Ho acquistato i biglietti la sera di Halloween, attratta dalla promozione che avrebbe reso interessante qualsiasi rappresentazione. Tra un panel di proposte ho scelto senza dare troppo peso alla trama, alla regia, al cast. Alle spalle un romanzo di Raffaele La Capria che vinse il premio Strega nel 1961: male non sarà.
Poi è arrivata la sera della rappresentazione al PICCOLO.
Giornata di lavoro, lezione di total body circuit interrotta in anticipo per una veloce doccia, di corsa in metropolita ed eccomi davanti al teatro. Antonio è già qui ad aspettare. Un caffè con dolcetto prima di prendere posto per tamponare la mancata cena e tenere attivi i neuroni.
Posto comodo nella platea centrale sinistra: la poltrona alla mia destra vuota, quella davanti occupata da una ragazza dalla folta chioma che mi costringe a spostare il collo a destra e sinistra a seconda della scena, alla mia sinistra Antonio. La temperatura nella stanza piuttosto bassa o forse sono io poco vestita. Fortunatamente ho con me il mio pellicciotto color panna.
Si apre il sipario, inizia la rappresentazione e... ma quello è Antonio Forte! Sì insomma Giovanni Ludeno che interpreta il personaggio di Antonio Forte nella serie tv “Lolita Lobosco”. Mi sembra di conoscerlo perché le serie tv hanno il potere di farti amare i personaggi e renderli familiari.
Alcune serie le seguo da tempo, ma la maggior parte le ho scoperte durante i mesi della pandemia. In quel periodo ho recuperato le produzioni degli ultimi 10 anni, è stato un modo per evadere, una compagnia ricercata sullo schermo, una sorta di obiettivo o meta alla fine di giornate tutte uguali. Mi piace la recitazione degli attori italiani, mi piacciono le storie che raccontano e gli accenti delle varie geografie.
Giovanni Ludeno qui è Ninì, personaggio chiave dello spettacolo, intrattenitore istrionico, formidabile.
Lo spettacolo continua, gli attori sono tutti molto bravi, curati gli abili, interessante la resa scenografica.
Compare Gea Martire, madre di Ninì, già conosciuta in film e serie televisive che amo da “Il Commissario Ricciardi” a “I bastardi di Pizzofalcone”. Anche lei interprete meravigliosa e poi Paolo Mazzarelli in Sasà, Clio Cipolletta in Assuntina e Mariella, Sabatino Trombetta in Massimo giovane, Giancarlo Cosentino nel signor De Luca…
E Lei, la Nonna di Ninì, Aurora Quattrocchi. Lei, fantastica in “Nostalgia” accanto a Pierfrancesco Favino ed esilarante madre di Nino Frassica nella serie “I fratelli Caputo”… Lei incontrata in tanti film è qui. Meravigliosa e immensa sulla scena. Vederla recitare dal vivo è una emozione unica.
Purtroppo la storia non mi entra dentro, non mi coinvolge abbastanza, sicuramente è colpa della stanchezza della giornata, se non fosse per la bravura degli attori un po’ di torpore in alcuni momenti colpirebbe “anche” me. Ma la recitazione merita davvero un posto in platea.
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