venerdì 10 luglio 2009

Solo il tempo...

P. è più grande di me d'età, più giovane d'aspetto.
Qualche parola sulle scale, qualche risata alle feste di Natale e poco più fino al giorno in cui entrambe abbiamo iniziato a percorrere lo stesso cammino, quello che porta al sentimento più grande che una donna possa provare sia esso d'amore o di dolore: mentre io iniziavo a fare i primi passi con mio figlio, lei accompagnava il suo verso il traguardo finale.
Il pudore e il rispetto per sentimenti così opposti ha reso meno frequenti i nostri incontri, meno profonde le nostre domande, meno presenti le nostre vite.
Poi quando i suoi occhi hanno smesso di velarsi di lacrime alla vista del mio Marco abbiamo ripreso a parlare e a incontrarci alle "Just" riunioni a casa sua.
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E così quando Marco ha avuto bisogno di una infermiera il mio egoismo di madre ha pensato a lei, alla sua infinita dolcezza ma anche alla sua vicinanza fisica.
Un po' di ansia iniziale e poi la conquista: Marco prepara disegnini per lei dopo l'iniezione mentre P. si ferma a chiacchierare con noi.
Non è bello tenere fermo mio figlio per cinque minuti mentre mi supplica di smettere ma in tutto questo forse ho ritrovato un'amica.

5 commenti:

  1. le amiche, ci sono quando servono, sanno quandoè il momento di parlare e quando invece e meglio tacere, sono presenti ma mai invadenti, discrete e concrete...

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  2. alcune volte ci sono delle persone con cui hai un'empatia di base, e per varie circostanze non c'e' ne' tempo ne' modo di intraprendere un'amicizia. E cio' dispiace.

    Questa fase iniezioni puo' essere l'occasione. Un bacio grande a Marco!

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  3. Mi commuovo spesso quando penso ai bambini malati...
    Che guariscano tutti presto!

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  4. per fortuna la tortura è finita!
    abbracci

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  5. @Non ho risposto ai commenti perchè poco avevo da aggiugere alle vostre parole. Per fortuna è finita, dico anche io, e spero che il batterio sia debellato del tutto!

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