venerdì 19 agosto 2022

Norvegia, 19 Agosto: Trondheim

 Alle ore 13:00 di venerdì 19 agosto attracchiamo al porto di Trondheim.

Capitale della Norvegia fino al 1217, è oggi la terza città del paese per dimensioni.

Nel 1681 un incendio devastò quasi tutta la città che fu riprogettata con ampie strade e raggiunse il massimo splendore nel XVIII secolo.  La sua posizione strategica la trasformò durante la seconda guerra mondiale in una base tedesca per il controllo della Norvegia, ma fortunatamente non subì troppi danni. Oggi è la capitale tecnologica del Paese, con una prestigiosa università di Scienza e Tecnologia: nel relativo istituto di ricerca lavorano più di 2000 persone.

Cittadina tra le più fotogeniche della Norvegia: ricca di edifici antichi e molto affascinante anche la Trondheim moderna.

Ok la cittadina, ma noi abbiamo una prima urgente destinazione: una farmacia. Sono passate meno di 24 ore dalla intossicazione alimentare e non tutti si sono ripresi.

Il bollettino medico all’ora di colazione recitava:  

  • Pasquale e Antonio hanno trascorso la notte nel bagno della cabina, sfrattati di tanto in tanto dalle rispettive consorti perché le flatulenze è meglio gestirle nelle cabine proprie che in uno dei tanti bagni presenti sulla nave.
  • Domenico e Carolina soccorsi dall’imodium materno durante la notte ancora giacevano sul letto in preda a dolori di stomaco.
  • Luca aveva già fatto incetta di croissant alla crema: fino a quel momento nessuno aveva ancora associato le due scariche mattutine a qualcosa di sospetto.
  • I pochi altri rimasti lontano dallo stufato di manzo il giorno precedente, avevano dormito sereni e ignari della sorte dei lori compagni stavano riempiendo i piatti in vista di una abbondante colazione.

La sensazione che non fossimo gli unici ad essere incappati nello stufato si è trasformata presto in certezza: di solito all’ora di colazione sui piatti si vedevano spuntare prugne fresche e secche; quella mattina tutti chiedevano banane nell’imbarazzo dei poveri camerieri impreparati ad una impennata della domanda.

All’ora di pranzo grazie allo spaccio di imodium di Roberta quasi tutti ci sentiamo leoni, pronti ad affrontare Trondheim. Tutti, tranne il povero Pasquale che nessuno ancora ha visto uscire dalla cabina, soccorso amorevolmente dalla moglie Laura e intorno al quale aleggia il mistero del complotto. Può un ispettore sanitario integerrimo persecutore delle frodi alimentari finire la crociera chiuso in cabina a causa di una intossicazione?

Poco distante dal porto troviamo una fornita “Apotek- farmacia” in cui lavora una gentilissima signora comasca, di Porlezza, che oltre a rifornirci di tutto il necessario per ristabilire presto condizioni fisiche ottimali a tutto il gruppo si lascia prendere dalla nostalgia per il nostro Paese e ci racconta che vive lì da anni, ha lasciato Como per amore e vive in quella cittadina adagiata sul fiordo che è come un grande lago ma salato e che assomiglia un po’ alla sua città d’inverno. Se pensiamo che con i suoi 207.000 abitanti è la terza città del Paese per numero di abitanti ci rendiamo presto conto che non deve offrire poi tante occasioni di incontri e amicizie ma ci congediamo in fretta, siamo lì per visitare la città.

Cuore della città è la Torvet, piazza in cui c’è la statua del re Olav Tryggvason, re vichingo nel 997. Poco distante troviamo anche Palazzo Stifsgarden: il più grande palazzo in legno di tutta la Scandinavia con 140 stanze di stile tardo barocco. Oggi è la residenza della famiglia reale in città.


Accanto il giardino del palazzo che è pubblico con ingresso in Dronningens gate.

Poco distante, in Kongens gate, mentre cerchiamo le rovine della OlavSkirken ci imbattiamo in una graziosa chiesa in pietra dedicata a Nostra Signora. Non è riportata sulla nostra guida ma ci piace.


C’è tanto da vedere e non abbiamo molto tempo, prossima tappa la Njdaros Domkirke, la cattedrale gotica più settentrionale d’Europa con la struttura medioevale più grande di tutta la Scandinavia. Finalmente una vera cattedrale! Ci soffermiamo a guardare la facciata principale alla ricerca della statua di Re Olav Haraldsson, un re vichingo molto famoso che nel 1030 subì il martirio nella battaglia di Stiklestad e fu poi canonizzato.
Tra le tante statue raffiguranti personaggi biblici, vescovi e sovrani norvegesi lo troviamo: il quarto da sinistra della seconda serie di figure, lo si riconosce dall’ascia che 
stinge tra le mani! La lezione di storia norvegese seguita durante la crociera sta dando frutto! 

Per 12 euro riusciamo a visitare anche l’interno: i colori accesi delle vetrate del rosone occidentale, l’altare  che sorge proprio sopra la tomba originaria di Sant’Olav, lo stesso della statua sulla facciata principale, a lui si deve l’introduzione del cristianesimo a discapito della religione pagana nordica. Nella cripta una raccolta
di lapidi scolpite in epoca medioevale.

Fino a metà Agosto era anche possibile salire i 172 gradini che portano alla torre della cattedrale da cui si poteva godere di un’ottima vista sulla città, ma siamo al 19 e non sono ammesse eccezioni!

Accanto alla cattedrale  c’è il Palazzo dell’Arcivescovo -Erkebispegarden- edificio del 1160 che ospita il Tesoro della Corona e un museo. Anche questo chiuso.

Non distante dalla cattedrale, 650 metri circa, c’è il Gamble Bybro, il ponte della Città Vecchia che dal 1681 collega la città con la Fortezza di Kristiansen. Il ponte è pedonale e rivestito di assi. E’ un luogo ottimo per fare foto ai magazzini lungo il fiume ed è la via più veloce per raggiungere il centro cittadino (Bakklandet), quartiere dominato da piccole case di legno colorate e vie strette. 

Manca una sola tappa ma un’intossicazione alimentare è cosa seria e a questo punto del percorso perdiamo altri compagni di viaggio costretti a ritornare sulla nave. Non ci resta che espugnare la fortezza con i pochi prodi rimasti in piedi. La Kristiansten Festning, ricostruita dopo l’incendio del 1681 e utilizzata come prigione durante la seconda guerra mondiale, è visitabile tutti i giorni liberamente quando la bandiera è issata. Offre una bella raccolta di cannoni di diverse epoche storiche e una bella vista sulla città.


Una particolarità, a Trondheim i tombini o chiusini sono particolari: su tutti è raffigurato lo stemma della città.




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