La nostra nave “Costa Fascinosa” ci accoglie a Kiel e per due giorni è il nostro unico porto sicuro in mezzo all’oceano. La sua mole maestosa incede lenta sul mare senza mai superare i 20 nodi. Dai ponti della nave, dalle finestre e dagli oblò solo un’immensa distesa d’acqua e la sagoma delle coste danesi all’orizzonte che lasciano spazio a quelle norvegesi, nostra “Terra!” in questa esplorazione nel Nord Europa.
La mattina del 13 agosto
arriviamo ad “Alesund”,
la nave attracca al molo di Brew.
Abbiamo studiato: il paese è la base della più grande flotta norvegese per la pesca del merluzzo: il porto a Nord di Alesund è frutto della raffinata ricostruzione post incendio del 1904 e la cittadina ha un centro vivace e piacevole da visitare. Siamo pronti per verificare tutto questo.
Fa freddino, il cielo è coperto
di nubi e l’acqua intorno a noi è un’immensa distesa grigia dalla quale emerge,
su una penisola a forma di amo, la nostra cittadina.
Ci dirigiamo ai piedi della collina Aksla pronti a salire i 418 gradini che ci portano ai punti panoramici di Fjellstua e Kniven. Non siamo soli, una fiumana di turisti colorati sale lentamente un gradino dopo l’altro scattando foto in continuazione. La vista dalla collina è spettacolare: Alesund è tutta davanti a noi, si estende sotto una immensa distesa di nubi che fortunatamente trattengono la pioggia e ci regalano un gioco di grigi che rendono la cittadina affascinante e particolare.
Alesund è tranquilla e
accogliente: passeggiamo per le vie del centro immortalando la nostra presenza
in ogni angolo.
Gli edifici sono tutti ottimamente conservati ed è piacevole
camminare per le vie del centro.
Oltre a visitare Alesund abbiamo
un impegno: acquistare abbigliamento per Antonio la cui valigia non è arrivata sulla
nave e vaga raminga tra Linate-Francoforte-Amburgo. Fortunatamente il centro ci
regala i classici negozi turistici in cui acquistare abbigliamento norvegese a
prezzi contenuti.
Nonostante l’abbondante colazione,
la fame si fa sentire presto. Abbiamo una meta: Invit, il miglio caffè
del centro di Alesund e il locale più raffinato della città. Peccato che al
numero 9 di Apotekergata il locale non si trova. La pioggia inizia a scendere e
ci rifugiamo nel primo kebabbaro che incontriamo: fa anche hamburger. Nulla di
tipico e nemmeno particolarmente gustoso ma siamo all’inizio della vacanza e il
nostro buon umore continua ad illuminare la giornata.
Troppo caro per il poco che ci consente
di vedere: la parte più caratteristica è proprio l’arredamento della ex farmacia
oggi biglietteria del museo . Con i
musei per oggi abbiamo chiuso e decidiamo che il KUBE, principale museo
dedicato all’arte contemporanea, sarà visitato da altri.
Ci aspetta la chiesa, la Alesund
Kirke, costruita in pietra nel 1909. La nostra guida cartacea ci consiglia
di entrare e vedere gli affreschi, le vetrate e la navata stile nautico. Ma qui
ad Alesund tutto chiude presto: negozi, musei ed edifici. Alle 16:00 tutto
chiuso: con tutte queste ore di luce avremmo gradito una maggiore elasticità di
orari, ci dobbiamo accontentare dell’esterno e dell’adiacente cimitero.
Il Fiskerimuseet: museo/magazzino
del 1861, è uno dei pochi edifici sopravvissuti all’incendio del 1904. Ci sono
mostre sulla evoluzione della pesca e lavorazione dell’olio di fegato di
merluzzo. Ci crediamo ma si trova dalla parte opposta della città, sarà già
chiuso e non abbiamo più tempo. La nostra esplorazione di Alesund finisce qui,
lasciandoci un ottimo ricordo di questa prima tappa della nostra crociera. E’
ora di risalire a bordo.
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