lunedì 3 agosto 2009

Gigli, anthorium e velo da sposa

Ci siamo conosciute sui banchi di scuola in un età in cui non eravamo più bambine e nemmeno donne, siamo cresciute insieme confidandoci ogni cosa e lasciando ricordi che non si cancelleranno più: la prima vacanza da sole in montagna, le gite a Milano per Natale, Mario il mitico parrucchiere, telefonate tante e tante lettere scritte e poi ancora un litigio di cui non ricordo nemmeno il motivo.
Ci siamo ritrovate e ancora perse: vicine nel passato e lontane nel presente. Ieri e oggi: dimensioni che vanno altre lo spazio e il tempo, invadono il vissuto, le esperienze, i sentimenti.
Eppure la nostalgia di quei ricordi c'è ancora e mi sono scoperta triste: l'altare di quella piccola chiesa medioevale era ancora addobbato con gigli, anthurium bianchi e velo da sposa, c'erano ancora i segni della festa ma era troppo tardi.

7 commenti:

  1. Vorrei dire qualcosa, ma non so cosa. Quindi meglio tacere.

    Un bacio.

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  2. Io avevo delle care amiche con cuin sono cresciuta sui banchi di scuola. Perse. Non so dirti, potremmo rincontrarci, e certo lo spero. MA ho la sensazione che non accada spesso, perchè si cambia, perchè se si era parallele prima non ci si riesce dopo. Ma non si sa mai no?

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  3. una lacrima, mi riscopro triste e ripenso anche io ai miei ricordi perduti con loro.

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  4. Capisco questa nostalgia. A volte ho provato, a riprendere i contatti, ma non è la stessa cosa. L'amica a quell'età risponde forse alla necessità di specchiarsi in un altra, per capire chi si è. Una grande intimità di pensieri, che poi, quasi di colpo, svanisce, quando ognuna, chi prima e chi poi, imbocca la sua strada, che è, necessariamente, solo sua. Ho uno scatolone pieno di lettere, in solaio, insieme ai miei diari. Non ho mai avuto il coraggio di buttarlo, e forse è giusto cosi'. Mi riprometto di rileggerli, fra qualche anno, quando l'adolescenza di mia figlia mi riporterà di botto a quel "cantiere" di emozioni, di pensieri e di desideri, che mi sembra di aver dimenticato. Grazie per questo post.

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  5. Che nostalgia...Penso che poco tempo fa ho provato a ricucire quella lontananza tramite facebook per poi vivere, dopo un apparente entusiasmo iniziale, una cocente delusione nell'attenderla mentre lei non si è mai presentata...e ti accorgi che, spesso, il tempo non è reversibile. Abbracci

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  6. Quanto dolore per le amicizie tradite o semplicemente abbandonate di quell'età...

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  7. @Ondaluna: anche il silenzio è partecipazione.
    @Zauberei:anch'io dico spesso "non si sa mai" ma è vero che crescendo si cambia e molto. Mi piace molto il termine parallele.
    @Marlene: mi spiace, non volevo rattristare
    @Laura.ddd:Io i diari di quel periodo non li ho conservati e ti assicuro che un po' mi dispiace. Sono certa che sarebbe piacevole rileggerli oggi, però le emozioni da adolescente le ricordo ancora.
    @Letizia: con facebook ho ritrovato anche io tante persone che non vedevo e condivido, si ristabilisce un contatto ma le amicizie vere sono altro
    @Mamma in 3D: "abbandonate" è la parola che mi mancava nel post

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