giovedì 20 agosto 2009

Giglio Giglio...

Non c'è guida turistica che non consigli una gita all'Isola del Giglio. Ci si imbarca sul traghetto a Porto Santo Stefano e in meno di un'ora si approda sull'isola. Dal porto camminando verso destra o verso sinistra ci si addentra nelle caratteristiche vie dello shopping. Con un biglietto dell'autobus (acquistabile solo dal tabaccaio difronte al porto stesso) si raggiunge Giglio Castello che nasconde uno dei borghi medioevali meglio conservati d'Italia; con un altro biglietto si arriva a Giglio Campese nota località balneare.
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Le guide turistiche o forse il buon senso dovrebbero consigliare di non visitare l'isola durante le settimane centrali di agosto ma la mia cocciutaggine ci ha portato ieri in questo paradiso dal mare cristallino e dalla ricca vegetazione. Faceva caldo, troppo caldo. Una visita al castello avrebbe provocato una insolazione e quindi giù diretti verso la spiaggia, quella raggiungibile con l'autobus di linea, quella che i miei appunti indicavano come una bella e ampia spiaggia sabbiosa. Forse in altri giorni dell'anno ma non ieri. Quella spiaggia si è rivelata una vera delusione sembrava terreno e il mare di certo non paragonabile alle insenature dal mare cristallino che si vedevano dall'alto. O forse abbiamo azzardato troppo. Mi sono accorta di quanto fossi stanca e di quanto certe gite con il caldo torrido e due bambini al seguito perdono molto del fascino che avrebbero in altri momenti. Ci riproveremo in altro tempo.

2 commenti:

  1. Confermo che devi assolutamente tornarci in tempi piu' calmi e usifruire del servizio "Caronte" (una barchetta taxi) che porta nelle spiaggette piccole.

    Quando puoi passa da me che ho un pensiero per te...;)

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