mercoledì 20 gennaio 2010

Intimi momenti a confronto.

Marco, alla età che ha oggi Luca, iniziava il suo calvario con quello che dovrebbe essere un bisogno fisiologico, naturale.
Nononstante i farmaci prescritti dal medico e regolarmente assunti, ogni volta che il calendario decretava che era giorno di purificazione interiore doveva ricorrere ad uno o due microclismi di glicerina, in alcuni casi al clistere di acqua calda o camomilla e sempre comunque lo attendeva un'ora di sofferenza in cui mi supplicava di aiutarlo perchè sentiva dolore. La somatizzazione dell'arrivo del fratellino era evidente e preoccupante.
Dopo più di un anno di cure e grazie ad un nuovo farmaco, è riuscito a recuperare la sua regolarità perquanto l'assistenza costante della mamma seduta a lato della tazza fosse un must irrinunciabile.
Marco oggi fa la cacca da solo e io vengo interpellata quasi sempre per la pulizia del culetto. Quasi sempre perchè succede anche che Marco se ne stia seduto sul bidet affiancato del fedele servitore che non si allontana se non dopo aver adempiuto al suo incarico: "me pulire culetto Marco".
Insomma per Marco fare la cacca è un momento di condivisione spesso dolorosa.
.
Luca ha trovato da subito affascinante il momento del bisogno. Ha iniziato presto a detestare il pannolino quale destinatario dei suoi rifiuti, ha sperimentato il vasino per breve periodo ma il suo vero amore è stato il WC. Dopo una inziale richiesta di assistenza da parte della mamma ha preteso l'autonomia e il solitario esercizio.
Fare la cacca per Luca è un momento di liberazione interiore ed esteriore: toglie scarpe, calze, pantaloni, mutandine, chiede che venga posta davanti a lui una sedia e poi "via mamma, faccio me solo". Finita la fase espulsiva inzia la fase dell'esibizionismo: senza chiedere aiuto si arrampica sulla lavatrice e inizia a ballare osservando la sua immagine riflessa nello specchio. Poi, sorpreso in flagranza di reato, prende la pomata posta accanto alla lavatrice e chiede ridendo "me pomata brucia culetto".
Insomma per Luca fare la cacca è un momento di solitudine assolutamente gioiosa.

5 commenti:

  1. Quanto sono diversi è proprio vero, quando si dice che ogni figlio è un mondo a sè!!

    RispondiElimina
  2. Grazie, ma proprio Grazie, per i tuoi commenti.
    Mi hanno fatto tanto piacere.
    Volevo dirtelo... poi sono entrata qui ed ho sorriso di cuore, leggendo queste tue righe.

    RispondiElimina
  3. Ma che carino Luca in versione assistente... Lo sai che quando i tuoi figli sapranno leggere dovrai blindare il blog, vero?!? :-)
    Un abbraccio, amica mia.

    RispondiElimina
  4. Il mio la fa da solo poi tira la cordina del campanello doccia e mi chiama come una cameriera per le pulizie;)

    RispondiElimina
  5. @Marlene: si assomigliano, qualcuno li prende anche per gemelli... ma sono opposti sotto molti aspetti!
    @Ondaluna: è sempre un piacere passare a trovarti,mi spiace solo non trovare sempre le parole per dirti che capisco bene i tuoi stati d'animo e rincuoranti perchè tutto passa e si sistema con il tempo...
    @Babuska: non ci avevo pensato ma dai non sono poi così facilmente rintracciabile... Un abbarccio anche a te e grazie!
    @MdiMS: noi siamo rimasti all'urlo stile tarzan per il richiamo. Mettila così: il campanello mi fa pensare ad un maggiore educazione! :-)

    RispondiElimina