venerdì 15 maggio 2009

Nozze: consigli da esperta

Il giorno del matrimonio è nell’immaginario collettivo un giorno speciale, unico, da ricordare per sempre. Vi ho già raccontato qualcosa qui, ma oggi voglio riprendere il tema.
.
La classica lista nozze è un po’ in disuso.
Molti si sposano dopo un periodo di convivenza, in casa c’è già tutto e così si spazia su altro. Alcuni, pochi, si affidano alla lista nozze in libreria ma se l’avessi fatto io avrebbero pensato ad una burla: lista nozze Rusconi–Laterza!
Altri scelgono il finanziamento per il viaggio di nozze affidandosi ad una agenzia per la raccolta fondi: per una settimana in Mar Rosso non era il caso.
Altri ancora preparano un vero sito web in cui informare del lieto evento con tanto di lista nozze, foto, forum di discussione: l’ho scoperto solo ora.
E poi c'è la vecchia busta: banale quanto utile; ma anche qui dipende da chi invitate: in brianza ci si abbraccia tra braccini!
.
L'abito: bianco, panna, rosa pallido. Soprattutto non tradire i propri sogni di bambina!
Ho sempre amato quell’abito che ti dovrebbe far sentire regina per un giorno: color panna, semplice e prezioso insieme. Ho anche un discreto numero di partecipazioni a matrimoni alle spalle perché da piccola mi infilavo abusivamente in chiesa e stavo in disparte a guardare la sposa: sempre bellissima, sempre unica.
Mi sono sposata in rosso, spero di rimediare la prossima volta.
.
La cerimonia: idee chiare fin da subito. Possibilmente le stesse idee del consorte.
Io avrei voluto il classico rito in chiesa, lui un "Sì" in comune.
Ci siamo sposati nella biblioteca del mio paese, giurando amore eterno davanti ad un assessore leghista che al solo sentire il cognome del marito avrebbe potuto morir di infarto davanti a noi.
Ma non solo: due settimane prima del matrimonio Antonio ha accettato di farsi benedire dal parroco purchè fosse chiaro il suo totale disinteresse in affari di chiesa. Ormai il vestito c’era e il prete si sarebbe adattato forse, ma meglio tacere. Nel frattempo erano iniziati i lavori di restauro del sagrato e io quel giorno facevo pan dan con le strisce che delimitavano le aree inagibili. Non son più tanto sicura che fosse meglio tacere.
.
Un solo pranzo con pochi invitati: tanto la lista cresce sempre.
Avevamo prenotato per pochi intimi in un ristorante sul lago di Pusiano.
C’era un antipasto di pesce non fresco e un branzino deludente alle spalle , ma la caparra era già versata. Poi l’incontro con tale Antonio, cameriere per arrotondare, ci ha portato a cambiare ristorante una settimana prima delle nozze. Niente prove, totale fiducia in quello sconosciuto e nell'eleganza e negli occhi azzurri del proprietario del “Castello”.
Tutto perfetto solo un accenno sbagliato al colore rosso ha fatto sì che le tovaglie avessero la stessa tinta del mio abito: che novità!
A dimenticavo per rimediare all'idea iniziale dei pochi intimi, sette giorni dopo ci siamo ritrovati di nuovo a tavola: bis in quel di Altamura. Se vi dico che per l'occasione due cognate si sono vestite di rosso, pensate che sto esagerando e allora non lo dico.
.
Le foto.
A distanza di anni mi rendo conto che le bellissime foto made by Renato, amico fotografo, e da un paparazzo newyorkese di passaggio a Milano, sono inguardabili.
.
Consigli.
Evitate il rosso e possibilmente non chiedete consiglio a me.
.
PS: E' stata una giornata bellissima e divertente: un errore di gioventù!

11 commenti:

  1. Che bel post... riconosco i luoghi, io che ho trascorso tutte le mie estati di bambina-ragazzina nelle villetta dei nonni a Canzo!

    Hai ragione sulle linee-guida.
    Io, quando ripenso al mio matrimonio, lo sento così lontano: più di 10 fa (ero giovanissima, solo 24 anni!), molto tradizionale, in chiesa e con il vestito semplicissimo ma bianco (e persino col velo), anche la classica lista nozze (perché la convivenza per noi cominciava quel giorno) ed il pranzo con un elegante buffet per pochi parenti e tanti amici...
    Non so cosa rifarei oggi, ma so che allora abbiamo toccato il cielo con un dito!
    E quello che è più importante è venuto dopo.

