Gibara è una cittadina curata, nulla a che vedere con alcuni sobborghi di Santiago o con il villaggio di Banes. Non mancano donne che cercano di vendere collane o uomini che ci seguono con l'intento di propinarci sigari o oggetti di artigianato locale ma non c'è insistenza e nessuno elemosina per strada. Giriamo a piedi per la città, salutiamo le persone che incontriamo sempre molto cordiali con i bambini e ci fermiamo in farmacia. Cerco di spiegare che ho una brutta tosse da giorni e che abitualmente la voce non mi manca “have you got something for my tosse, no tengo voce da mucios dies”. La farmacista mi propone alcune pastiglie senza scatola e foglietto illustrativo ma non posso pagare: occorre la moneta nazionale, i nostri pesos “cuc” non sono accettati. Un signore dietro di me apre il portafoglio, un altro propone di aggiungere il mio farmaco alla sua ricetta medica, la farmacista mi dice che non c'è problema, di prendere le pasticche e di non preoccuparmi per i soldi. Io e Antonio ci guardiamo stupiti e un tantino a disagio. Anche questa è CUbA!
lunedì 15 marzo 2010
No tengo dinero _14 Marzo 2010
Anche oggi il cielo è coperto di nubi, la nostra passeggiata a cavallo viene rimandata e abbiamo tutta la domenica da riorganizzare. Alla reception incontriamo Giorgio, il taxista-guida turistica che l'altro giorno ci ha accompagnato a Banes, gli proponiamo un'uscita a Gibara, una cittadina che sembra affacciarsi su una splendida baia e offrire ben conservati edifici coloniali, splendide piazze, il forte spagnolo “El Cuartelòn”, insomma da non perdere. Lungo il tragitto incontriamo due piccoli e vitali villaggi di campagna, distese di prati adibiti a pascoli, contadini intenti a lavorare i loro terreni. Ci fermiamo spesso per qualche fotografia perchè per noi non è così usuale incontrare una coppia con tre figli al seguito seduta sul calesse e diretta verso la chiesa per la funzione domenicale, o un contadino a cavallo che regge tra le braccia un covone di fieno, o ancora mucche, capre e maiali che attraversano la strada incuranti del nostro taxi, per non parlare della mucca pisciona!
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Incredibile, Sì, mi stupisce davvero tanto, e davvero positivamente. Sarebbe bello poter imparare queste cose.
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