversi: il mio e quello di mio marito.
"Mamma perchè Fifino e Fifone (i gatti della nonna) non ci sono più?"
"Marco lo sai sono andati in cielo."
"Ma perchè non cadono?"
"Sono in alto in alto su una strada che non vediamo da qui."
" Ma non scendono mai? "
"No Marco non possono scendere."
"Ma sono con Gesù?"
Ecco se gli dico di sì, Antonio ribatte e dice di no e così creiamo solo confusione su un tema di per sè difficile.
"Marco sono in cielo con tutti gli altri amici gatti e sono felici."
"Ma sono con Gesù? Perchè non li fa scendere mai?"
"Sì Marco sono con Gesù e non possono più scendere. C'è una scala magica che scompare mentre si sale." con occhiataccia minacciosa ad Antonio che tradotta era "non contraddirmi" ora, non sta prendendo i voti!
"Ma io li voglio vedere! Allora salgo a prenderli e li porto qua."
"Marco non puoi, però possiamo dire alla nonna di prendere un altro gattino o un cagnolino."
"Voglio un gattino. Ma poi va in cielo anche lui?" mi chiede con le lacrime agli occhi.
"Stai tranquillo non va in cielo."
"Si invece" e scoppia a piangere.
"Dai Marco vieni che ti coccolo un po'. Non piangere."
"Allora gli facciamo promettere che non muore mai, va bene mamma?"
"Ok amore glielo facciamo promettere.".

Marco era molto affezionato ai gatti della nonna, un affetto che dimostrava a dire il vero in modo alquanto discutibile, li rincorreva e li prendeva a calci e non c'era modo di rieducarlo. I due gatti sono stati chiamati Fifone e Fifino non a caso: scappavano sempre quando lo vedevano. Ormai i gatti mancano da più di sei mesi ma sempre quando andiamo dalla nonna chiede di loro e ieri le domande sembravano non finire mai. Fino a poco tempo fa Marco si limitava al "sono in cielo?", ora la risposta non razionale non lo convince molto e così le domande si moltiplicano e con esse i pianti disperati che la sera, quando è già stanco, sono intervallati da singhiozzi strappalacrime (le mie).
Non è granchè come spiegazione ma non so fare di meglio e pare sia stata accettata, subita, anche dal marito.

5 commenti:

  1. Qualche giorno fa abbiamo guardato assieme al maggiore "la marcia dei pinguini".In alcune scene si vedono pinguini morti stesi a terra,a quel punto ci chiede: "perchè sono per terra?" e mio marito:"e sono caduti ..." e lui, con voce tremante,perchè sono caduti?perchè sono morti?" e da lì abbiamo cercato di spiegare come potevamo ad un bimbo di 4 anni.Certo è sempre più difficile su ogni cosa riuscire a dare una spiegazione valida ed edeguata all'età,un pò perchè non si accetta che i figli abbiano dispiaceri e un pò perchè noi stessi siamo i primi ed essere in difficoltà di fronte a certi argomenti un pò irrisolti ...
    Per questo motivo trovo conforto nella lettura e nell'esperienza altrui.
    A parte ciò, hai visto che giornate ci ha regalato Milano in questi giorni? Finalmente parchi affollati da bambini/mamme/papà/nonni e nonne! Evviva e buona giornata!
    Ciao Erica

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  2. Anche a me fa piacere confrontarmi e valutare.
    E sì finalmente il sole, un po' freddo però!

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  3. è difficile affrontare certi temi con i nostri bambini. temi di cui anche noi non sappiamo darci una spiegazione logica. Cose che anche noi dobbiamo ancora imparare ad accettare.
    Non si sa cosa dire in quei casi, lo so.
    Anche io ci sono passata l'anno scorso.

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  4. Questi sono temi spinosi, che prima o poi arrivano. A tre anni è un po' presto, ma la morte dei gattini ha scatenato i dubbi esistenziali nel tuo bambino. Ho fatto un post su questo problema e le domande di mia figlia Emma, si chiama "Inferno" se vuoi leggerlo. Anche noi in famiglia, come da voi, abbiamo due atteggiamenti diversi sulla religione.

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  5. @Lisa2007 Grazie, anche per essere passata.

    @ Extramamma
    Molto bello il tuo post : http://extramamma.blogspot.com/2009/01/inferno.html
    e mi ritrovo nei tuoi "vorrei dire". Un tema che ho accennato anche io qua e là. L'educazione religiosa che ho ricevuto non è quella che voglio per i miei figli, come non vorrei per loro una chiesa cattolica che io stessa non condivido più. Ma non è semplice per una cresciuta in una famiglia con più santi in terra che in paradiso (vedi post "Quei de Canterana!").

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