    RispondiElimina
  2. Divertentissimo il tuo racconto, una sposa in rosso non l'ho mai vista! Io solo per aver osato confezionare alcuni confetti in tulle di vari colori, non ti dico! E' che il giorno del matrimonio raccoglie troppe aspettative, non solo degli sposi (che come dice Mammain 3d, il meglio è venuto dopo) ma soprattutto dei parenti vari. Non so cosa rifarei adesso, forse tutto come ho fatto allora, con un po' meno stress, di sicuro non cambierei lo sposo! (Di me non saprei dire, ma lui era bellissimo)
    p.s.: ma lo sai che non abitiamo lontano?

    RispondiElimina
  3. Che belli i tuoi ricordi! Grazie per averli condivisi... Io ho dovuto lottare a sangue per avere un fotografo e convincere mia nonna a pagarci l'operatore per il video, perchè A. non ci sentiva da quell'orecchio. Ora penso che sia contento... ogni anno, il 29 agosto, ci guardiamo il dvd ed è una grande emozione (pure un po' di rabbia perchè ero 40 chili in meno...). Cmq anch'io avevo valutato il rosso, poi ho fatto credere ad A. che mi sarei vestita in nero, lui così ha scelto il bianco... quando ci siam trovati entrambi candidi all'altare quasi quasi ci è rimasto male. Buona giornata!

    RispondiElimina
  4. L'ideale per me è il mix tradizione-novità. Io ho messo mio figlio sulle partecipazioni, ero vestita con un bel vestito sfizioso di Kenzo, non ho fatto la bomboniera. Quante critiche! Ma chissene.

    RispondiElimina
  5. Io mi ricordo che eri bellissima e la foto che sto guardando sul muro di fronte a me mi ricorda che eravate bellissimi entrambi. Se c'è qualcosa con cui eri abbinata è la cravatta di Antonio! E poi scusa...ma ti ricordi la sposa nella sala accanto alla vostra?? Quella si che era strana: Abito bianco neve tipo principessa Sissi tempestato di rose enormi color blu elettrico. Lei si che si dovrebbe vergognare!
    Spero che non legga questo post ;P

    RispondiElimina
  6. Grazie a tutte per i vostri racconti.
    @ Mamma in 3D: Io abitavo a Erba, scommetto che ci siamo anche incontrate qualche volta! Bello il tuo matrimonio: classico e sempre di moda!
    @ Laura.ddd: ma vicina di casa ora o prima? Ho aggiunto due foto anche se si vede poco, ora non puoi dire di non averla mai vista :-)
    @Babuska: mi verrebbe da dire chi troppo chi niente: due in bianco! Anche voi in quanto originalità!
    @M di MS: a guardare le critiche non si farebbe proprio nulla a sto mondo. Hai ragione: chi se ne frega!
    @Teresa:fuor di dubbio che eravamo bellissimi :-) e poi la cravatta rossa l'avevamo scelta nello stesso negozio in cui avevo comperato il vestito. Certo è che potevo comperare un vestito più carino o almeno essere l'unico elemento rosso della giornata. Sai che non ricordavo la sposa accanto? Hai ragione era decisamente peggio.
    Dimenticavo, per chi non lo sapesse: lei era la cognata in rosso, nonchè testimone! :)

    Un abbraccio a tutte.

    RispondiElimina
  7. leggo da ieri mattina e come al solito sorrido:
    ma dai che eravate bellissimi veramente e poi, l'accostamento vestito - tovaglie, poteva sembrare una cosa "voluta".
    abbraccio

    RispondiElimina
  8. ma daiiiiiii hai fatto tutto quello che avrei voluto fare io: sposa in rosso, pochi invitati e comune...invece io ero in rigoroso abito bianco, in chiesa (bleah!) e con 150 invitati...l'unica cosa su cui mi sono impuntata è che nn volevo gli sposini sopra la torta, e sai cos mi hanno messo? una cascata di liquido rosso (bitter? mah!) con una ballerina che girava sopra, tutta storta....volevo strapparla e distruggerla, mi hanno fermato in 3...insomma, brava!!!!

    RispondiElimina
  9. ..io me lo ricordo il tuo matrimonio...1° ero vestita più o meno come la luisa ahahha...2° è stato divertentissimo e presentarti in rosso...originale!!!
    elisa

    RispondiElimina
  10. @Giovanna:sì era voluta, ma pensavamo ad un accenno di rosso, non alla full immersion.
    @Emily: grazie. Nel nostro caso il rosso era un po' troppo però!
    @Elisa: ma dai che eri bellissima anche tu: due confettini!

    RispondiElimina