Sullo schermo proiettano le "WINX-magica avventura". Un bambino è in piedi davanti alla sua poltrona, indossa due paia di occhiali perchè i suoi non sono adatti a vedere immagini tridimensionali; ripete wow, ah ah ah ah... e si protende in avanti nel tentativo di afferrare cuoricini e uccellini che escono dallo schermo. Un altro bambino dorme accovacciato su una analoga poltrona: ha palesato la sua paura per le immagini in avvicinamento; ha accettato che non venisse accolta la sua leggittima richiesta di abbassare il volume perchè nessuno della famiglia ha il telecomando e ha preferito togliersi gli occhiali ed estraniarsi da tutto.
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Il carrello del supermercarto è pieno di cibo. Mamma e bambini salgono al secondo piano per scaricare la spesa e tornare a casa. Però l'auto al secondo piano non c'è più, qualcuno l'ha rubata. L'ansia della mamma cresce; le certezze dei bambini anche: "Mamma non possono essere stati i ladri non ci sono tracce e non ci sono indizi! In Shaggy e Scooby ci sono sempre indizi!"
L'auto è là nella posizione che mamma ricordava, ma ad un piano che nemmeno sapeva esistesse.
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Mamma è in una camera d'albergo lontana dalla sua città e dalla sua quotidianità. Un bambino non vuole parlare con lei, troppo impegnato nei suoi giochi o troppo arrabbiato per essere rimasto a casa solo. L' altro bambino dopo un saluto gioioso dice di non avere altro da aggiungere. Mamma si guarda intorno ma non osserva la stanza è troppo stanca, si abbandona sul letto senza pensare a nulla, nemmeno ai sensi di colpa di qualche anno prima.
Il carrello del supermercarto è pieno di cibo. Mamma e bambini salgono al secondo piano per scaricare la spesa e tornare a casa. Però l'auto al secondo piano non c'è più, qualcuno l'ha rubata. L'ansia della mamma cresce; le certezze dei bambini anche: "Mamma non possono essere stati i ladri non ci sono tracce e non ci sono indizi! In Shaggy e Scooby ci sono sempre indizi!"
L'auto è là nella posizione che mamma ricordava, ma ad un piano che nemmeno sapeva esistesse.
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Mamma è in una camera d'albergo lontana dalla sua città e dalla sua quotidianità. Un bambino non vuole parlare con lei, troppo impegnato nei suoi giochi o troppo arrabbiato per essere rimasto a casa solo. L' altro bambino dopo un saluto gioioso dice di non avere altro da aggiungere. Mamma si guarda intorno ma non osserva la stanza è troppo stanca, si abbandona sul letto senza pensare a nulla, nemmeno ai sensi di colpa di qualche anno prima.
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