venerdì 5 giugno 2009

Il mio acquilone

"I figli sono come gli aquiloni,
passi la vita a cercare di farli alzare da terra.
Corri e corri con loro
fino a restare tutti e due senza fiato…
Come gli aquiloni, essi finiscono a terra…
e tu rappezzi e conforti, aggiusti e insegni.
Li vedi sollevarsi nel vento e li rassicuri
che presto impareranno a volare.
Infine sono in aria:
gli ci vuole più spago e tu seguiti a darne.
E a ogni metro di corda
che sfugge dalla tua mano
il cuore ti si riempie di gioia
e di tristezza insieme.
Giorno dopo giorno
l’aquilone si allontana sempre più
e tu senti che non passerà molto tempo
prima che quella bella creatura
spezzi il filo che vi unisce e si innalzi,
come è giusto che sia, libera e sola.
Allora soltanto saprai
di avere assolto il tuo compito."
(Erna Bombeck)
.
Inziare con queste splendide parole la festa di fine anno della scuola d'infanzia non era quello che mi aspettavo.
Poi è iniziato lo spettacolo teatrale, una rivisitazione della fiaba di Collodi: bello ma non adatto a bambini di quella età che non capivano le metafore e che cercavano i personaggi della fiaba, quella classica. Pinocchio padroneggiava voce e mimica con arte ma i bambini si annoiavano, come dar loro torto?
Poi la scena si è aperta, in pochi minuti decine di bambini hanno iniziato a correre liberi e felici e gli attori li hanno coinvolti nello spettacolo rendendo le loro corse parte dello spettacolo. Sembravano tanti acquiloni colorati.
Guardavo il mio Marco: cercare i compagni, chiamarli per nome, abbracciare la sua amica Elena di quindici centimetri più alta di lui, correre via, tornare da me sorridendo e poi di nuovo in mezzo gli altri.
Guardavo mio figlio, il mio acquilone sereno e gioioso con i suoi amici ed è stato un regalo bellissimo, una emozione che mi è rimasta dentro e che non riesco a tradurre in parole.

12 commenti:

  1. Che bel post poetico questa mattina! L'ideale per ricordare che non c'è solo la noiosa ruotine lavorativa, ma tutto il mondo colorato e pulsante di vita fuori dalla nostra piccola gabbia.
    Buona giornata
    Doni

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  2. Quantà verità in quella poesia!!
    Bellissima.
    Ciao
    Isa

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  3. Bellissima la poesia. Grazie.
    Mi immagino l'emozione... io che già mi sono commossa per una ben più tradizionale recita conclusa con l'esibizione del coretto in "Le tagliatelle di nonna Pina".
    Un abbraccio.

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  4. Bella davvero. Ed è perfetta per me in questo periodo.

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  5. @ un grazie alle mie amiche Doni e Isa che mi leggono sempre! Un saluto a mamma in 3D che condivide le mie emozioni. Un abbraccio speciale a Marilde a cui avevo pensato rileggendo la poesia e le cui parole insegnano e commuovono sempre.

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  6. Gluk...sarà che io ho già i miei problemini con la separazione, ma tra questa poesia e il famoso post di Marilde...Aò, ma che avete deciso di farmi piangere ?

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  7. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  8. @Letizia: ammetto che con il post di Marilde ho panto anche io, ma ho anche desiderato un giorno di poter dire le stesse parole ai miei. Però il prossimo post sarà tutto da ridere, spero. Ok?

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  9. Emozionante, grazie Renata. Trovo che tu sia stata bravissima a tradurre in queste poche parole il senso della tua esperienza, e la meraviglia della poesia sull'essere genitori.

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  10. Grazie per questa bellissima poesia!

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  11. Renata, mentre leggevo questa stupenda poesia (ma perchè non la conoscevo ancora?) pensavo a che bei regali mi ritrovo ogni mattina leggendoti!
    Ecco, la stampo e la attacco dietro la porta,proprio li dove vado a leggere poesie simili - hai presente Gibrian? - quando mi manca Cristian.
    abbraccio più grande del solito

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  12. @Ondaluna: lo stai già scoprendo anche tu... lo sento nelle tue parole.
    @Mamma che fatica: grazie a te che passi sempre a trovarmi
    @Giovanna: Ci lessero una bellissima poesia di Gibrian proprio il giorno del matrimonio, la andrò a riprendere, era bellissima. Questa poesia non la conoscevo e inizialmente ho pensato che fosse più adatta a chi ha figli già grandi anche se non so bene quando si diventa grandi agli occhi dei genitori; poi rileggendola mi sono ricreduta. Indica un cammino e tutti i genitori si ritrovano chi all'inizo del percorso e chi verso la fine. Può essere un consiglio o un ricordo. Un abbraccio anche a te, sempre.

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